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Il 'Progetto Campioni 2015' del Settore Tecnico Hockey


Scritto da Redazione - Pubblicato il 04/01/2011
Pubblichiamo integralmente in documento programmatico dell Settore Tecnico Hockey coordinato da Cesare Ariatti.

PROGETTO CAMPIONI 2015

Signor Presidente, Signori Consiglieri Federali,
è ormai noto che la disciplina dell'hockey su pista sta subendo da troppo tempo una battuta d'arresto particolarmente in termini di risultati e affermazioni internazionali, la cui positività è l'autentico motore dello sviluppo o incremento di una disciplina sportiva.
L'Italia di Hockey Pista 4 volte campione del mondo nella storia di questa disciplina aveva ed ha bisogno di tornare ad acquisire competitività internazionale per contribuire alla crescita del proprio movimento e per affermare i valori azzurri della sua scuola e dei suoi atleti sia a livello nazionale che internazionale.
Siamo partiti da qui per individuare un progetto e un obiettivo, spinti dalla risolutezza del Presidente Federale che ci ha spronato ed aiutato a lavorare in questa direzione.
Oggi presentiamo alla vostra attenzione il "Progetto Campioni 2015" e vi chiediamo di sostenerlo perché siamo convinti possa essere un progetto vincente che realizzi gli obiettivi che tutto il mondo dell'hockey pista italiano e anche internazionale auspica.

PERCHÉ 2015?
Se è vero che sul piano della tecnica e della preparazione degli atleti marchiamo il passo, non altrettanto è stato ed è sul piano dell'impegno internazionale dirigenziale, dove abbiamo registrato e marcato una presenza con la nostra dirigenza italiana che ci ha portato a riforme regolamentari nel gioco dell'hockey pista di una portata osiamo dire straordinaria e che restituisce linfa qualitativa a questo gioco.
E' questo un aspetto molto importante, perché le riforme in atto consentono e consentiranno sempre di più una riedizione di un gioco cosiddetto all'italiana, frutto di una magnifica scuola che nella nostra federazione ha avuto e potrà avere di nuovo protagonismo e risultati concreti.
Accanto a questo la dirigenza italiana sta lavorando ancora sul piano internazionale per riformare quanto più sarà possibile non solo le regole del gioco, ma anche le regole organizzative delle manifestazioni internazionali, dando ovviamente il più possibile una identità italiana a queste riforme.
Ancora, la nostra presenza in campo internazionale e la presenza della presidenza FIRS italiana hanno fatto si che l'Italia sia candidata alla organizzazione del campionato del Mondo 2015 con più che ottime possibilità di riuscire nella impresa di aggiudicarsi questo evento che manca dall'Italia dal lontano 1993.
Infine, la data 2015 si colloca anche nel grandissimo evento mondiale dell'EXPO 2015 di Milano: una occasione più unica che rara, una vetrina universale che, oltre a mettere in mostra tutto il meglio dell'economia, della cultura, degli eventi, potrà anche mettere in mostra lo sport e in questo contesto noi vogliamo esserci e da protagonisti.

