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Il Follonica chiude a Wimmis l'avventura in Eurolega


Non doveva finire così. Con una trasferta buona solo per gli annali e che, addirittura, rischia di diventare un inutile ostacolo nella corsa verso la post season. Ma contro la sorte, contro i regolamenti e contro le “cordelline”, specie quando si presentano tutte insieme, è difficile andare.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 14/03/2008
Così l’ultimo turno di Champions League 2008 per il Consorzio Etruria Follonica si trasforma in una gita nelle alpi svizzere, in casa di quel Wimmis che fino ad oggi nel girone A è riuscito a totalizzare la miseria di 5 gol in cinque partite, seguito da un desolante 0 nella casella dei punti conquistati. Se non è andata bene al Follonica, costretto a giocare il girone eliminatorio contro il Barcellona, figurarsi come è andata ai cugini d’oltralpe che si sono trovati di fronte pure gli azzurri di Massimo Mariotti e i campioni della Cers 2007 del Vilanova…
Juan Prades e Carlos Bifet saranno i direttori di gara di un match (inizio ore 19) che in Svizzera attendono da mesi, al pari della sfida contro i mostri sacri del Barcellona. Giocare contro le due squadre più forti in Europa negli ultimi 3 anni non è cosa che possa capitare tutti i giorni, prevedibile il tutto esaurito nell’impianto del Canton Berna, circondato dal verde e ricco di passione rotellistica fin da tempi non sospetti. Quest’anno non è andata benissimo al Wimmis, che ha chiuso la stagione in patria a metà classifica a quota 25. Nel match di andata l’Etruria si divertì per 50 minuti rifilando 13 reti ai modesti avversari.
La serata sarà quindi una prevedibile passerella d’onore della squadra di casa, ansiosa al pari dei propri tifosi nell’ammirare sul proprio parquet giocatori che stanno facendo la storia di questa disciplina. In casa azzurra da verificare se il capitano Enrico Mariotti sarà nuovamente disponibile dopo aver saltato Giovinazzo, sfida nella quale ha lasciato la fascia di capitano in eredità ad Ale Bertolucci. Quella di Wimmis poteva essere anche la volta buona per dare qualche minuto in più, magari non solo a partita chiusa, anche a Marco Pagnini, che però da un po’ di tempo viene puntualmente dirottato nelle fila della serie B tanto che ormai la sua ultima presenza nell’hockey che conta (non ce ne vogliano i ragazzi della cadetteria azzurra) è stata l’All Star Game di Valdagno con la maglia della nazionale maggiore.
Non solo per l’Etruria sarà una serata pressoché inutile a livello di risultati: anche Prato e Bassano, ben prima del Follonica, sono infatti fuori dalla competizione cosi che gli ultimi italiani in campo per qualcosa sono i fischietti impegnati nei due giorni di gara: a Gianni Fermi ed Ulderico Barbarisi tocca la sfida decisiva del girone C fra il Reus e il sorprendente Candelaria; Mario Guadagnin e il follonichese Alberto Bisacco decideranno le sorti di Liceo-Barcelos (ai padroni di casa basta un punto per passare) mentre domani pomeriggio Massimiliano Carmazzi ed Angelo Perrone chiuderanno il gruppo B con l’infuocata sfida fra il Vic ed il Porto. Che ai direttori di gara italiani siano affidate tutte le partite decisive sarà solo un caso o magari è merito dell’anticipata uscita di tutte le formazioni del Belpaese?

Michele Nannini
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