CIABATTI LEGNAMI CASTIGLIONE: Matteo Armeni (Stefano Saccocci); Gianni Pinzuti, Matteo Migliorini, Francesco Borracelli, Massimo Bracali, Marcello Martelli, Massimo Martelli, Riccardo Salvadori, Andrea Marangoni. All. Maurizio Pericoli.
VILLA ORO MODENA: Andrea Passerò (Moreno Barbieri); Andrea Cornale, Pietro Tarozzi, Matteo Marchesini, Gabriele Salami, Gianluca Selmi, Stefano Scutece, Daniele Rosin, Davide Mendo. All. Uber Salami.
ARBITRO: Matteo Zonta di Vicenza.
RETI: p.t. (2-0) 13'31 Salvadori, 24'17 Marc.Martelli; s.t. 8'20 Salvadori, 9'59 Pinzuti, 10'53 Marchesini (V), 11'42 Marc.Martelli, 14'01 Marangoni, 21'11 Mas.Martelli, 22'27 Marangoni, 23'25 Pinzuti, 23'33 Borracelli.
NOTE: spettatori 250 circa, espulsioni temporanee per Bracali e Mendo.
Aria diversa in casa maremmana rispetto ad un paio di settimane fa: come a Forte dei Marmi, il Ciabatti presenta Migliorini-Bracali-Salvadori-Marangoni davanti ad Armeni e gioca sciolto, con le occasioni che fin dall'avvio fioccano a ripetizione. La cronaca è zeppa di episodi, con i portieri protagonisti. Per sbloccare il risultato si deve aspettare metà tempo. Migliorini, che si era visto parare almeno un paio di conclusioni insidiose, serve in verticale Salvadori in piena area: il movimento del "Durbans" castiglionese è da antologia, e la conclusione ad incrociare muore al sette, fra gli applausi convinti dell'intero palazzetto. Armeni sventa su Cornale, mentre quasi sulla sirena di metà gara è lo stesso Salvadori che si veste da uomo assist: a beneficiarne Marcello Martelli, con la piroetta e il rasoterra a fil di palo che porta al riposo sul 2-0 il Castiglione.
Ripresa decisamente più scoppiettante e Castiglione padrone assoluto della pista. Passerò si erge a protagonista per gli emiliani, sventando a ripetizione i tiri di Martelli e Salvadori. Ma quando il Ciabatti decide di chiudere la partita, non c'è nè per nessuno. Marcello Martelli dalla lunga distanza trova la corta respinta del portiere: il tap-in vincente è di Salvadori sotto la traversa. Armeni para un rigore a Scutece e Marchesini centra il palo, ma è ancora Martelli ad innestare il contropiede, rubando palla a centro pista e a pescare lo scatto di Pinzuti, che mette dentro il 4-0. Il Modena cerca di reagire: Marchesini è caparbio nella sua discesa e il rimpallo lo premia, con la finta che spiazza Armeni per il gol della bandiera. Le manovre del Ciabatti sono però sempre lineari e in profondità. Il Villa Oro si apre e le reti arrivano. A grappoli. Dalla propria metà campo Marcello Martelli ci riprova: il velo di Salvadori inganna Passerò per il 5-1. Nel tabellino entra anche il bomber del Castiglione Marangoni: gran recupero dietro la gabbia e botta sotto le gambe del portiere per il 6-1. Borracelli in contropiede centra un clamoroso palo, mentre Armeni neutralizza ancora un rigore a Scutece. Il finale è dirompente per i bianco celesti. Marangoni fallisce un rigore, ma serve un assist al bacio a Massimo Martelli che al volo mette dentro il 7-1. Il giovane bassanino si riscatta poco dopo, realizzando la punizione di prima che vale l'8-1, sotto l'incrocio. Pinzuti arrotonda sul 9-1 finalizzando l'ennesimo contropiede e Marangoni innesta Borrracelli per il 10-1, fra l'entusiasmo del pubblico del Casa Mora.
Una lezione al Modena, ma soprattutto tre punti che fanno intravedere la promozione. Il dopo gara del Castiglione è riassunto nella parole di Maurizio Pericoli: "Si, abbiamo giocato una buona gara, anche se qualcosina abbiamo sbagliato. Certo, quando poi abbiamo affondato i colpi, siamo riusciti a chiudere la partita. Ora ci aspettano altre tre partite difficili, con due trasferte consecutive a Thiene e Seregno, prima di chiudere con il Lodi al Casa Mora. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, stiamo bene ma non abbiamo ancora vinto niente".
Anche Riccardo Salvadori è felice per la prestazione della squadra: "Abbiamo giocato con la giusta concentrazione e come ci era già capitato a Forte dei Marmi, sotto porta siamo stati spietati e fortunati rispetto ad altre occasioni. Ora pensiamo al Thiene: in veneto ci aspetta un'altra battaglia.
Enrico Giovannelli