IL PROGETTO CAMPIONI 2015
Gli anni che hanno contraddistinto una presenza dell'Italia nei vari appuntamenti agonistici internazionali sono gli anni 80/90, caratterizzati da una capillare organizzazione federale sul territorio che, coordinata dal Settore Tecnico Federale, agiva in collaborazione e di concerto con le società e i tecnici in modo da consentire un omogeneo sviluppo del lavoro cosidetto regionale, tendente al miglioramento tecnico degli atleti per un loro impiego nelle squadre nazionali di categoria.
Ora, riproporre quel modello di sviluppo senza tenere conto che sono passati 20 e più anni è realisticamente sbagliato; ma quello che si può e si deve fare ad avviso di questo settore è prendere quel modello di sviluppo, adattarlo ai nostri giorni e reimpiegarlo nella vita quotidiana al chiaro ed evidente scopo di migliorare complessivamente l'intero mondo della disciplina hockey in tutte le sue forme.
Questo è l'obiettivo che si pone questo progetto che, partendo da una riorganizzazione della struttura federale sul territorio, arrivi anche agli atleti, ai tecnici e ai dirigenti nel chiaro tentativo non solo di migliorare l'intero movimento, ma di tornare ad essere competitivi sul mercato internazionale della disciplina sportiva con autentici prodotti del nostro vivaio, dei nostri tecnici e delle nostre società.
Prima di addentraci in quelle che sono le specificità, è necessario chiarire quali, a parere del settore, sono le strategie che si dovrebbero seguire per un nuovo indirizzo programmatico.
All'evidenza una richiesta di scelte e programmi per migliorare, per un nuovo ruolo, non può che partire da una migliore ed efficiente struttura del Settore Tecnico Federale.
Questo significa dotarsi anche di una serie di settori e compartimenti che oggi non abbiamo, ma che una moderna organizzazione federale non può non realizzare.
Sotto questo profilo la questione principale è certamente il settore della formazione che manca in maniera eclatante.
Certo, oggi SIPAR è l'organismo che prepara i tecnici, ma noi dobbiamo pensare a un vero e proprio compartimento della formazione diciamo cosi professionale, dei nostri quadri periferici, dei nostri dirigenti societari, delle nostre società.
Bisogna pensare a un Settore Tecnico Federale che nel futuro abbia servizi di qualità e specializzati a favore dei propri affiliati.
Oggi i problemi che incontra la periferia sono notevoli, se si pensa che lasciamo alla fantasia delle persone la creazione di società sportive senza alcun supporto tecnico federale sul come realizzarle, già pensiamo a cosa troviamo tutti i giorni.
Se si pensa che i nostri quadri periferici faticano nel lavoro quotidiano, come possiamo pensare siano di valido supporto a società e territorio se non diamo loro strumenti di qualificazione, di formazione che gli consentono di assistere e gestire l'attività sul loro territorio al meglio delle loro possibilità e al meglio della loro qualificazione sportiva?
Queste cose le può dare solo un Settore Tecnico Federale efficiente sotto l'aspetto formativo e per questo si deve creare il compartimento della formazione.
Uno strumento, in definitiva, che lavorando a favore della qualificazione professionale dei quadri di fatto tenda alla miglior qualificazione dell'intero corpo dirigenziale delle società.

ANALISI TECNICA DEL MOVIMENTO ATLETI
Il primo dato di riferimento nella analisi dell'attuale movimento giovanile in Italia è riferito alla scarsa preparazione tecnica degli atleti fin dalla giovane età e a una incidenza di giovani atleti cresciuti in questa ottica pressoché tutti identici tecnicamente; ovvero, dotati di grande forza fisica, di considerevole tenuta agonistica, ma di scarsissima dimestichezza con quelle che sono le peculiarità di una disciplina sportiva come l'hockey che basa la sua forza sulla tecnica individuale, sulle perfette capacità di pattinaggio, sulle perfette abilità individuali di destrezza sia della stecca che della pallina. Insomma, in definitiva, sulla esaltazione delle doti tecniche individuali dell'atleta nella disciplina a discapito della forza fisica e agonistica.
In questo campo sarà necessario intervenire entro breve tempo su due fattori specifici:
a) un potente lavoro didattico sui primi livelli dei tecnici per un considerevole aumento dell'apprendimento delle tecniche di base e individuali di ogni piccolo atleta.
b) Un rovesciamento della piramide tendente a portare nei settori giovanili solamente i tecnici più preparati, ovvero quelli di terzo livello, in modo da garantire una presenza sulle specificità di insegnamento/apprendimento la più coerente possibile con la strategia di insegnamento delle tecniche individuali dell'hockey.
E' in questo contesto che si inserisce l'acquisizione alla Sipar Hockey del Prof. Gianni Massari, da voi tutti conosciuto, a cui riconosciamo competenza e professionalità e cui affidiamo, in stretta collaborazione con il Settore Tecnico, la indispensabile riqualificazione dei tecnici italiani.
La seconda fascia di analisi riguarda l'utilizzo e l'impegno degli atleti nei confronti della disciplina, e su questo terreno purtroppo l'analisi è sconfortante in quanto, seppur la tendenza si sia bloccata negli ultimi due anni, siamo di fronte a una disciplina che negli ultimi 10 anni ha lasciato - regalato - o si è vista imporre un calo del numero di ore di utilizzo degli impianti e questo è un dato negativo nei confronti di una disciplina che basa la sua affermazione tecnica nel grande utilizzo di ore di allenamento.
Se a questo si aggiungono le modificazioni intervenute nei vari programmi scolastici che hanno cambiato la presenza dei ragazzi nelle scuole in numero di ore si capisce come la disciplina stia soffrendo molto questo tipo di situazioni e come da questo siano discese molte negatività e poche positività.

