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Il Follonica in Portogallo per difendere la coppa


Cinque mesi dopo si torna sul luogo del delitto. Non proprio quello, ma insomma ci siamo vicini. Dopo la conquista della Champions League di Torres Novas l’Etruria Follonica sbarca di nuovo in Portogallo per cercare il passaggio degli ottavi di finale verso i gironi di semifinale.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 17/11/2006
Stavolta non siamo in un paesone che l’hockey di solito lo vede sui giornali, stavolta siamo a Viana do Castello, dove il rotellismo è tradizione consolidata e dove gli azzurri del Golfo cercheranno di ripetere la splendida prova dell’andata.
In un ambiente che sarà caldo per lo meno quanto il Capannino lo è per gli avversari, si gioca alle ore 18, Mariotti e compagni partono con il congruo vantaggio di sei reti accumulato due settimane fa, margine che se non permette di dormire sonni totalmente tranquilli di certo costringerà i padroni di casa a più dell’ordinaria amministrazione per tentare l’impresa. Il Viana visto a Follonica è una squadra giovane, che corre tanto, che sa anche tenere in scacco gli avversari ma che quando arriva al momento di concludere difficilmente trova con agilità la via della porta avversaria. Tutt’altra storia rispetto al Follonica, che invece negli ultimi dieci metri di pista diventa micidiale e potenzialmente pericoloso ad ogni azione.
Stasera, ovviamente, l’onere di fare la partita toccherà ai padroni di casa, capaci di ribaltare il risultato contro il Viareggio nel preliminare (ma lì si partiva con ben altro scarto) grazie soprattutto ad un break in avvio di ripresa letale per i bianconeri. Ma francamente riuscire a bucare Guillerme Silva almeno sette volte in più rispetto ai gol subiti appare davvero una missione impossibile, soprattutto contro un’Etruria con la forma e la voglia di vincere vista di recente. Unico problema, per altro non di poco conto, la forzata assenza di Mirko Bertolucci espulso con il rosso in gara 1, squalifica cercata proprio per non arrivare alla fase a gironi con pericolosi carichi pendenti. Qualche piccolo dubbio anche per il fratello Alessandro, uscito precauzionalmente contro il Valdagno per un lieve risentimento muscolare ma che rimane comunque a disposizione del tecnico del Golfo. “Siamo venuti in Portogallo con una discreta dose di ottimismo – conferma Massimo Mariotti – cerchiamo di strappare questa qualificazione con un occhio all’aspetto disciplinare ed uno a quello degli infortuni, il vantaggio è buono e per difenderlo potremo anche provare lo schieramento a zona che in situazioni come queste può darci una grossa mano. Martedì, inoltre, abbiamo il ritorno della finale di coppa Italia, non possiamo dimenticarcelo”.
E proprio la vicina resa dei conti con il Bassano sembra impensierire quasi più dell’impegno odierno gli azzurri; l’esperienza insegna che, specie in Portogallo, le partite non sono mai semplici ma la forma sia fisica che mentale nelle partite che contano per il momento non è mai mancata. Arbitrerà Francisco Garcia della federazione spagnola. Nelle altre sfide di Champions delle italiane il Prato riceve l’Uettingen ed il Bassano ospita i francesi del St. Omer.

Michele Nannini
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