Scordatevi lo spettacolo. In un match dai ritmi anni’80, con i toscani schierati da Mariotti rigorosamente a zona (e a ragion veduta) il Lodi ha fatto una grande fatica ad attaccare gli spazi, risolvendo a suo favore il match con l’ingresso di Festa, che ha alzato il ritmo e cambiato le carte in tavola a metà primo tempo, quando i giallorossi volano sul 3-0 mentre i bianconeri sembrano arrancare.
Invece a 10’ dalla fine tutto viene rimesso in discussione da tre conclusioni che beffano un Losi tutt’altro che esente da colpe: la gara si fa tesa e sul 3-3, con Platero e Valzquez in debito d’ossigeno dopo aver corso per 50 minuti senza mai un attimo di respiro, ecco che arriva la stoccata del “Mono”,deviata da Platero, che mostra il logo dell’Inter sotto la maglia giallorossa, in un’esplosione di gioia che scioglie, forse definitivamente, il gelo formatosi in un palazzetto colmo, come auspicava Roberto Citterio alla vigilia del match.
Per analizzare Lodi-Viareggio è necessario comunque fare delle premesse: i toscani, con una rosa cortissima e reduci da una finale di Coppa Italia giocata quattro giorni prima, hanno dovuto fare a meno di Alessandro Bertolucci, mentre Mirko, che a breve subirà un intervento alla spalla, era in condizioni fisiche pessime. A questo aggiungiamo che Davide Motaran sembra l’ombra del grande giocatore ammirato negli anni recenti, mentre Emanuel Garcia ha giocato forse la sua peggior partita italiana; questi fattori mettono in risalto come il Lodi abbia faticato oltremodo ad aver ragione dei bianconeri.
La cronaca
Il match ha vissuto su ritmi d’altri tempi, con il Viareggio schierato in un poco spettacolare, ma comunque sempre valido quadrato di “Massariana” memoria, con un monotematico tema tattico: Lodi che cerca di attaccare la difesa ad oltranza di fronte a Barozzi giocando sotto ritmo, creando pochi pericoli e sbandando clamorosamente in fase difensiva, dove Losi ha avuto il suo bel da fare nella prima parte del match.
L’1-0 matura alla prima occasione utile, con un tiro di Tataranni da destra che sorprende Barozzi. Nonostante il punteggio sbloccato l’Amatori fatica ad attaccare il quadrato, scambiando e pattinando con troppa lentezza, mentre i bianconeri godono di tre nitide pallie gol, con Garcia che spreca a porta sguarnita e Orlandi che fallisce due occasioni d’oro, mentre Mirko Bertolucci colpisce un clamoroso incrocio dei pali su assist di Garcia. Ma l’argentino ha sbagliato moltissimo in fase d’impostazione, perdendo una notevole quantità di palline e strappando la sufficienza con un secondo tempo di grande abnegazione.
Nel frattempo Marzella prova ad alzare i ritmi inserendo Festa per Tataranni: la mossa è giusta e il materano poco dopo insacca il 2-0 sfruttando un intelligente scarico di Platero.
Passa un minuto e Velazquez perde una clamorosa pallina a metà pista ed Emanuel Garcia spreca la ghiotta occasione in contropiede; contemporaneamente Bertolucci frana addosso a Platero, infrazione sanzionata con un’espulsione per il toscano. Il tiro di prima viene concluso malamente da Tataranni, mentre i giallorossi giocano un power play a dir poco imbarazzante: la pallina resta per 90 secondi su 120 sul bastone del trio Orlandi – Motaran – Garcia, che pattinano mantenendo un possesso della sfera totale e andando anche vicino alla porta di Losi.
Paradossalmente dopo la superiorità sprecata, il Lodi ritorna in possesso del match con Festa che serve a centro area Tataranni che buca centralmente Barozzi per il 3-0.
Nella ripresa ci si attende un calo dei toscani e la definitiva accelerata dell’Amatori, invece il match prima si trasforma prima in incubo, poi in tripudio per i padroni di casa: tra il 16’ ed il 20’ Orlandi trova il 3-1 con una sassata sul primo palo, poi Garcia segna il 3-2 con un’apparente innocua girata, ed infine ancora Orlandi con un rasoterra sorprende Losi per il 3-3.
Il pareggio blocca le gambe dei giallorossi, con Platero e Velazquez che dopo 49 minuti di lavoro ininterrotto, sembrano aver finito le energie.
Invece il finale del “Palacastellotti” regala brividi che solo l’hockey sa dare; a 11” dalla sirena Garcia “sega” alla balaustra Velazquez: sarebbe tiro di prima ed espulsione, ma Barbarisi non se la sente di assegnare il tiro diretto ai giallorossi.
Così viene battuta una punizione dacui scaturisce l’azione poi conclusa dallo stesso Velazquez con meno di due secondi sul cronometro: l’argentino fa partire un missile che passa in mezzo ad una selva di gambe, viene deviata da Platero e s’insacca regalando tre punti d’oro al Lodi.
Per l’Amatori marzelliano è un segnale di ripresa, anche se il gioco corale latita e le lacune nell’attaccare la zona sono evidenti; è altrettanto palese che la gran mole di lavoro difensivo di questa squadra pesi sulla coppia di argentini Velazquez – Platero, che non vengono mai fatti rifiatare. Non a caso nei secondi tempi delle ultime tre partite le uniche rete messe a segno sono state un inutile rigore a Novara e questa decisiva rete di Mariano Velazquez. Ora sotto con Noia e Valdagno, che sabato e martedì prossimo promettono due gare da scintille.
In casa Viareggio invece si mastica amaro: le tre reti subite sono tutte frutto di errori di marcatura, ma non è possibile giocare per 50’ senza poter pescare dalla panchina elementi di qualità. Mancherebbe solo un tocco di ringiovanimento di alto livello e poi anche il C.G.C. potrebbe fare ancora la voce grossa. In queste condizioni di roster e con una stagione così lunga, si rischia d’arrivare in primavera spremuti e senza aver più energie spendibili.