La vertenza arbitri è a una svolta. Dopo il deciso "no, grazie" arrivato a stretto giro dai club, contrari a ogni ulteriore esborso nei confronti della classe arbitrale, oggi arriva un altra levata di scudi. A dire un pacato ma autorevole "no" agli arbitri è il Presidente Federale Sabatino Aracu che, di ritorno dai mondiali di artistico in Nuova Zelanda, ha preso carta e penna e ha vergato la sua risposta agli arbitri in agitazione. E chi si aspettava un Aracu accondiscendente in campagna elettorale è rimasto deluso: il bilancio 2013 sarà più povero di quello attuale, è in sostanza la tesi di Aracu, per cui non ci sarà spazio per nessun aumento di spesa, da qualunque parte provenga la richiesta.
Quindi niente aumenti dei rimborsi chilometrici, ma anche niente raduni straordinari degli arbitri prima della fine dell'anno; solo una apertura sul rimborso delle spese telefoniche dei designatori di pista e inline. Ma il no più pesante alle richieste degli arbitri è quello che riguarda la richiesta di totale autonomia dal Settore Tecnico dell'hockey che continuerà invece a coordinare tutte le attività che riguardano l'hockey su pista. Infine, Aracu invita tutti ad archiviare vecchie polemiche relative a sentenze della giustizia sportiva richiamando tutti, non solo gli arbitri, ad impegnarsi per una riorganizzazione federale nel segno di una maggiore efficienza.
La risposta di Aracu getta di nuovo la palla nel campo degli arbitri che ora devono decidere se dare seguito a quanto minacciato nella loro lettera del 5 ottobre, cioè di rifiutare le designazioni per la prima di campionato del 3 novembre in caso del diniego di un aumento minimo del 15% dei rimborsi per le spese di viaggio. E' ormai chiaro che quel rimborso non ci sarà (almeno non prima del 2013), ma appare tutt'altro evidente che il fronte degli arbitri è diviso e non tutti i direttori di gara sono pronti ad andare allo scontro frontale con le società e, a questo punto, anche con il Presidente federale che li invita esplicitamente a "proseguire nella vostra attività con responsabilità".
Se sabato 3 novembre l'attività di serie A inizierà regolarmente o meno lo sapremo probabilmente soltanto a fine mese quando il designatore Matteo Zonta dovrà diramare il comunicato con gli arbitri assegnati ad ogni partita della prima giornata di serie A1 e A2.
Pubblichiamo integralmente la lettera degli arbitri al Presidente Aracu e la risposta del Presidente.
LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE ARACU AGLI ARBITRI
Ho avuto modo di prendere in esame quanto emerso dalla riunione tenutasi il 5 ottobre all'interno del rituale raduno pre-campionato, così come ho avuto modo di relazionarmi con i dirigenti federali presenti all'incontro ed infine, alcuni giorni fa, avere un proficuo confronto telefonico con Matteo Zonta e Gianni Fermi.
Le telefonate con i designatori mi hanno permesso, in via informale, di apprendere ulteriori dettagli sulle varie questioni poste ed esprimere le mie prime valutazioni direttamente a loro. Ciò però non mi esenta dal rispondere in maniera formale e puntuale al documento che mi è stato recapitato.
In primo luogo mi preme fare presente che, a parte alcuni scambi dialettici avuti con i componenti della struttura arbitrale anche nei mesi precedenti, il documento trasmesso da Zonta e Fermi, per e-mail, in data 12 ottobre è il primo che ricevo formalmente e che così chiaramente denuncia una vostra situazione di disagio.
Una prima considerazione, di carattere generale, rispetto alle questioni poste riguarda l'aspetto economico.
Forse non è ancora chiaro a tutte le componenti federali, e quindi anche agli arbitri, che in proposito la situazione va oltre la semplice preoccupazione. La nostra Federazione "vive" per il 75% sui fondi trasferiti dal Coni centrale che, come a vostra conoscenza, arrivano a sua volta dallo Stato. Tale finanziamento ha subito nel corso degli anni una costante e implacabile riduzione, che appare pressochè sicura anche per il 2013.
In questo contesto non appare possibile aderire a nessuna richiesta che impegni la Federazione a maggiori costi che, per ovvie ragioni, sono al momento insostenibili, qualunque sia il settore che li propone e qualunque siano le motivazioni anche se valide e giustificate.
