I tifosi organizzati dell'Amatori Lodi, al centro delle polemiche dopo il tardivo comunicato del Giudice Unico Marcello Bicini che ha punito la società con ben 1.000 euro di multa per un coro deprecabile contro il portiere del Valdagno Juan Oviedo, si difendono e negano ogni addebito.
"Gli ultras del Lodi -si legge in un comunicato diffuso alla stampa- accusati di cori beceri nei confronti della figlia di Juan Oviedo scomparsa in un tragico incidente, smentiscono categoricamente che tali cori siano mai stati cantati".
Tuttavia, gli stessi tifosi si assumono l'impegno di "verificare se qualche cane sciolto possa aver proferito tali frasi".
Juan Oviedo è spesso al centro dell'attenzione dei tifosi avversari (non solo di quelli del Lodi) a causa di alcuni suoi atteggiamenti in pista; secondo i tifosi del Lodi, anche martedì scorso il portiere argentino del Valdagno si sarebbe lasciato andare a gratuite provocazioni.
"Non neghiamo di aver rivolto alcuni sfottò nei confronti del portiere valdagnese -continuano i tifosi lodigiani- sottolineando però che questi cori sono partiti solo dopo essere stati istigati ripetutamente dallo stesso".
I fatti di Valdagno pare abbiano avuto addirittura una eco internazione, con ripercussioni anche in Argentina: "Siamo stati attaccati mediaticamente con ogni tipo di offesa -continuano i supporters lodigiani- da ogni parte d'Italia e non (persino un forum argentino ci ha definiti nei modi più spregevoli) per un fatto mai avvenuto".
La conclusione del comunicato degli ultras del Lodi è perentoria: "Per i motivi sopra citati non ci sentiamo in dovere di chiedere scusa a nessuno".