Il Gemata Trissino esce vincente dallo scontro diretto di Lodi
Gemata Trissino porta a casa i tre punti in palio nello scontro diretto con l'Amatori Lodi ma decide anche di inventare un nuovo sport: il Lego-Hockey. Non è abilità comune infatti costruire una vittoria schiacciante, disfarla in cinque minuti di gioco e poi ricostruirla negli ultimi due come appunto propongono i mattoncini della casa danese.
Scritto da Hockey Trissino
- Pubblicato il 31/01/2008
Dire che a Trissino si lavori per offrire un bel divertimento ai tifosi può essere un eufemismo, sta di fatto che ieri sera gli spettatori di Raisport hanno potuto godere di un'eccitante incontro di hockey; a un livello tale che la FIHP può anche evitare sperimentazioni sul futuro power-play in quanto, gratuitamente ed in eurovisione, la squadra di Marozin ha deciso di anticipare i tempi e fornire una dimostrazione di inferiorità numerica in campo.
Complice infatti la giornata di squalifica rimediata da Abalos nell'incontro con il Follonica il Gemata si è presentato a Lodi con "soli" nove giocatori, numero però non sufficiente a sopperire le espulsioni temporanee, rimediate nella maggior parte dei casi per aggancio dei pattini con il bastone di gioco a Karam ovvero per esternazioni dei giocatori in campo.
L'incontro inizia senza tanti indugi con un Amatori Lodi che riesce ad organizzare una mole di gioco più efficace tanto che in pochi secondi due legni ed un superbo Oviedo sbarrano la strada al vantaggio dei padroni di casa.
La prima stoccata arriva però dal Trissino che al 13' con De Oro che tornato al gol dopo un lungo digiuno insacca un tiro ribattuto a Tataranni. Un paio di minuti ed è lo stesso materano che sfugge a Crudeli con una girata e centra di potenza lo specchio della porta. Scarsa la reazione del Lodi che dimostra una difficoltà maggiore del previsto a concludere in precisione pur con l'alibi del portiere Ovideo che in molte occasioni supera se stesso.
Da evidenziare Diego Nicoletti e Samuel Amato che non fanno rimpiangere l'assente Abalos e il gradito ritorno di Barberi che si dimostra inossidabile in copertura e recupero palla oltrechè sempre pericoloso quando presente nell'area avversaria.
Pochi minuti dalla pausa De Oro realizza la doppietta che sembra affondare definitivamente la compagine di Crudeli.
Solo a metà della ripresa dopo aver subìto un gol di Brescia su punizione diretta, forse per un attaco di paranoia, il Trissino decide di movimentare le acque subendo una serie punizioni dirette e cartellini blu, portiere compreso, che obbligano Stefano Frizzo e i suoi 38°C di influenza a rimediare, nuovamente, alle intemperanze di Oviedo che si fa espellere.
Qui il rientrante Brescia trova due folgoranti occasioni per pareggiare ed il palasport sembra decollare a sostegno dei beniamini. Il Gemata ritorna alla formazione standard ed è il capitano Eddy Randon che durante una salita sulla fascia destra sfonda la rete di Losi per il definitivo 3-4.
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