Con tale quadro generale, pertanto, gli interventi su aspetti funzionali ed organizzativi che si ripercuotono anche contabilmente sulle casse federali possono trovare ragione solo se permettono di ridurre i costi e/o aumentare le entrate dirette.
Altri interventi possono essere previsti al fine di migliorare le prestazioni dell'organizzazione nel suo complesso esclusivamente sul principio dell'efficienza, ovvero "fare di più" con le stesse risorse.
Premesso ciò, nello specifico dei punti segnalati:
1) Formazione: per motivi su esposti non è possibile effettuare ulteriori incontri formativi nel 2012. Si può ipotizzare un raduno di due giorni nella prima parte dell'anno 2013, in concomitanza con una pausa dei campionati, prevedendo, eventualmente, anche il richiesto incontro con i tecnici delle società.
Altre iniziative sul tema, quali ad esempio gli incontri a carattere zonale, possono essere ipotizzati solo se non prevedono costi.
2) In relazione alla situazione della giustizia sportiva, ritengo debbano essere chiuse tutte le polemiche su fatti ormai trascorsi che altrimenti contribuiscono solo ad esasperare gli animi di tutti i coinvolti. Gli organi di giustizia svolgono il loro compito in completa buona fede e, così come accade agli arbitri, possono incorrere in errori di valutazione. Sarà mia cura verificare che in futuro venga posta la massima attenzione nella valutazione di ogni singolo caso fermo restando il principio del massimo rispetto nei confronti dei provvedimenti che vengono formulati, da parte di tutti i tesserati.
3) Non è possibile immaginare una piena autonomia da parte dei Comitati Direttivi nella gestione del settore perchè le attività organizzative, operative e di controllo devono necessariamente essere svolte dal personale federale per la naturale connessione con tutta la struttura federale. Da questo punto di vista è intenzione della Federazione, a partire dal prossimo anno, migliorare l'apporto degli uffici alle attività anche per il tramite di soluzioni tecnologiche adeguate ai tempi.
4) Al momento non è possibile prevedere nessun aumento delle tabelle di rimborso per fasce chilometriche. Considerazioni in proposito saranno possibili solo nel momento in cui la Federazione avrà chiaro il quadro economico del 2013.
5) Sempre strettamente connesso alla situazione contabile generale, prenderemo in esame la possibilità di riconoscere un rimborso per le spese telefoniche che i designatori affrontano in occasione dei turni di gara.
6) Sarà valutata con l'attuale compagnia assicurativa la possibilità di prevedere una integrazione di copertura per gli arbitri in occasione della loro attività, prevedendo la concorrenza alla spesa da parte degli arbitri stessi.
So che le risposte che vi ho fornito non sono certo quelle che avreste voluto leggere, ma ritengo che sia mio dovere, quale Presidente di questa Federazione, non illudere nessuno su quello che è l'attuale quadro generale e, soprattutto, su quello che sarà la situazione in cui dovremo muoverci nei prossimi anni.
Gli arbitri ed i giudici di questa Federazione godono del rispetto che è riservato a tutti gli operatori della Federazione stessa che si muovono spesso tra mille difficoltà, con uno spirito volontaristico e animati dalla passione per il nostro sport.
Nonostante questo dobbiamo prodigarci, tutti, per trovare un modello organizzativo-funzionale più snello, più dinamico, in continua evoluzione, manageriale, operoso che si autosostenga il più possibile.
Se non teniamo saldamente in testa questi principi non andremo da nessuna parte.
Mi auguro pertanto che vorrete proseguire nella vostra attività con responsabilità come avete sempre fatto.
LA LETTERA DEGLI ARBITRI A SABATINO ARACU
Gli Arbitri di Hockey Pista e Hockey InLine, riunitisi collegialmente a Canove di Roana in occasione del Raduno Arbitrale Precampionato alla presenza del Segretario Generale FIHP Sig. Iezzi Angelo, del Vice Presidente FIHP Sig. Claudio Bicicchi, del Presidente del CUG Sig. Franco Salsone, del Responsabile ST Baiardi, hanno riproposto numerose problematiche relative all’attività arbitrale.
Problematiche che purtroppo si trascinano da molto tempo e che sono state già oggetto di numerose comunicazioni con FIHP e con il Presidente CUG, ma che sono tuttora rimaste senza risposta.
