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Il CGC risponde al Forte per le rime: "Noi l'etica sportiva la pratichiamo da 60 anni"


Non ci sta a passare per antisportiva la società presieduta da Alessandro Palagi che con una nota risponde al presidente del Forte dei Marmi. Intanto la vicenda è già all'attenzione della giustizia federale da più punti di vista.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 20/12/2013 - 08:39 - Ultima modifica 23/12/2013 - 08:58

Puntuale e attesa, ieri sera è arrivata la risposta del CGC Viareggio alle accuse mosse dal presidente del Forte dei Marmi  Piero Tosi in merito alla pallina usata nel corso di una parte del derby di marrtedì. Come d'abitudine per hockeypista.it, il testo integrale del comunicato a firma del presidente del CGC Alessandro Palagi è in calce a questo articolo.
La società viareggina rimanda al mittente le accuse, facendo leva sulla sua lunga storia sportiva, peraltro riconosciuta e premiata ai più alti livelli dello sport italiano. E rilancia, chiedendo alla giustizia sportiva di valutare se le affermazioni del presidente del Forte dei Marmi non infrangano le norme che regolano i normai rapporti tra tesserati della FIHP.
E che il caso verrà trattato dalla Giustizia Federale lo ha scritto ieri, nero su bianco, il Giudice Unico Maurizio Colangelo che ha comminato 1.000 euro di multa al CGC per il comportamento dei suoi sostenitori in curva, ma ha aggiunto che "si riserva di adottare eventuali provvedimenti disciplinari a carico della Società CGC Viareggio per avere la stessa proposto di utilizzare una pallina di gioco non regolamentare". All'azione del Giudice Unico potrebbe ora aggiungersi anche quella del Procuratore Federale che ha in mano le lettere di Tosi e Palagi.
Di seguito il testo integrale della lettera del CGC Viareggio.

Anche il CGC Viareggio è amareggiato per quanto avvenuto a Forte dei Marmi, ma non durante la gara di hockey, bensì subito dopo.
Le polemiche e fantasiose dichiarazioni del Presidente dell’ASD Hockey Forte dei Marmi dimostrano per l’ennesima volta che nel nostro paese ormai trionfa la cultura del sospetto, forse perché non esiste più la cultura sportiva.
Invece di esultare tutti insieme per lo splendido spettacolo sportivo, fornito dalle due squadre, si deve assistere allo spargimento di inutili e pericolosi veleni, solo perché ci sono persone che non conoscono il fair-play.
Quali cultori dello sport, quello vero, siamo soliti accettare il risultato che è maturato sul campo, anche quando questo va contro le nostre speranze od aspettative.
In ogni caso non è nostra abitudine rilasciare dichiarazioni alla stampa che ledano l’immagine di una società avversaria, come invece ha fatto il Sig. Tosi, che è andato ben oltre il commento della partita, nel momento in cui disconosce l’etica sportiva della nostra società.
Qualcuno dovrebbe ricordare, a questo signore, che noi esistiamo dal 1947, che ci sono state conferite le massime onorificenze al merito sportivo da parte del C.O.N.I., perché da sempre la nostra società rappresenta la massima espressione dei più alti valori dello sport.
Noi non sbandieriamo etica sportiva, la pratichiamo da oltre sessant’anni!
Condividiamo una sola speranza con il Sig. Tosi: quella per cui i competenti organi sportivi, da lui invocati, valutino seriamente i comportamenti di tutti i tesserati, non solo i nostri, ed applichino le dovute sanzioni nei confronti di coloro che ledono per partito preso, o magari per invidia, il prestigio di una società come la nostra.
A prescindere comunque dai provvedimenti di carattere disciplinare che riteniamo dovrebbero essere presi nei confronti di chi ha rilasciato tali dichiarazioni, siamo fermamente intenzionati a tutelare le nostre ragioni nelle opportune sedi della giustizia ordinaria.

Parole chiave: Serie A1, Giornata 10, CGC Viareggio,
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