Che prima o poi arrivi la sconfitta anche per il Forte è fuori di dubbio, ma è altrettanto palese che il momento non era quello con il Follonica, con un Alimac incredibile, capace di ribaltare tutto negli ultimi secondi.
Davanti alle telecamere della Rai lo spettacolo non è certo mancato. Peccato che prima di quelli che dovrebbero essere i protagonisti veri, cioè i giocatori, siano ancora una volta gli arbitri a voler rubare la scena. L'arroganza di Fermi, unita all'incompetenza di Silecchia, hanno di fatto cambiato il volto di un derby che già di per se unisce contrapposizioni esasperate. Gli arbitri dovrebbero fare solo da garanti, con presenza discreta e interventi limitati all'essenziale. Invece si è fischiato di tutto, mettendo in successione quanti più errori possibili con l'unica imparzialità di non risparmiare nessuna delle due squadre, finendo così per esasperare ancor di più il clima di contrapposizione in pista.
Alla fine ha vinto chi di questa condotta di gara ha risentito meno, con un Follonica bravo ad imbrigliare un Forte comunque in difficoltà, soprattutto dal punto di vista fisico. Un Follonica pronto anche a sfruttare al meglio il minimo errore, e i rossoblù di errori ne hanno fatti fin troppi, ma alla fine, proprio agli ultimi secondi, al Follonica è mancata la lucidità, quella che invece ha avuto il Forte. Crudeli ha rischiato qualcosa in più quando ha richiamato in panchina Videla, per poi ributtarlo nella mischia ad un minuto dalla fine abbastanza riposato per guidare un incredibile rimonta; con un gol ed un assist vincenti, Videla ha colto impreparati i padroni di casa, a cui non è rimasto nemmeno il tempo per replicare all'inatteso vantaggio degli ospiti.
Ancora una volta, come già a Viareggio, il Forte ha dimostrato forza, carattere e spirito di squadra; qualità che confermano come i rossoblu meritino il secondo posto in classifica.
Il primo tempo del Forte è tutto da dimenticare; poche le cose fatte e quasi tutte sbagliate, a partire dal primo vantaggio del Follonica arrivato durante un attacco rossoblu e scaturito da un rimpallo che ha favorito il contropiede dei maremmani, con Marco Pagnini bravo a superare Stagi per l'1-0.
Il raddoppio arriva 10 minuti dopo e per il Forte è un incubo già vissuto; rossoblu in superiorità numerica causa il blu a Saavedra; prima Gimenez manca la rete del pareggio su punizione diretta, poi il neo acquisto follonichese Malagoli recupera una palla persa e col Forte tutto sbilanciato in avanti va anche lui in solitario contropiede ad avere la meglio su Stagi per il 2-0.
A pochi secondi dalla fine, secondo blu per Saavedra e nuova oppurtunità per il Forte di accorciare almeno le distanze; alla battuta va Cancela, ma la palla è parata nonostante le proteste dei rossoblu per una partenza anticipata degli avversari dall'area opposta.
Alla ripresa del gioco dopo il riposo il Forte può provare a sfruttare la superiorità numerica, ma la battuta d'inizio secondo tempo è per il Follonica che sfrutta bene il possesso palla e fa scorrere i secondi; per di più, anche Videla si fa espellere e così, dal possibile gol in power play, arriva la punizione diretta contro. Malagoli s'incarica della battuta e il suo tiro dalla distanza viene respinto da Stagi, con il Forte che, una volta esaurita l'espulsione di Saavedra, si ritrova a sua volta con un uomo in meno ma riesce a superare il pericolo senza problemi.
I problemi arrivano semmai da un arbitraggio estremamente confuso, che porta la quota falli dei rossoblu velocemente al limite dei dieci. Marco Pagnini va al tiro diretto ma spedisce sulla traversa.
Superato anche questo pericolo il Forte prova a riordinare le idee, e dopo vari tentativi andati a vuoto, su un'azione nemmeno troppo elaborata, arriva la rete di Cancela, scaturita da un tiro centrale da poco fuori dall'area avversaria, che supera un Tosi fino ad allora praticamente perfetto.
Sul parziale di 2-1 ti aspetti che il Forte parta alla carica, ma tutto sembra raggelarsi di colpo quando l'arbitro Silecchia s'inventa un fallo di Stagi in un'azione dove il portiere rossoblu è praticamente fermo e Saavedra cade improvvisamente a terra; incredibilmente l'atro arbitro, più vicino e meglio posizionato, non interviene; probabilmente il fallo non c'è, ma Fermi nulla fa per evitare l'errore del collega. Stagi viene espulso e al suo posto deve essere schierato il secondo portiere Angelini, col Follonica che ha anche l'opportunità di battere una punizione di prima di cui s'incarica Marco Pagnini che no ha difficoltà a superare Angelini.
Il Follonica passa di nuovo a condurre per 3-1, ma le due reti di vantaggio durano poco. Bracali viene colto in fallo su Gimenez e gli arbitri, probabilmente per pareggiare l'errore di poco prima, espellono il giocatore dando al Forte l'opportunità di battere la punizione di prima; esecuzione di cui s'incarica Gimenez che stavolta non sbaglia accorciando di nuovo le distanze.
Già da inizio ripresa, mister Crudeli schiera in pista anche Bellè e fa riposare a turno i suoi giocatori; negli ultimi minuti tocca a Videla, ma la sua sosta in panchina sembra allungarsi più di quella dei compagni. Quando, dopo moltissimi tentativi di pareggiare anche pericolosi, il Forte chiede il time out all'ultimo minuto, l'impressione è quella che Crudeli voglia giocarsi il tutto per tutto, mandando in panchina Stagi e giocando con cinque uomini di movimento. Rientra Videla che, ben riposato, sembra avere la forza e la lucidità per giocare il tutto per tutto, e così è. Prima con la rete del pareggio che nasce da un assist di Crudeli e la botta sicura dell'argentino; poi è lo stesso Videla a servire a Gimenez la palla del match e lo spagnolo, fino ad allora un po' in ombra, non sbaglia. Il Forte in 20 secondi, passa dal 3-2 al 3-4; il tutto, a pochi istanti dalla fine, col Follonica che perde anche il possesso della sfera successiva e i maremmani che possono chiudere sotto la tribuna dei loro tifosi, festeggiando una incredibile quanto insperata vittoria.