Sono state affrontate e analizzate molte tematiche, tutte le parti hanno potuto esprimere le proprie valutazioni e opinioni, ma risposte risolutive e definitive in merito non ve ne sono state per i più svariati motivi, non ultimo quello della necessità di consentire al Presidente FIHP di rientrare a Roma per prendere atto della situazione e della necessità di provvedere in merito con estrema urgenza, visto l’approssimarsi dell’inizio dell’attività sportiva per la Stagione 2012/13.
Le problematiche che attendono soluzione con una risposta urgente e impegni precisi da parte di FIHP, riguardano i seguenti argomenti:
1) Formazione: sia il Comitato Direttivo Hockey Pista che il Comitato Direttivo Hockey Inline hanno da tempo presentato progetti/programmi relativi alla formazione e addestramento degli arbitri per la Stagione Sportiva in corso non ricevendo alcuna risposta, oppure dovendo prendere atto che quanto indicato nelle richieste già citate viene costantemente disatteso e/o ridotto (si allega copia dei progetti/programma già in possesso del Presidente CUG).
2) Nelle stagioni passate, ma soprattutto in quella ultima conclusa, tante sono state le situazioni nelle quali tesserati FIHP (allenatori, presidenti, giocatori) hanno potuto impunemente esprimere valutazioni non certamente di tipo “tecnico” nei confronti degli arbitri. Parole altamente diffamanti e lesive dell’onorabilità degli arbitri, espresse pubblicamente a mezzo stampa e nei siti internet, che hanno offeso non solo gli arbitri chiamati in causa, ma direttamente anche la Federazione della quale sono rappresentanti nelle piste di gioco. Tali situazioni avrebbero preteso una decisa presa di posizione da parte della FIHP a difesa dell’operato, dell’immagine e della dignità degli arbitri e della Federazione stessa, cosa che non solo è totalmente mancata, ma alla quale si sono aggiunti provvedimenti di archiviazione da parte della Giustizia Sportiva, che hanno creato precedenti che tracciano un’ombra lunga e nera nel futuro di questo sport. Preme ora avere certezza da parte di FIHP di un radicale cambio di rotta in queste situazioni: certamente gli arbitri continueranno ad impegnarsi per il proprio miglioramento, e continueranno a commettere tutti quegli errori che sono connaturati alla natura umana; ciò non vuol dire che non abbiano ogni diritto per pretendere dignità e rispetto!
3) E’ stato chiesto ai Rappresentanti FIHP presenti che i Comitati Direttivi dell’Hockey Pista e Inline, e tutto il settore degli Ufficiali di Gara, siano resi autonomi nella loro gestione e organizzazione dal Settore Tecnico fermo restando il rapporto di collaborazione per quanto riguarda i Regolamenti e la Programmazione, il tutto comunque deve rientrare in un contesto costruttivo e di pari dignità. E’ anche sentita l’esigenza di prevedere che a dirigere i Comitati Direttivi CUG possano essere chiamati solamente arbitri che provengono dai Settori stessi.
4) Rimborsi delle spese arbitrali: vogliamo ricordare che agli arbitri vengono rimborsate le spese di viaggio per recarsi nei vari palazzetti a dirigere gli incontri mediante delle somme forfettarie calcolate nel lontano
2005, quando altro era il costo della benzina, dell’autostrada, etc. Nel calcolo veniva utilizzato per la benzina il costo di 0,21 € ed autostrada 0.08, quando già oggi altri Ufficiali di Gara della FIHP ricevono 0,29 € a km ed autostrada per intero (circa 0.14 KM). A questo proposito si chiede un riconoscimento dei rimborsi forfettari non inferiore alle tabelle in vostro possesso da molti mesi e già adeguate con quanto richiesto dagli arbitri. Si precisa che non si tratta certamente di “aumentare” i rimborsi, ma invece di “adeguarli” – e solo per una modesta quota pari al 15% contro un aumento reale di benzina ed autostrada rispetto al 2005, del 70%
N.B.: a margine di questo punto si chiede che il pagamento agli arbitri da parte delle Società del rimborso arbitrale e del gettone partita ritorni ad essere esclusivamente “in contanti” come previsto dalle norme 2012-13.
