Gli altri due precedenti sono da pionieri. 1972 massimo campionato nel quadrato 18x36 alla Pista dei Pini: 0 a 0 contro lHc Monza; 1986 A2: palasport di via Ferrarin a Breganze. Spigolature romantiche in mezzo a tatticismi esasperati, manovre sul perimetro, gabbie illibate. «E grandi parate dei portieri», allarga le braccia Alessandro Cupisti uno che del ramo è stato tra i primi (se non il primo) al mondo. Numeri. Lunica cosa che conta. Nove punti sul Bassano. Dieci sul Viareggio. Ribadiscono che questanno i valori siano livellati. Peccato che certe cifre dicano tutto il contrario. E inchiodano Follonica sul tetto dello Stivale. Il resto sono chiacchiere. «Certo che se tutte le soddisfazioni sono queste, allora cè qualcosa che non torna», analizza col sorriso sulle labbra Alessandro Michielon, vedendo le scene di gioia bianconere. «Noi siamo primi e dietro cè il mare. Stiamo già caricando per i play off. A che cosa serviva affondare nel derby?», sottolinea il gemello nel post gara. Già, serviva solo al Viareggio in prospettiva corsa al titolo. È tutto qui, il racconto della battaglia che ha trasformato in polveriera lAntonio Armeni col look rifatto e una nuova tribuna lato ferrovia in vista dellassalto al tricolore. Poche pugnalate nel cuore delle difese, tanto pattinare per linee esterne. «Era inevitabile che andasse a finire così spiega Massimo Mariotti È stata una sfida soprattutto tattica che ha finito per esaltare i due portieri. La nostra prima piazza non era in discussione, stiamo già facendo dei richiami in proiezione futura. Certi carichi è ovvio che si fanno sentire e poi sinceramente questa era una partita che aveva importanza solo per il campanile. Tra qualche settimana il clima che si respirerà sarà diverso». Analizza Alessandro Cupisti, coach dei bianconeri: «Noi dovevamo vincere a tutti i costi per agganciare il secondo posto che in chiave play off sarebbe necessario: penso ad esempio a un eventuale semifinale col fattore campo a favore. Non è successo ma credo che stasera abbiamo dimostrato di esserci messi alle spalle il periodo di crisi». Iniziano i conti. Coi soli numeri. Quelli che il derby non ha regalato in abbondanza. Con i roster utilizzati allottanta per cento sè giocato pensando soprattutto a non prenderle. Poi il finale è stato tutto col fiato sospeso. E Incerto come alcune decisioni della coppia Barbarisi-Corponi, troppe volte insicuri e con le braccia al vento per segnalare falli e assegnare dei rimbrotti. Da dischetto del rigore, Enrico Mariotti ha esaltato le doti di Barozzi. In quel preciso istante dopo cinquanta minuti di battaglia lo zero a zero è andato in cassaforte. «Adesso noi pensiamo a prepararci al meglio per la corsa allo scudetto», chiarisce Mirko Bertolucci. «Alla fine vedremo chi farà festa», chiude Alberto Michielon.
Andrea Cordovani
LE INTERVISTE DEL DOPO PARTITA
Cè soddisfazione nelle parole dei protagonisti dellEtruria Follonica dopo il pari interno contro il Cgc che mantiene le distanze con gli avversari e legittima la leadership assoluta degli azzurri in regular season. E stata una partita divertente conferma il capitano Enrico Mariotti anche se forse non delle migliori. Abbiamo commesso forse qualche errore anche banale ma nel complesso abbiamo creato tanto. Anche il Viareggio ha giocato una bella partita, era un appuntamento fondamentale per poter arrivare secondi e dovevano vincere in tutti i modi, solo che non ci sono riusciti nemmeno giocando contro una squadra come la nostra che a questo punto è chiamata solo ad onorare gli impegni di calendario. Noi le nostre occasioni le abbiamo avute, abbiamo colpito diversi pali a inizio ripresa, Barozzi ha parato e nel complesso meritavamo forse i tre punti anche se ci accontentiamo. Abbiamo giocato fino agli ultimi secondi, ci tenevamo a vincere perché si parla sempre di derby, la sfida toscana per eccellenza in questo momento. Siamo le due squadre più forti in Italia assieme al Bassano, cera una bella cornice di pubblico che ci ha incitato fino alla fine e soprattutto per loro volevamo trovare la vittoria, non ci siamo riusciti ma non dobbiamo dimenticare che il lavoro principale adesso è in vista play off e a volte mancano quei dettagli proprio a causa dellimpegno che stiamo mettendo nella preparazione della post season.
Una bella partita conferma anche David Farran nonostante lo 0-0 bella anche da guardare per il pubblico, purtroppo la pallina non è entrata e certamente un pari con gol sarebbe stato più spettacolare. Noi siamo sempre primi e lo rimarremo fino in fondo, era il Viareggio che doveva venire qua a vincere per conquistare il secondo posto, siamo tranquilli e continuiamo a lavorare in vista dei play off.
Massimo Mariotti trova invece qualche pecca nella serata azzurra. Avrei preferito un possesso palla maggiore conferma il tecnico del Golfo non siamo stati il miglior Follonica ma questo era anche prevedibile, abbiamo caricato molto dal punto di vista fisico nelle ultime settimane e labbiamo pagato un po. E poi il fatto di essere primi ormai matematicamente crea inconsciamente nei giocatori un approccio non proprio perfetto nella partita, soprattutto nei dettagli più piccoli che però alla fine diventano significativi. Sono situazioni che devi perfezionare anche un paio di giorni prima della sfida, in certi momenti siamo stati troppo precipitosi nelle azioni e nelle conclusioni, affrettando troppo la manovra e concedendo qualche contropiede in più del previsto. Ma alla fine va bene così, anzi sono doverosi i complimenti ai portieri perché in una partita di hockey finita 0-0 cè per forza un grande merito da parte loro.
Pari a Bassano, pari contro il Viareggio. Le partite che dovevano sconvolgere la classifica confermano invece, se mai ce ne fosse stato bisogno, che per battere il Follonica servono ben più dei proclami della vigilia. Appuntamento alla post season, lì davvero ne rimarrà soltanto una.
Michele Nannini
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