Il Giovinazzo espugna Follonica e resta in testa

La formazione biancoverde, giunta al terzo consecutivo (il quinto in sei partite), continua a condividere il primato in classifica con i toscani del Catiglione ma allunga a quattro le lunghezze di vantaggio sulla compagine del Lodi, terza classificata. In un campionato molto equilibrato, come quello attuale di serie A/2, i successi esterni fanno senz’altro la differenza. E per l’Indeco Afp, su cui non erano in tanti a scommettere ad “occhi chiusi” prima dell’inizio del torneo, le vittorie a Modena ed appunto a Sarzana pesano come macigni…
Primo tempo all’insegna del ping-pong tra le due formazioni. Al vantaggio giovinazzese siglato da Cirilli, risponde infatti Vecoli su rigore. Poi è Dagostino a riportare in avanti i biancoverdi che però, dopo meno di due minuti, sono nuovamente costretti a rifare tutto daccapo a causa del secondo penalty assegnato ai liguri, trasformato ancora da Vecoli. Squadre al riposo sul 2-2. Nella ripresa, dopo otto minuti, va nuovamente a segno bomber Cirilli. Il suo nono centro stagionale vale il vantaggio definitivo per l’Indeco Afp. Da quel momento, infatti, grazie ad una buona applicazione dei biancoverdi nella fase difensiva ed alla bravura tra i pali di Stallone, il punteggio non cambierà più. La squadra giovinazzese archivia nel migliore dei modi la pratica ligure. Unica nota negativa, l’ennesimo rigore fallito dalla squadra giovinazzese. Di Cirilli l’errore dal dischetto.
A fine gara, l’allenatore dell’Indeco Afp Pino Marzella elogia i suoi: «La pista di Sarzana ci ha messo un po’ in difficoltà, ma i ragazzi, soprattutto dopo il nostro terzo gol, si sono comportati molto bene. In modo particolare sono soddisfatto della nostra fase difensiva meno aggressiva, cioè quella meno alta». La squadra giovinazzese tornerà in pista il prossimo 13 gennaio a Seregno, ma guai a parlargli di vacanze: «A fine partita – afferma infatti Marzella – ho chiesto ai miei giocatori di allenarci nel migliore dei modi durante la pausa per le festività, perché è da questo aspetto che dipenderà il nostro futuro…».

Giangaetano Tortora