HOCKEY 365 GIORNI
In questo campo il Settore Tecnico intende presentare a breve il progetto "Hockey 365 giorni" che dovrà prevedere la messa a disposizione di aiuti, iniziative, supporti alle società e alle regioni, che si accollino l'onere di coprire il "gap" di inattività che ogni anno gli atleti e le società hanno, commisurabile in non meno di 4-5 mesi. Una sosta che non solo impedisce una crescita qualitativa, ma non consente nemmeno il mantenimento degli standard acquisti, posto che cosi tanto tempo di inattività toglie all'atleta ogni qualità di apprendimento e lo riconsegna alla ripresa della attività di nuovo grezzo e da riqualificare da zero.
E' cosi che in questa ottica il Settore Tecnico sta pensando a una massiccia campagna di promozione dei Centri Estivi societari, e alla riedizione di una attività semiagonistica estiva che, incastrandosi nelle altre attività federali di livello, consenta il mantenimento della iniziativa sportiva hockeistica 365 giorni all'anno.

PROGETTARE PER CAMBIARE
Se l'analisi è quella testé identificata all'evidenza bisogna intervenire su più fronti al chiaro scopo di riportare a livello la situazione. Risulta quindi chiaro che bisogna:
• intervenire sui tecnici
• intervenire sulle strutture federali
• intervenire sulle società
• intervenire sui dirigenti
• tornare a fare formazione
L'intervento sui tecnici, come indicato in precedenza, è già in atto e in collaborazione con Sipar Hockey tenderà sempre di più a migliorare; si tratterà nel breve di fornire ai tecnici gli strumenti e le persone che, dotate di grandi capacità tecniche e di insegnamento, lavorino con il nostro corpo allenatori alla pratica rivitalizzazione di tutte le tecniche di base e di tutte le tecniche individuali della disciplina sportiva.
Non basterà sicuramente un intervento sui tecnici se non saranno prese in considerazione anche le strutture, siano esse federali o societarie, tese ad invertire la tendenza più volte identificata in questo documento; conseguentemente bisognerà avere a disposizione una struttura federale che, particolarmente a livello locale, sia la più vicina alle esigenza della disciplina, ma anche la più presente nel tenere fermi gli indirizzi generali di sviluppo del settore. Da qui come si vede la esigenza di pensare a una nuova struttura federale sul territorio.
Poiché la struttura federale sul territorio non può non essere coordinata con tutti questi settori e collaborativa, essa dovrà essere una struttura che nei suoi settori più vitali (tecnici, arbitri, programmi federali di apprendimento, formazione dei quadri) abbia la più ampia rappresentatività interna.

