Ancora una volta peccato per gli assenti, perchè si sono persi una gran bella serata di spettacolo e di emozioni vissute in pista durante 50 minuti mozzafiato; ma anche di commozione sugli spalti dove, poco prima del fischio d'inizio, si è ricordato Saverio Maines, Presidente per molto tempo dell'Hockey Forte dei Marmi, scomparso esattamente due anni fa. Per lui un applauso e un mazzo di rose rossoblu che il figlio Omar ha ritirato e che domani verranno messe sulla sua tomba. E a lui è dedicata anche questa vittoria, un 8-6 al Valdagno che, solo ad inizio stagione, non pensavamo possibile, nemmeno doppo che le due squadre si erano incontrate in Coppa Italia e i veneti l'avevano spuntata di poco.
Il Forte di questi giorni è un rullo inarrestabile e con questa vittoria si conferma al terzo posto alle spalle di Viareggio e Lodi, con ben quattro lunghezze di vantaggio proprio sul Valdagno. Ospiti che, in questa gara, cercavano i punti del possibile sorpasso. Invece, ancora una volta, l'Alimac ci ha sorpreso con una gara meno facile delle altre, ma con una vittoria altrettanto limpida e, se vogliamo, anche netta più di quanto non dica il risultato di 8-6.
Risultato maturato solo nel finale, con un arrembaggio da parte del Valdagno a cui i rossoblu hanno resisitito cedendo però qualche rete di troppo. Infatti, dopo essere arrivati al 6-2, momento di massimo vantaggio a circa metà della ripresa, la squadra di Crudeli, che non ha quasi fatto cambi, ha chiuso con un po' di stanchezza di cui ha cercato di approfittare il Valdagno, riuscendo solo ad impensierire i versiliesi.
La squadra di Crudeli ha trovato sempre il gol nel momento più importante. Prima nel ribaltare un primo ed unico gol al passivo; poi, quando gli avversari sembravano poter rialzare la testa, sia dopo il parziale di 6-2 che agli ultimi minuti, con Cancela ad interrompere la possibile rimonta in extremis.
Come detto, tutto era iniziato con la rete di vantaggio del Valdagno, dopo appena tre minuti di gioco e una conclusione di Tataranni dalla distanza che sorprendeva, senza troppe pretese ma molta efficacia, una difesa in quel momento non ancora nel giusto ritmo partita. Ci sono voluti dieci minuti pieni prima che il Forte facesse vedere qualcosa, giusto un paio di incursioni di Videla, fermate però da Oviedo che al 13° nulla può sul perfetto assist di Crudeli per Gimenez che, appostato sul palo più lontano, devia al volo per il momentaneo pareggio. La gara torna in equilibrio nel punteggio e anche nel gioco. A un'incursione di Cancela, parata, risponde Cocco con l'incorcio dei pali. Intorno al 20° la difesa fortemarmina è in difficoltà e deve difendersi da diversi attacchi, con Stagi più volte protagonista prima su Nicolia e poi su Tataranni. Fino a quando a 22.35 arriva lo splendido contropiede di Cancela che da fuori area mette preciso nel sette per il 2-1.
La gioia del vantaggio si spezza subito, con Nicolia che di forza trova il pareggio dopo appena 15 secondi. Un minuto dopo e il Forte è di nuovo avanti. Arbitro che chiama il fallo in area di Nicoletti e Videla, dal dischetto, ha la meglio su Oviedo per un 3-2 che porterà le squadre al riposo anche se Crudeli, prima del fischio finale, si vede parare una conclusione decisamente pericolosa.
Nella ripresa la gara prende tutt'altra fisionomia. Al 7° di gioco nuovo affondo del Forte sotto la porta di Oviedo, piccola mischia e la palla carabola in rete; molto probabile un fallo di pattino, forse di Cancela, ma non per l'arbitro, che convalida la rete del 4-2. Ospiti contrariati e probabilmente anche deconcentrati dall'episodio, tanto che il Forte ne può approfittare e Gimenez, con una giocata incredibile, segna la rete del 5-2, con la pallina che arriva all'attaccante spagnolo, controllo in girata e sfera indirizzata alle spalle di Oviedo senza che il portiere possa intervenire.
Ancora una manciata di secondi ed è Crudeli a segnare, e con il gol del momentaneo 6-2 mister Crudeli festeggia anche i suoi primi 48 anni vissuti ancora al vertice dell'hockey italiano.
La tripla del Forte è da kappao, ma il Valdagno prova a rispondere e ci riesce con De Oro che va in rete praticamente in scia a Crudeli; solo che non ha nemmeno il tempo di rendersene conto che Videla, con una incursione delle sue, chiude un contropiede vincente che riporta il parziale sul 7-3.
Siamo a poco più di 10 minuti dalla fine, sette reti per Oviedo sembrano essere troppe, così lo stesso portiere si avvia al cambio, con Gnata che prende il suo posto tra i pali. Non che questa potesse essere l'arma vincente per un Valdagno in difficoltà, nel senso che non c'è parso proprio che il passivo fosse da imputarsi ad Oviedo, però da quel momento i veneti hanno una sorta di reazione molto efficace, forse aiutati da un Forte che, mantenendo in pista il solito quintetto, inizia ad accusare qualche scompenso di cui approfitta prima Nicoletti, poi anche Nicolia. Emblematico questo secondo gol, con Videla a terra e tutta la difesa rossoblu completamente fuori posizione, Stagi compreso. Come detto prima, nel momento più importante ecco la rete dell'Alimac, ancora a firma Cancela, con una conclusione potente di un attaccante veneto che praticamente abbatte Crudeli; bravi però sono gli arbitri a non interveniere subito lasciando il vantaggio al Forte, con Cancela favorito dal rimpallo che si ritrova avanti e non sbaglia, mettendo in rete il gol del 8-5. Manca poco più di un minuto alla fine ma ancora ci sono emozioni, con Bonanni che si vede fischiare contro un fallo in area forse troppo generoso che vale il rigore a favore del Valdagno di cui si incarica Tataranni. Dal dischetto la battuta è parata da Stagi che però sulla respinta ripresa dallo stesso giocatore non riesce ad intervenire e c'è la rete, quella definitiva del 8-6. Con meno di quaranta secondi da giocare, i rossoblu possono gestire palla e vantaggio, fino al fischio finale che fa esplodere un palazzetto sempre più gremito e sempre più in festa.