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'Il Capannino è sicuro, non c'è ragione di vietare la trasferta'


Riceviamo dal Follonica Hockey, e pubblichiamo integralmente, alcune precisazioni in merito all'articolo pubblicato da hockeypista.it su gara4 di finale scudetto. Situazione del Capannino, ruolo delle questure e selezione dei dirigenti al seguito delle squadre nel comunicato maremmano.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 05/06/2008
In merito all'articolo apparso questa notte sul sito hockeypista.it intendiamo precisare quanto segue:
1) L'impianto "Armeni" (Capannino) è l'unica pista in Italia che divide completamente le due tifoserie. In occasione delle finali scudetto le tribune ospiti sono state completamente isolate dalle tribune locali con pannelli in policarbonato antisfondamento alti tre metri a cui sono agganciate reti che arrivano al soffitto. Pertanto il lancio di oggetti tra tifoserie avverse, che ha fatto seguito alla partita di Viareggio, al Capannino non sarebbe successo. La redazione di hockey pista, presente a gara due e tre, per onestà intellettuale, dovrebbe convenire su questo.
2) Va altresì aggiunto che le misure di sicurezza alla Pista Armeni sono state eseguite con la supervisione delle autorità preposte all'ordine pubblico e da queste giudicate pienamente adeguate allo scopo.
3) E' l'ora di finirla di volersi sostituire alle questure, le quali sanno fare perfettamente il loro mestiere, invocando provvedimenti che, forse, ai fini della sicurezza sono più dannosi che altro.
4) Sarebbe opportuno che al seguito delle squadre ci fossero  dirigenti in grado di saper gestire emotivamente qualunque risultato di gioco, vittoria o sconfitta che sia, non rovinando uno spettacolo che, bello o brutto, è comunque uno spettacolo di sport.


Non ho dubbi che i lavori fatti nel corso degli ultimi mesi al Capannino abbiano migliorato di molto la situazione, nè che l'impianto sia tecnicamente a norma di ogni legge. Del resto non sta a me giudicare del rispetto o meno delle normative. Faccio solo notare che le cariche delle forze dell'ordine ci sono state sia all'interno che all'esterno dell'impianto e negli spazi angusti interni ed esterni al Capannino ci sarebbero stati problemi diversi.
Certamente, basterebbe la civiltà delle persone per rendere il Capannino (e qualsiasi altro impianto d'Italia) il luogo più accogliente e sicuro, come dovrebbe essere ogni impianto sportivo.
Che le questure sappiano fare il loro mestiere è indubbio ed è per questo che ho messo in guardia da possibili divieti di trasferte. Un provvedimento che non invoco (nè ora, nè nell'articolo citato) e anzi temo, ma che, visti i precedenti, non è da eslcudere.
Sulla qualità dei dirigenti condivido appieno, purchè alle parole seguano, da parte di tutti e in tempi rapidi, fatti concreti

Marcello Bulgarelli
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