Quelli del Gruppo di Supporto Organizzato Hockey Forte stanno facendo talmente tante cose e ne hanno altrettante da fare che per poco non si scordano anche che in questi giorni cade il loro primo compleanno; infatti se non era per la segretaria, la sempre presente signora Maria Tenerani, dimenticavano anche di festeggiarlo.
Ma noi mica ce lo saremmo scordati, no di certo!
Non ci si può dimenticare di questo gruppo di amici che, sedici mesi fa, sulla scia dello splendido campionato appena concluso dalla banda Crudeli, che aveva visto i rossoblù sfiorare la finale scudetto, ha cercato di divenire un valore aggiunto alla nostra società. Lo scopo era quello di cercare in modo più deciso di arrivare a quella benedetta finale.
Su quell'idea è nato l'intento di unire le forze per portare a questa Società un deciso e si spera decisivo, valore aggiunto.
Quei tifosi, cominciarono a cercare di raggranellare qualche aiuto; l'entusiasmo ed i risultati ottenuti in quei giorni, fecero crescere il convincimento e la mole di impegni del Gruppo, decisero perciò di costituirsi Associazione ad ogni effetto, e in questi giorni si è appunto compiuto il primo anno ufficiale.
Dobbiamo aggiungere, come già più volte dichiarato, che grazie allo splendido lavoro e alle sempre più frequenti sinergie tra la Società Hockey Forte e il GSO Hockey Forte, dall'obbiettivo di arrivare a disputare la finale scudetto si sono sommati anche quelli di raggiungere la finale di Coppa Italia e la Final Four di Coppa CERS.
Auguri e grazie GSO Hockey Forte, è proprio il caso di dire... cento di questi anni.
Abbiamo rivolto a Piero Tosi, Presidente dell'Hockey Club Forte dei Marmi e a Enrico Carleschi, Vicepresidente del GSO Hockey Forte la solita domanda: ci potete fare un bilancio di questo primo anno di collaborazione e, soprattutto, dare una risposta a quella voci che insinuano che il Gruppo di Supporto Hockey Forte prevarichi la Società nelle varie decisioni?
"Intanto sono felice che sia stata spenta la prima candelina -dice il presidente Piero Tosi- al Forte come altrove, iniziative del genere sono sempre le benvenute ed al tempo stesso avversate, aver compiuto un anno e già solo in questo anno aver consentito alla società rossoblu di fare un salto di qualità abissale è la prova palese dell’impegno e della serietà di questo gruppo.
Il bilancio credo sia quasi inutile da fare, basta aprire un quotidiano e leggere la classifica, la formazione e l’andamento di una gara. Più di questo era impossibile fare nel senso che è proprio stato fatto il massimo, allestendo una squadra di grandissimi campioni che siamo certi, porteranno alla conquista dei traguardi prefissati. Ma posso dire che gli amici del GSO fanno decisamente di più, perché se è vero che sono nati con l’idea di fare da “salvadanaio” alla società, almeno fino ad oggi hanno dimostrato che spesso i soli soldi non bastano, e se c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare in prima persona, non si tirano certo indietro. Anzi, molti di loro sono ora assidui collaboratori o dirigenti della nostra stessa associazione, coprendo anche ruoli delicati o impegnativi che prima nessuno si voleva sobbarcare, e anche questo per noi è molto importante e ci auguriamo che altri ne seguano l’esempio perché la società, le squadre e gli impegni sono cresciuti e non sempre riusciamo a stare dietro a tutto con l’attenzione che sarebbe necessaria. E meno male che molti di questi impegni se li accollano gli amici del GSO, che fondamentalmente potrebbero anche avere carta bianca, ma che puntualmente si confrontano con la società, a volte con una semplice telefonata, in altri casi con delle riunioni non sempre tranquille, ma sempre con l’univoco obiettivo di crescere insieme. Sarà probabilmente per questa presenza assidua, produttiva ed in alcuni casi, vulcanica, che si potrebbero intravedere delle prevaricazioni, ma così vi assicuro non è.
Forse vi sono momenti in cui come organico societario non siamo in grado di supplire a tutte le iniziative che ci vengono sottoposte, quindi può capitare che per non perdere un occasione sia lo stesso GSO che si accolla l’onere di parlare, trattare o concludere una cosa, ma anche questa non può certo essere definita una prevaricazione, ma anzi, prendersi delle responsabilità di cui non tutti si farebbero carico. E se c’è chi rema contro, ribadisco quanto già detto direttamente ad Antonio Agostini, che del GSO è il Presidente, “Valuta le critiche che vengono fatte ma non farti influenzare da queste". Il lavoro che state svolgendo è inimmaginabile ed impagabile, e se oggi l’hockey fortemarmino è primo in classifica lo si deve soprattutto a voi. Di questo vi ringrazio anche se non solo questa società dovrebbe esservene g rata ma tutti gli sportivi che oggi possono gioire di una squadra di campioni stratosferici.”
"Per quanto riguarda il bilancio della collaborazione -dichiara Enrico Carleschi- credo che non ci sia alcun dubbio nel definirlo più che positivo sia da un punto di vista economico sia di risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda le insinuazioni di un nostro prevalere sulle decisioni della società queste sono completamente prive di fondamento. Il nostro Gruppo, come da statuto, ha lo scopo di supportare la Società Hockey Club Forte dei Marmi ed ogni nostra azione viene prima discussa e concordata proprio con la società con la quale c’è perfetta sintonia.
E’ anche vero che per portare a giocare a Forte dei Marmi due campioni del mondo come Gil e Torner, Orlandi, che è il giocatore più forte d’Italia e trattenere un gioiello come Alessandro Verona occorrono, oltre ai discorsi, fatti concreti che hanno messo la nostra associazione in evidenza dovendo organizzare eventi proprio finalizzati al supporto della Società.
Questa forte evidenza forse ha causato qualche “invidia” che è emersa con apprezzamenti poco carini nei confronti di nostri dirigenti, del tutto gratuiti e senza fondamento. Ad esempio siamo stati accusati di aver prevaricato la Società e fatto andare via un ottimo giocatore al termine della scorsa stagione (in realtà la decisione è stata presa dal giocatore), ma comunque nella critica non si è valutato che, a fronte di questa partenza, sono arrivati tre nuovi giocatori del calibro di Gil, Orlandi e Torner. E’ chiaro quindi che certe critiche non sono tali ma sono esclusivamente attacchi strumentali finalizzati solo a danneggiare il GSO Hockey Forte e più in generale l’Hockey Club Forte dei Marmi.
Fortunatamente questo tipo di situazioni, pur mortificando chi si impegna senza alcun ritorno come il nostro presidente Antonio Agostini che è il vero motore del Gruppo, sono molto limitate e provengono da poche persone mentre siamo coscienti che la stragrande maggioranza del pubblico, quando viene a vedere le partite si diverte ed apprezza quanto abbiamo fatto e stiamo facendo nel solo interesse del prestigio della nostra squadra e del nome Forte dei Marmi a livello nazionale ed internazionale".