5) E’ stato ricordato che i Regolamenti relativi al Settore CUG Pista e CUG Inline prevedono ben precisi compiti e responsabilità per i componenti il Direttivo – Responsabile e Collaboratori – i quali sono “costretti” a pagare di tasca propria tutte le spese che gravano su tali incombenze. Ci si riferisce a cancelleria, spese telefoniche, spese di internet//ADSL, trasferte, etc. senza contare le ore e le giornate sacrificate al proprio lavoro e alla propria famiglia. Nei preventivi di spesa più volte presentati sono indicate anche delle somme quale rimborso forfettario che attendono di essere discusse, deliberate e liquidate, già per la stagione 2011/12.
6) Il pericolo di compromettere la situazione economica di una famiglia impone che gli arbitri possano usufruire di una assicurazione che in tutto o in parte sostenga le spese di riparazione degli autoveicoli che gli arbitri utilizzano per le trasferte: basta, infatti, un incidente stradale facile a succedere nei viaggi a volte lunghi e a volte di notte, nella nebbia e con strade ghiacciate o innevate, per trovarsi di fronte ad una catastrofe economica nel bilancio familiare. Così come, peraltro, necessita integrare l’attuale assicurazione per infortuni che decisamente non risulta garantire una copertura idonea: polizze con franchigie “fino a due denti” certamente non lo sono! Chiedere di mettere tutto l’impegno e la passione nel compito affidato di arbitro è giusto, quanto è giusto studiare soluzioni accettabili per questo tipo di rischio, aperti a soluzioni nelle quali anche gli arbitri abbiano eventualmente a concorrere nella spesa.
Vorremmo precisare che le sopracitate richieste non sono decisioni prese all’improvviso ma già inoltrate alla Federazione un anno fa, soprattutto quanto specificato nei punti 1-2-4. Per quanto riguarda gli adeguamenti ai Rimborsi abbiamo provveduto a far pervenire per tramite il Nostro Presidente Franco Salsone le tabelle aggiornate con un minimo di adeguamento rispetto all’aumento dei carburanti e dell’autostrada. I nostri responsabili di settore, nel mese di gennaio, hanno avuto anche un colloquio nell’ufficio del Presidente della Federazione alla presenza del Vice P. Claudio Bicicchi e in luglio le stesse problematiche sono state oggetto di discussione nella riunione di Padova tra i Direttivi e il Presidente CUG. In tutti e due i casi erano stati presi degli impegni dopo aver fatto una ampia panoramica sulle esigenze degli arbitri sia dal punto di vista formazione e reclutamento sia alla voce rimborsi. Risposte purtroppo né in senso positivo né in senso negativo né di tipo programmatico sono mai pervenute, l’unica variazione rispetto a quelle discussioni è stato ottenere per approvazione del Consiglio Federale dello scorso luglio l’abbassamento per l’accesso ai corsi Arbitri al compimento del 16° anno di età.
Chiediamo inoltre, che questa lettera venga inoltrata, se lo ritenete opportuno, per conoscenza anche alle Società di Hockey Pista ed InLine, per evitare in un momento di grave crisi per tutti, incomprensioni e possibili strumentalizzazioni delle nostre richieste che noi riteniamo di fondamentale importanza come Formazione, Preparazione e Rispetto delle regole da parte di tutti come tra l’altro previsto dalle attuali normative.
Per quanto riguarda l’ADEGUAMENTO MINIMO del 15% (benzina – autostrada) ancora decisamente inferiore alle tariffe ufficiali Fihp (0.29 €/cent al Km), siamo a richiederlo solo ed esclusivamente perché è divenuto impossibile coprire le spese sostenute nelle trasferte, specialmente le più lunghe in quanto bloccate dal 2005 quando il costo KM era ancora 0.21 €/cent al Km.
Si chiarisce che nelle nostre richieste non c’è nessuna pretesa di Aumento del Gettone di Presenza o di quant’altro.
Come già è stato concordato con i presenti all’incontro, si rimarrà in attesa di una risposta positiva scritta da parte di FIHP fino al 25 ottobre. La decisione presa all’unanimità dall’assemblea di tutti gli arbitri presenti prevede la non accettazione delle designazioni relative al settore senior per la direzione delle gare, già a partire dal 3 novembre, in caso di risposta negativa o non esaustiva delle problematiche evidenziate.
Sappiamo benissimo che i tempi sono stretti, ma d’altra parte si tratta di affrontare e risolvere situazioni già portate all’evidenza di chi di dovere da quasi un anno.
Con profonda fiducia in un positivo riscontro, si porgono cordiali saluti.