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Il Giovinazzo vince 4-2 il derby della Puglia contro il Molfetta


Era rimasto solo un tabù da sfatare nella storia recente del derby fra Giovinazzo e Molfetta: la vittoria di Nino Caricato, e vittoria è stata. Una vittoria non facile, come sempre, ma per questo forse ancora più bella. Risultato in bilico fino all'ultimo minuto con un Giovinazzo che si fa raggiungere dopo una patenza sprint, ma riesce a piazzare il colpo vincente e a tenere fino alla fine.

Scritto da AFP Giovinazzo - Pubblicato il 06/12/2011 - 08:37 - Ultima modifica 08/12/2011 - 21:21

Una partita che ha sorriso ancora una volta all’AFP, artefice di una prova generosa, capace di non demordere dopo la rimonta biancorossa e dotata sicuramente di quella mentalità vincente indispensabile per avere la meglio quando la tensione prevale sulla tattica e la tenacia offusca la tecnica. Una partita in cui l’attaccamento alla maglia prende il sopravvento… Questi gli ingredienti del successo biancoverde, dal veterano Depalma all’esordiente Grimalt, capaci entrambi di lasciare un segno indelebile nella storia di questa ennesima, bellissima vittoria.

Messa da parte l’ironia che aveva caratterizzato la settimana pre-derby, sabato sera, come ogni volta, la tensione si tagliava a fette. I due mister Spencer e Hill… oops, Caricato e Poli, si affidavano ai loro quintetti più collaudati: Grimalt, Depalma, Dagostino, Illuzzi e Gimenez da una parte, Ortega, Squeo, Tamborindegui, Cirilli e Fernandez dall’altra. Le squadre scendono in pista evidentemente contratte, pur mostrando subito la buona lena richiesta loro dai due allenatori. L’AFP parte comunque forte, determinata, ma è del Molfetta la prima occasione da rete quando al 4’ il fendente di Fernandez si stampa sul palo, facendo scorrere un brivido lungo la schiena degli oltre 1500 tifosi del palasport di Viale Aldo Moro. Sarà invece Illuzzi a sbloccare il risultato al 10’ approfittando un assist di Gimenez e infilando Ortega in tap-in. Molto simile il raddoppio di capitan Depalma al 16’, dopo l’errore di Gimenez su un tiro libero concesso da Perrone per un fallo di Cirilli su Illuzzi e la traversa di Dagostino; la partita sembrerebbe mettersi in discesa, ma col Molfetta, si sa, di discese manco a parlarne. Mister Caricato sostituisce Dagostino, meno lucido del solito con Piscitelli e fa rifiatare Gimenez con Ranieri, mentre dall’altra parte Poli getta nella mischia il “cinese” Spadavecchia per Fernandez che prende molto male il cambio. Nel momento migliore dell’AFP, tuttavia, arriva la rete biancorossa di Squeo che sorprende Grimalt con un bellissimo diagonale che s’infila sotto il “sette” alla destra dell’incolpevole estremo giovinazzese. Si va al riposo sul 2-1, un risultato che lascia presagire una ripresa tutt’altro che tranquilla.

Dopo un turbolento intervallo, specie in casa molfettese, le due squadre rientrano in pista con gli stessi quintetti che avevano accompagnato il primo suono della sirena. L’AFP cerca subito l’allungo, ma Ortega si oppone ai tentativi di Ranieri, Illuzzi e Depalma nell’ordine. E’ il Molfetta, invece, a trovare la via del goal al 7’ con Tamborindegui che, al termine di un’azione convulsa in area, infila Grimalt e porta sul pari la sua squadra. Ma, quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare: passano appena due minuti e Depalma inventa un “eurogoal” che riporta in vantaggio i biancoverdi e l’entusiasmo sugli spalti. Da questo punto in poi, davanti ad un Molfetta sempre arrembante, Grimalt chiude la “saracinesca”, dando sfoggio di tutta la sua bravura e salvando letteralmente il risultato almeno in tre occasioni. Addirittura clamorosa quella, sul finire, capitata a Tamborindegui che chiude una triangolazione con Fernandez in area, ma il portierone argentino si oppone con un colpo di reni strappa-applausi. Ad un minuto dalla fine arriva la rete di Gimenez a mettere la parola fine all’incontro segnando il 4-2 che cancella tutte le paure e consente l’urlo liberatorio di tutto il palazzetto che accompagna l’ultimo giro di lancetta. Poi una scena già vista: i giocatori dell’AFP si concedono, festanti, prima all’abbraccio degli ultras e poi all’invasione di campo di tutto il pubblico che, bambini in testa, rincorrono i loro beniamini per strappare loro un sorriso, una foto, una stretta di mano, un autografo… Trasuda affetto, ma soprattutto riconoscenza l’immagine di un Favuzzi che “bacia” Grimalt in pista, conscio del determinante apporto del portiere di Mendoza in questa prima parte del campionato.

Non ci sfugge a fine gara un Caricato emozionato, commosso, felice per la prestazione dei suoi e per una vittoria che tiene il Giovinazzo nella parte alta della classifica (in questo momento al terzo posto solitario). Ben diversa, invece, l’espressione dipinta sul viso di un Michele Poli al timone di una squadra di tutto rispetto, costretta però a fare i conti con un futuro nebuloso fuori e dentro la pista…

Non c’è tempo però per godersi a lungo questa vittoria: domani sera si parte alla volta di Valdagno per una nuova lunghissima e difficilissima trasferta che vedrà l’AFP opposta alla corazzata di Vanzo, sconfitta sabato sera di misura a Lodi. Sarà un ennesimo banco di prova per i biancoverdi, che cercheranno in tutti i modi di dimostrare, se ce fosse ancora bisogno, che quest’anno si fa sul serio!

Parole chiave: AFP Giovinazzo, Serie A1, Hockey Molfetta, Giornata 7, Commento,
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