I SETTORI TECNICI REGIONALI
E' sulla base di queste considerazioni che nasce la esigenza di creare una struttura regionale denominata SETTORE TECNICO REGIONALE HOCKEY che, partendo dalla conformazione nazionale ad essa attribuita, sviluppi con autorevolezza e coordinamento sul territorio sia le tematiche strettamente connesse alle realtà territoriali (FORMAZIONE – GESTIONE ORGANIZZATIVA DEGLI EVENTI), sia quelle più propriamente tecniche per lo sviluppo e preparazione degli atleti a livello regionale, vero punto di forza di una organizzazione che, non avendo soluzione di continuità, viva permanentemente nella regione per contribuire all'innalzamento tecnico sia degli atleti che dei tecnici della regione.
Questa la struttura.
In ogni Regione dove esiste Hockey si predispone un ST Regionale emanazione di quello nazionale a cui risponde.
STR si compone:
• Dal consigliere regionale hockey eletto
• Dal delegato Sipar
• Dal delegato CTA
• Dal fiduciario ST all'uopo nominato (tecnico federale a disposizione).
STR svolge i propri compiti istituzionali, ovvero:
• con Sipar predispone e organizza corsi regionali per tecnici, cura e supporta tutti i tecnici presenti nella regione risolvendone eventuali problemi in coordinamento con Sipar Nazionale;
• con CTA predispone e organizza corsi regionali per aspiranti arbitri, cura e supporta tutti gli arbitri presenti nella regione risolvendone eventuali problemi in coordinamento con CTA Nazionale;
• con il fiduciario ST cura e supporta i tecnici presenti nella regione nominati dalla regione per seguire le rappresentative regionali, predispone e organizza il centro regionale di formazione in collaborazione con i tecnici locali preposti e tiene il coordinamento e i contatti con il Settore Nazionale per gestione della attività giovanile di Alto Livello in modo da poter sempre garantire una presenza nazionale ai centri regionali.
All'occorrenza supporta i tecnici regionali nella gestione del Centro Regionale di Formazione

I SETTORI TECNICI REGIONALI PER LA PROMOZIONE DOVE L'HOCKEY E ASSENTE
La struttura qui sopra individuata dovrà, con gli opportuni accorgimenti organizzativi, essere creata anche nelle regioni dove non è presente la disciplina dell'hockey.
In questo caso si tratta in buona sostanza di costruire sul territorio una sorta di settore promoter che, avvalendosi delle potenzialità a livello nazionale a disposizione del Settore Tecnico, avvii programmi di promozione sul territorio di confronto con tutte le realtà locali sportive – sociali – scolastiche per una massiccia campagna di promozione che tenda a realizzare il risultato di far nascere nuove realtà hockeistiche in regioni che non ne prevodono allo stato la presenza.
Molto impegno sotto questo aspetto dovrà essere messo a disposizione da parte del Centro Studi che dovrà modulare sul territorio gli interventi mirati all'obiettivo.

SETTORE NAZIONALE ATTIVITA GIOVANILE DI ALTO LIVELLO
Pur avendo presente le analisi fatte in precedenza, è necessario in ogni caso lavorare per le Squadre Nazionali mettendo in atto una struttura federale che abbia al centro dei suoi scopi quello della emulazione. E' per questo che, avendo previsto un centro di addestramento regionale a carattere permanente, è necessario accanto a questo individuare le strutture che in senso premiante individuino i migliori atleti della regione per avviarli a successive fasi:
a) essere selezionati per fare parte di rappresentative regionali per partecipare al Trofeo delle Regioni
b) essere selezionati in numero contingentato e fissato da ST Nazionale per essere avviati al centro interregionale di specializzazione
c) essere selezionati al centro interregionale di specializzazione in numero contingentato per andare a far parte del centro nazionale di Alta Specializzazione
d) essere selezionati dal centro nazionale di Alta Specializzazione per far parte di una rappresentativa nazionale azzurra.
Lo svolgimento dei programmi è posto sotto il controllo del Settore Tecnico Nazionale per la gestione delle attività giovanili di alto livello.
Questa la Struttura
Composizione
A. Coordinamento del ST
B. Commissari Tecnici nazionali giovanili under 17 – 20 tecnici incaricati attività under 15
C. Tecnici di altissimo livello nominati da ST di concerto con Sipar e Commissari Tecnici
D. Preparatori Tecnici della disciplina
Funzioni e scopi
Elabora e predispone i programmi di lavoro da fornire ai tecnici per la esecuzione dei
• CENTRI REGIONALI DI FORMAZIONE
• CENTRI INTERREGIONALI DI SPECIALIZAZZIONE
• CENTRO NAZIONALE DI ALTA SPECIALIZZAZIONE
Controlla e coordina l'attività dei centri di cui sopra presenziando ai raduni regionali o interregionali organizzati per la verifica della pratica attuazione dei programmi indicati e per fornire supporto tecnico allo sviluppo del Centro mediante la presenza del preparatore tecnico, la cui funzione sarà esclusivamente quella di qualificare dal punto di vista della tecnica individuale i corsi regionali procedendo a sedute dimostrative in argomento. I componenti della Commissione all'uopo designati partecipano al raduno di selezione per la partecipazione al Centro Interregionale appositamente convocato nel periodo indicato dal programma nazionale predisposto.
Organizza unitamente al Settore Tecnico i Centri Interregionali di selezione per la partecipazione al Centro Nazionale di Alta Specializzazione.
Partecipa e collabora organizzativamente coi suoi componenti al Centro Nazionale di Alta Specializzazione, fissandone programmi e gestione, sotto il coordinamento e responsabilità del ST.

