Rosa della prima squadra del Trissino, che disputerà il prossimo campionato di A1, fatta e mercato in entrata chiuso. In settimana sono stati confermati Manuel Pasquale e Giovanni Clodelli, con la promozione nel gruppo di Paolo Nizzero, classe 1996, proveniente dal settore giovanile. Definiti anche i portieri. Dopo il rimpatrio di Edi Nicoletti, il secondo sarà Francesco Maso, 23 anni, cresciuto nel vivaio del Sandrigo, un titolo italiano giovanile vinto e l’ultima stagione a difesa della porta della compagine di serie B dell’Hockey Bassano. Dalla formazione Under 17 il terzo portiere: Federico Di Gaspero, classe 1997.
Questa la rosa completa: esterni Dario Rigo, Eddy Randon, Marc Pallares, Carlo Bertinato, Dario Gimenez, Manuel Pasquale, Giovanni Clodelli, Paolo Nizzero; portieri Edi Nicoletti, Francesco Maso, Federico Di Gaspero.
Il raduno per l’inizio della preparazione, sotto la guida del nuovo tecnico Mirco De Gerone, è fissato per lunedì 26 agosto. Il campionato di serie A1 prenderà il via sabato 12 ottobre 2013.
Abbiamo sentito il presidente della società Andrea Greco che ha fatto il punto sulla situazione del club.
Soddisfatto della formazione della prima squadra?
“Siamo riusciti nell’intento di formare una squadra quasi totalmente di atleti trissinesi o provenienti dal settore giovanile: ben nove elementi su undici! E’ sicuramente un grande risultato: nella stagione scorsa gli atleti locali in organico erano solo quattro. Siamo consci di aver fatto qualcosa di importante”.
Questo cosa vuol dire per Trissino?
“Alcune importanti aziende operanti sul territorio ci danno supporto economico, e siamo loro grati per quanto fanno per il nostro sport, ma il momento attuale è difficile ed avere una squadra in A1 con giocatori di casa vuol dire abbattimento dei costi. Dobbiamo operare con oculatezza e senso di responsabilità.
Ma non solo questo. Con la loro esperienza grandi campioni come Dario Rigo o Eddy Randon possono trasmettere molto ai nostri giovani. Non solo competenze e abilità, ma insegnare il divertimento e la passione: solo così si può diventare giocatori di alto livello!”
L’interesse attorno alla squadra è aumentato sensibilmente…
“Si è vero, girando per strada si percepisce un sentimento nuovo verso la società. Il rientro degli atleti è motivo di interesse, l’hockey è tornato argomento di discussione e non solo tra i tifosi. D’altronde questo sport ha regalato grande visibilità al paese di Trissino. Cercheremo di ricambiare tale attaccamento con delle soddisfazioni sportive, anche se il primo obiettivo è di rimanere nella categoria”.
Il settore giovanile è uno dei più importanti nel panorama nazionale.
“Negli ultimi due anni c’è stato un incremento notevole. Per la prossima stagione sportiva abbiamo iscritto 11 squadre giovanili, oltre alla serie B obbligatoria. Da aggiungere la cinquantina di bambini della scuola dell’infanzia e di primo anno della scuola primaria che frequentano l’avviamento al pattinaggio e scuola hockey. Mai l’Hockey Trissino aveva raggiunto numeri simili. Questo è motivo di soddisfazione in quanto ci viene riconosciuto il lavoro svolto, ma anche di grande preoccupazione per la mancanza dello spazio dove poterci allenare.
Di fatto si stanno allontanando i tempi della realizzazione da parte del Comune di una struttura che potesse ospitare, oltre agli altri sport, anche alcune formazioni del nostro settore giovanile. A motivo di tale situazione ho sentito il dovere di impegnarmi ad agire come società. Abbiamo visionato altre realtà nel territorio e abbiamo preso contatti con amministrazioni dei comuni limitrofi per poter utilizzare o adattare per l’hockey delle strutture già esistenti. Questo comporterà disagi per delle squadre giovanili e ulteriore impegno economico in un periodo già difficile, ma non vorrei essere ricordato come il presidente che ha precluso la possibilità di praticare dello sport. In ogni caso mi adopererò per una soluzione positiva e perché tutti abbiano una pista per allenarsi”.
I grandi numeri comportano anche grande impegno di risorse umane.
“Certamente. Allo scopo è stato costituito un gruppo di lavoro apposito per il settore giovanile, composto da due allenatori per la parte tecnica e da tre dirigenti per l’organizzazione, in sinergia con il direttivo e la segreteria. Avrà il compito di coordinare gli allenatori e i dirigenti delle varie squadre, rapportarsi con i genitori. Potrà proporre e mettere in atto iniziative varie. Il campo delle attività possibili è assai vasto e per questo auguro loro buon lavoro”
Lei è presidente dal 1° luglio 2012. Un bilancio dopo un anno al timone della società.
“Un bilancio decisamente positivo per la fattiva collaborazione avuta, per il lavoro dei dirigenti e la competenza dei tecnici, e per l’impegno di tutti i componenti la società. Molta sofferenza e un po’ di delusione invece per quanto offerto dalla formazione di A1. Ma immensa soddisfazione dal settore giovanile non solo per i risultati: vedere la pista affollata in tutte le ore da ragazzini, giovani e giovanotti ormai formati ti riempie il cuore di gioia e ti spinge a continuare. Errori ne ho fatti sicuramente, ma concedetemi del tempo, sono presidente da un anno appena e ho bisogno anch’io di esperienza”.