E’ amaro il commento della partita del Trissino di sabato scorso a Monza. Imbarazzante è l’aggettivo accostabile alla prestazione sciorinata dalla squadra. Superficiale e approssimativa in difesa, vuota e imprecisa in avanti. Una squadra che non sapeva stare in campo e che non sapeva cosa fare. Il Trissino mette in archivio una brutta figura e vede sempre più grandi i punti interrogativi sulle gare esterne. E si, perché sulla propria pista è tutta un’altra musica, con performance da battimani, ma delle gare fuori casa non si salva proprio nulla.
Questa sera si va a Valdagno si disputa il derby della valle, ed il Trissino dovrà avere un atteggiamento differente. Il Valdagno non è quest’anno la squadra che negli ultimi anni ha sempre lottato per il titolo, ma è sempre una formazione di tutto rispetto, con l’eterno Cunegatti in porta, l’innesto degli spagnoli Fariza e Ribot, oltre a Peripolli, Campagnolo, Bicego e un gruppo di giovani di talento. Al valore della formazione laniera il Trissino non dovrà aggiungerci del suo. Serve una scossa forte e immediata. La società non può fare nulla, il gruppo deve trovare stimoli e voglia di riscatto.
Il derby è sempre particolare, partita diversa che spesso trova protagonisti inattesi. Gara molto sentita da parte di tutti, ma lo sarà in modo particolare per Dario Rigo, ora al comando della formazione trissinese, che con il Valdagno è stato protagonista vincendo tre titoli nazionali, una Coppa Italia e tre Supercoppe. E questo non si dimentica e resta nel cuore, come sarà rimasto lui nel cuore del pubblico di Valdagno.
L’appuntamento è per le ore 20.45 al PalaLido. Giocatori e tifosi sono chiamati a dimostrare che l’hockey, da queste parti, è vissuto solo con sana rivalità sportiva.