I PROGRAMMI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE
Consisteranno in stage di lunga permanenza e saranno finalizzati alla specializzazione degli atleti selezionati. Il periodo minimo di lavoro sarà di circa 20/25 giorni e per la attività under 15 terminerà con uno stage di una settimana in Spagna dove giornalmente si disputeranno gare con i pari età iberici e dove contemporaneamente i nostri tecnici azzurri daranno vita a sessioni tecniche di confronto con i tecnici locali sui vari sistemi di preparazione degli atleti base.
Per gli atleti under 17 il periodo minimo di lavoro sarà 20/25 giorni e al termine di questo saranno messi a disposizione dei tecnici della nazionale under 17 per i raduni di selezione in preparazione e partecipazione al campionato europeo di categoria.

IL PROGRAMMA PER LA SECONDA FASCIA
E fuori dubbio che, dovendo contingentare il numero di atleti per il programma di alta specializzazione, si realizzerà gioco forza una esclusione di atleti che, seppur validissimi, per una molteplicità di motivi dovranno essere esclusi dal programma nazionale. Per questi motivi questi atleti, indicati dai rispettivi ST regionali in accordo con il responsabile del STH regionale, potranno far parte dei Centri Federali Nazionali di Specializzazione che STN organizzerà durante l'estate.
L'impegno di FIHP STH verterà sulla messa a disposizione di questi atleti dei migliori tecnici italiani per il miglior apporto tecnico, mentre l'impegno per questi atleti sarà oltre che tecnico anche di tipo economico, con l'accollamento delle quote di soggiorno per l'intero periodo di durata del Centro Federale Nazionale.

LE NAZIONALI SENIOR E UNDER 20 – IL PROGRAMMA 2011
SENIOR
La Nazionale senior sarà impegnata ai campionati mondiali di San Juan (Argentina) dal 24 settembre al 1 ottobre 2010; con il nuovo commissario tecnico verrà stilato un programma di lavoro che dovrà anche tenere presente un periodi di acclimatizzazione locale.
L'obiettivo immediato della nazionale senior sarà il miglioramento del 7° posto ottenuto ai mondiali di Vigo 2009.
Passato questo impegno, anche la nazionale senior risentirà del progetto "Campioni 2015" e inizierà successivamente a San Juan un adeguato periodo di selezione e lavoro.
Questo programma dovrà necessariamente tenere conto di due questioni fondamentali. La prima: l'esigenza che la nazionale senior sia la nazionale di tutti, quindi con un programma di raduni che la porti in tutta Italia, terminando la sua attività locale con incontri agonistici o internazionali o con rappresentative regionali locali.
La seconda: che necessariamente con l'ente che organizza i campionati di serie A dovrà essere concordato l'inserimento della attività della nazionale senior nei programmi di attività agonistica di serie A.
UNDER 20
La Nazionale under 20 parteciperà al campionato mondiale di Barcelos (Pt) e avrà un occhio di riguardo da parte di tutto il settore; lavorerà in stretta collaborazione con il CT della nazionale senior.
Questa compagine è il frutto di un lavoro iniziato 5 anni fa e che nel divenire ha prodotto come risultati un secondo posto ai campionati europei under 17 e un recente secondo posto ai campionati europei under 20; è una selezione che necessita di completare il programma individuato partecipando con autorevolezza alla rassegna iridata di categoria.
Obiettivo di questa Nazionale sarà il miglioramento del 4° posto realizzato al campionato mondiale di categoria di Bassano nel 2009 e per fare questo saranno richiesti sacrifici alle società che hanno tra le loro fila azzurrini in modo tale da consentire una adeguata preparazione della compagine azzurra. Per questa ragione pensiamo di far partecipare la nazionale under 20 alla Coppa delle Nazioni di Montreux 2011 come impegno propedeutico alla preparazione del campionato del mondo.

