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Il Follonica va sul velluto all'esordio nei play off


Missione compiuta già alla metà del primo tempo. Dopo quindici giorni di pausa assoluta è forse il miglior segnale della forma fisica e mentale del Consorzio Etruria Follonica, voglioso come non mai di confermarsi ai vertici nazionali e facile vincitore di gara 1 dei quarti di finale contro il Gemata Trissino per 1-4. Intervista a Mirko Bertolucci.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 15/04/2007
GEMATA TRISSINO: Oviedo; (Ramina); Nicoletti; Randon; Bertinato; Pallares; Barberi; Ceretta; Mastropierro. Allenatore Gaetano Marozin.
CONSORZIO ETRURIA FOLLONICA: Cunha Da Silva; (Tosi); Alberto Michielon; Sergio Silva; Alessandro Michielon; Massimo Mariotti; Enrico Mariotti; Mirko Bertolucci; Alessandro Bertolucci. Allenatore Massimo Mariotti.
ARBITRI: Zonta di Bassano e Da Prato di Viareggio.
Marcatori: primo tempo Enrico Mariotti 01'34''; Mirko Bertolucci 07'28''; Mirko Bertolucci 14'01''; secondo tempo Alessandro Michielon 09'34''; Randon 15'04''.
Espulsioni: Esp.Temp. Randon 2'; Esp.Temp. Nicoletti 5'.

In casa dei veneti, così vuole la nuova formula play off, e con il sostegno di un centinaio di tifosi saliti dal Golfo con ogni mezzo, gli azzurri di Massimo Mariotti ci mettono poco a fiaccare la resistenza dei padroni di casa, arrivati a questo appuntamento dopo una stagione più che positiva, iniziata a spron battuto ma terminata però con un filo di gas, tanto da rischiare più del dovuto nella parte finale della regular season.
Contro i campioni d’Italia in carica la truppa di Marozin ha visto fiaccare la propria resistenza fin dai primi secondi di gioco, complice la rete lampo di Enrico Mariotti che dopo meno di due minuti ha sbloccato il risultato ad occhiali. Un mix devastante per il Trissino, che sperava di reggere botta almeno per qualche decina di minuti sfruttando la corsa ed il pressing alto abilmente preparato per mettere in difficoltà il Follonica, reduce da una settimana e mezzo senza gare ufficiali e comprensibilmente più guardingo rispetto ai giovani avversari. Invece la rete a freddo del difensore grossetano ha rotto le uova nel paniere a Pallares e soci, inaspettatamente costretti ad inseguire già dall’inizio e ogni minuto in più calati nella parte del topo costretto a giocare contro un gatto più forte ed affamato di loro.
Il Follonica ha mostrato invece una forma invidiabile, sia fisica che mentale. Senza voler strafare a tutti i costi, ma con il preciso obiettivo di entrare fin da subito nel ritmo gara, gli azzurri hanno iniziato concentrati e determinati senza correre il rischio di diventare nervosi o al contrario di strafare per troppa foga. Il gol costruito in avvio ha reso tutto più facile: il Trissino non ha rinunciato a pressare e a giocare molto alto, cercando di schiacciare il Follonica che invece non ha perso la testa ma ha iniziato a sfruttare con precisione millimetrica gli spazi doverosamente concessi dai padroni di casa. Senza mai accusare difficoltà di sorta l’Etruria ha assorbito l’aggressività del Gemata trovando il raddoppio al 7’ con Mirko Bertolucci che dopo altri sette minuti ha sfruttato da campione l’ennesima occasione per portare il Follonica sul 3-0 e chiudere virtualmente l’incontro ben prima della sirena finale. Prima della doccia i campioni del Mondo in carica hanno anche sciupato tre rigori e qualche altra ghiotta occasione, tanto che il divario alla fine della fiera poteva essere ben più congruo. Invece il Follonica ha pensato soprattutto a gestire le forze ed il gioco per il resto della serata, limitando al massimo le scorribande di un Trissino colpito duro ed incapace di organizzare una qualsiasi reazione, mentre sugli spalti la colonna sonora del tifo degli Ultras ha accompagnato fino alla fine le giocate di Michielon e soci.
Di tempo per entrare in pista ce n’è stato a sufficienza per tutti, compreso uno sfortunato Ale Bertolucci che ha dovuto passare l’ultima settimana praticamente senza allenarsi a causa di un fastidioso ascesso che lo ha bloccato proprio nel momento di maggior forma fisica, ma una volta in pista ha dato qualità e quantità alla causa azzurra. Di Ale Michielon e Randon gli ultimi gol della ripresa, a risultato ampiamente messo in cassaforte dal Follonica che domani avrà al Capannino il match point per la semifinale.
Nel resto dei play off facile successo del Bassano a Breganze, prezioso 4-2 del Novara in casa contro il Valdagno e spettacolare derby toscano vinto dal Viareggio a Prato per 4-1 ma solo ai rigori. Domani gara 2, con tre verdetti che potrebbero già essere definitivi.

INTERVISTA A MIRKO BERTOLUCCI
La stecca d’oro non si smentisce, nemmeno all’inizio dei play off. Dopo aver chiuso in testa alla classifica dei marcatori della regular season a quota 60 Mirko Bertolucci lascia il segno anche in post season, con la doppietta che chiude i conti in gara 1 contro il Trissino. “Abbiamo giocato tutti una bella partita, sono molto soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare – le parole del bomber del Golfo – dopo quindici giorni di sosta ci potevano essere dei rischi che invece siamo stati bravi a limitare al massimo. Abbiamo saputo entrare in campo concentrati e determinati, il loro pressing non ci ha spaventato ma anzi siamo stati bravi a sfruttare gli spazi che ci hanno concesso, dovendo recuperare fin da subito il gol del nostro vantaggio. Peccato per qualche errore di finalizzazione di troppo, altrimenti il risultato poteva anche essere più rotondo ma va più che bene così”.
Ormai di conti da fare ne rimangono pochi, l’importante è vincere ed arrivare col minor dispendio di energie alla fase finale. “Le goleade ormai sono inutili – conferma Bertolucci – se tutto va bene mancano cinque partite alla finale, bisogna solo vincerle e non stravincerle perché altrimenti si rischia di deconcentrarsi e magari di buttare al vento quanto di buono costruito fino ad oggi. Almeno fino alla sfida per lo scudetto nessuno avrà niente da perdere nel giocare contro di noi e dovremo essere bravi nel concedere poco o nulla ai nostri avversari, conterà solo vincere le partite. Anche sabato, alla fine, le qualità tecniche sono emerse, siamo stati bravi a far girare la pallina senza correre più del dovuto ed alla fine il risultato si è visto. Abbiamo fatto un lavoro duro in questi giorni, basato molto sulla corsa e sulla resistenza e nemmeno avversari come il Trissino possono definirsi facili”.

Michele Nannini
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