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Il Molfetta cresce…ma ancora non basta


Il Molfetta sciupa una grossa occasione per muovere la classifica e deve riflettere molto sugli errori compiuti nei momenti cruciali del match. I progressi sono evidenti ma resta la consapevolezza che in questo campionato ogni minimo errore non ammette perdono da avversari cinici e mal disposti a concedere sconti di alcun genere.

Scritto da - Pubblicato il 25/10/2006
Promove Molfetta: Picca; (Squeo); Persia; Agrimi; Azzollini; Derobertis; Lezoche; Piscitelli; Vivilecchia. All. Poli.
a.s.d. Hockey Breganze: Mabilia; (Bonatto); Crovadore; Berto; Guerrero; Pigato; Marimont; Lopez; Giaretta; Peripolli. All. Cogo.
Arbitro: Barbarisi.

Molfetta, in completo rosa, parte con il quintetto base considerando l’assenza di Turturro: Picca tra i pali, Persia e de Robertis e in avanti Spadavecchia a supporto di Lezoche. La partenza lascia buone speranze in casa Promove con un discreto possesso palla e soprattutto una maggiore attenzione in fase difensiva. Il Breganze, viceversa, sembra non al meglio della condizione e mostra numerose lacune in fase d’impostazione del gioco. Nei primi dieci minuti, gli ospiti in completa divisa bianca, trovano lo specchio della porta solo con conclusioni dalla distanza che trovano però Picca attento e sicuro nella risposta. Gli spazi in area molfettese sono chiusi benissimo da un Persia che si dimostra ancora una volta fondamentale e ieri anche capace di tanti sacrifici nel ricoprire il ruolo solito di Turturro; il Molfetta, invece, trova rapide conclusioni con un ottimo contropiede, non trovando mai d’altronde il vantaggio che cambierebbe il volto al match.
In un simile equilibrio solo un colpo di classe potrebbe interrompere lo zero nel tabellone: cosi all’11^ minuto imbeccato perfettamente da Marcelo Lopez, Giaretta piazza una gran conclusione volante approfittando di una difesa molfettese un po’ disattenta.
Il Molfetta non ci sta e si butta all’inseguimento del pareggio rischiando in qualche occasione fatalmente il contropiede ospite. Arrivano due grosse occasioni da rete che potrebbero ridare fiato ai sostenitori presenti al Pala Don Sturzo: dopo una conclusione di Spadavecchia ribattuta da Mabilia, sulla corta respinta si avventa come un falco Lezoche che, però, spara un gran missile che finisce la sua corsa sulla traversa. Dopo pochi minuti, in un’altra tambureggiante azione bianco-rossa, Piscitelli si ritrova la sfera sui piedi concludendo debolmente e trovando la pronta risposta dell’estremo difensore veneto.
La prima frazione di gioco regala quindi molte emozioni ed un Molfetta che gioca alla pari con la terza forza del campionato; e proprio a conseguenza di ciò arriva il meritato pareggio griffato Lezoche che in contropiede conclude su Mabilia, ma poi è lesto nel ribattere in porta superando anche se di poco la linea di porta. Per Barberisi non ci sono dubbi mentre per il bomber terza rete stagionale e un’esultanza alla Bresciano.
Il Breganze sembra un leone ferito e tira fuori gli artigli, riproponendo al top la coppia Lopez-Marimont. Proprio quest’ultimo al 5^ minuto riporta avanti il Breganze con una secca conclusione dal limite dell’aria che non lascia scampo a Picca. Il Molfetta risente del gol subito e si disunisce in difesa crollando definitivamente sotto il colpo di Diego Guerrero, abile nel perfezionare una bella azione corale partita dalla stecca di Marcelo Lopez.
Nel finale occasione dal dischetto per il Molfetta ma Mabilia è attento nella ribattuta sulla conclusione di Spadavecchia.
A questo punto il clima in campo si surriscalda con Barberisi sempre più incapace di controllare le reciproche ostruzioni. Il match scrive la parola fine al 16^ minuto quando Lezoche (ancora lui) in contropiede subisce un netto fallo da rigore che non viene sanzionato dal giudice di gara; sulla ripartenza ospite, Marcelo Lopez conclude in rete mettendo la ciliegina sulla torta di un match stupendo.
Il Molfetta si arrende, quindi, al Breganze con la convinzione di aver sciupato una buona occasione per smuovere lo zero dalla classifica. Adesso incombe sabato la trasferta di Salerno, contro un avversario sempre insidioso tra le mura amiche. La crescita di De Robertis e soci si nota e lascia buone speranze per il futuro, anche perché dopo Follonica e Bassano si è tornati a sfidare essere umani.
Nel quadro completo del giorno il Roller Bassano fa il passo più importante in chiave salvezza mentre Modena, Lodi e Salerno rimangono al palo, sconfitte rispettivamente da Prato, Follonica e Valdagno tutte tra le mura amiche.

Adriano Nappi
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