LA RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE TECNICO
Per far fronte a tutto questo progetto è necessario, come abbiamo già visto, dare una organizzazione più efficiente al Settore Tecnico ed è per questo che prevediamo una Commissione di Settore Hockey composta da due sottocommissioni una per la gestione dell'hockey su pista e una per la gestione dell'hockey in linea.
A queste sottocommissioni, coordinate dal responsabile del Settore Tecnico, faranno capo le varie figure previste dall'ordinamento ovvero: CT-CTA-SIPAR-COMPONENTE CON FUNZIONI ORGANIZZATIVE-FORMAZIONE-COMMISIONE GESTIONE GIOVANILE-CENTRO STUDI.

IL PROGRAMMA HOCKEY IN LINEA
La specialità Hockey in Linea disputerà il campionato del mondo Senior, Junior, Femminile nuovamente in Italia a Roccaraso 2011.
I risultati tecnici ottenuti ai mondiali junior di Dusseldorf e senior di Beroun sono confortanti e confermativi del buon lavoro di selezione e preparazione messo in atto per questi obiettivi.
Si tratta per Roccaraso di realizzare una programmazione che punti a migliorare le posizioni ottenute nella edizione mondiale precedente, ripetendo i livelli di preparazione che hanno dato risultati positivi la scorsa stagione.
A livello di Settori Tecnici Regionali, si intende avviare per questo periodo un lavoro di preparazione nelle regioni propedeutico alla realizzazione dalla prossima stagione agonistica del programma ALTA SPECIALIZZAZIONE già individuato con hockey pista.

IL FINANZIAMENTO
Come abbiamo indicato si tratta di un progetto a lunga scadenza che necessita e presuppone un pieno e totale appoggio Federale sia dal punto di vista politico che tecnico.
E' un progetto che tende a riportare alle Squadre Nazionali atleti e tecnici formati nel migliore dei modi e pronti ad affrontare gli impegni agonistici Internazionali di categoria.
E' un progetto per lavorare, per rendere certo a un attuale futuro pieno di incognite; è un progetto sul quale, oltre a poter lavorare, si potranno apportare in corso d'opera tutti i miglioramenti che si renderanno necessari.
E' però questo un progetto che non può escludere nessuno e deve vedere partecipare tutto il meglio che l'hockey nazionale e forse anche Internazionale può esprimere in questo momento, senza esclusioni aprioristiche o fini a stesse.
E per questo che un progetto di questa natura ha bisogno di finanziamenti federali, sia per la fase regionale che per quella interregionale che in particolare per quella nazionale dove gli atleti selezionati (i migliori) dovranno essere tenuti in allenamento specialistico a disposizione per molto tempo e con loro i nostri migliori tecnici con l'evidente accollo degli oneri da parte della Federazione Nazionale.
Fino ad oggi le esperienze realizzate, compresa quella del coinvolgimento degli atleti, hanno prodotto discreti risultati; oggi la esigenza è quella di cambiare radicalmente impostazione. Oggi l'hockey ha bisogno di un larghissimo piano di specializzazione tecnica sul territorio e a livello nazionale. Oggi l'hockey deve fare queste scelte se vuole tornare a essere protagonista nei prossimi anni; se lo farà col contributo Federale avremmo raggiunto l'obiettivo di aver riportato l'hockey pista ai livelli che gli competono nel contesto nazionale e Internazionale.

FIHP SETTORE TECNICO HOCKEY
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