Preceduti la settimana scorsa dalla rimozione della vecchia pavimentazione, sono iniziati lunedì 7 luglio i lavori di realizzazione del nuovo parquet del PalaCastellotti di Lodi, che si concluderanno (secondo i termini del contratto stipulato con limpresa fornitrice-installatrice) il 30 luglio, in tempo utile per effettuare rifiniture e collaudi prima di consegnare la nuova superficie di gioco allAmatori Sporting di Roberto Crudeli, che dovrebbe iniziare la preparazione per la prossima stagione agonistica l11 agosto.
Il rinnovo della pavimentazione è stato deciso per una duplice esigenza: da una parte, il fondo della pista (che nellattuale conformazione risale al 1993, quando loriginale rivestimento fu modificato in occasione dei Mondiali, di cui il Castellotti ospitò uno dei due gironi preliminari) necessitava di un radicale intervento di riqualificazione, per ovviare al progressivo deterioramento (al quale si era cercato di porre rimedio con ripetute manutenzione straordinarie, lultima delle quali nellestate del 2005); dallaltra, sono state accolte le richieste dellAssigeco, club che milita nella Serie A Dilettanti di basket (la nuova denominazione dellex B1) e che dalla stagione 2008/2009 disputerà le proprie gare casalinghe a Lodi, abbandonando il PalaCampus della vicina Codogno, troppo angusto per gli standard di una competizione nazionale.
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In questi anni, daltra parte, lattenzione nei confronti del palasport è stata sempre allaltezza delle esigenze: <>.
Le caratteristiche del nuovo parquet
A fornire e installare la nuova superficie di gioco del Castellotti è la Junkers Italia di Massa Carrara, espressione nazionale dellindustria danese, la più grande azienda al mondo per la produzione di pavimenti in legno massello per pavimentazioni sportive, che vanta in questo specifico settore la massima tecnologia, ricerca ed innovazione.
La Junkers è stata scelta dopo una serie di confronti e di sopralluoghi (tra laltro, presso gli impianti di Forte dei Marmi e di Viareggio), ai quali hanno fornito un contributo attivo i tecnici e i dirigenti di Amatori Sporting Lodi e Assigeco.
Junckers, specialista nelle pavimentazioni sportive, offre una serie di soluzioni che possano rispondere a tutte le esigenze, per assicurare una perfetta stabilità, assorbimento agli urti, elasticità e rimbalzo della palla. I pavimenti Junckers hanno proprietà altamente sofisticate e assicurano prestazioni ottimali in moltissimi sport. Un pavimento che fornisce sviluppi tecnologici di innovazione ed al tempo stesso offre agli atleti la protezione attiva e passiva contro le lesioni.
Il modello scelto è lUnoBAT 50 system, un pavimento elastico su struttura singola per impianti multi uso, che coniuga le caratteristiche del multistrato e di elementi elastici specialmente studiati e progettati. Gli elementi elastici differenti, esterni a bassa densità e interno ad alta densità, producono un assorbimento su due fasi, limitando la deformazione della struttura, ottenendo così un elevato assorbimento degli urti e un rimbalzo della palla perfettamente uniforme su tutta la superficie del pavimento.
UnoBAT 50 ha le necessarie caratteristiche per un gioco veloce salvaguardando la sicurezza fisica degli atleti. La scelta fra due interassi diversi permette di rispondere alle esigenze di carico senza compromettere quelle sportive.
Nel dettaglio, il nuovo parquet del Castellotti sarà montato su una guaina isolante dello spessore di 4 millimetri, per contrastare le infiltrazioni di umidità dal suolo, previa rimozione di colle e resine utilizzate per il fissaggio della pavimentazione precedentemente installata. Su questa base verrà posata la pista vera e propria, consistente in uno strato di 22 millimetri di materiale nobile (faggio a colorazione naturale, per favorire la visibilità della pallina nelle riprese televisive), tagliato a listelle di 3,7 metri di lunghezza, preaccoppiati in fabbrica con un incastro a doppia coda di rondine, a formare listoni di circa 13 centimetri di larghezza. La pavimentazione avrà un peso di 16,5 chilogrammi per metro quadrato, con un assorbimento di shock pari al 62 per cento, risposta al rimbalzo della palla del 98 per cento ed elasticità di 2,8 millimetri. Il sistema è stato sottoposto a test di simulazione di affaticamento sulla durata di 25 anni ed è dotato di certificazione Fiba (la federazione internazionale di basket) di classe A (competizioni internazionali ed olimpiche).