Nell'ultimo week end la città di Follonica non ha ospitato soltanto il trofeo delle regioni, memorial "Raul Micheli" di cui abbiamo dato conto con risultati e comunicati. A "hockey city" si sono ritrovati in questo week end anche i migliori arbitri italiani per fare il punto della situazione alla vigilia dei play off scudetto.
Vi raccontiamo i retroscena di due riunioni che hanno visto momenti di tensione e rivelazioni da spy story di provincia che la dicono lunga sulla battaglia che si sta combattendo dentro e intorno al CTA.
Il confronto tra Federazione e arbitri si è svolto in due sedute. La prima sabato sera, presente il vicepresidente federale Claudio Bicicchi e il presidente del CTA Salsone; la seconda domenica mattina con la Fihp rappresentata dal consigliere federale Cesare Baiardi. Nel corso dei due incontri sono emersi fatti eclatanti che vi raccontiamo dopo averli attentamente vagliati e verificati da più fonti.
IL DOCUMENTO DELLA DISCORDIA
A quasi cinque mesi di distanza (ma, nei fatti, alla prima occasione offerta loro), la maggior parte degli arbitri ha chiesto alla Federazione di ritirare o rivedere il documento sottoscritto da tutti i consiglieri federali del settore hockey (Bicicchi, Baiardi, Cupisti, Gallina, Guerra e Rossi) e reso pubblico il 5 gennaio scorso.
Un vero e proprio atto di sfiducia nei confronti di un testo (e dei suoi autori) che lanciava accuse piuttosto fumose (e per questo criticatissimo anche da molti dirigenti di società) non solo agli arbitri, ma anche al designatore e al settore tecnico. Il testo completo del documento lo riportiamo in calce a questo articolo.
Agli arbitri non è evidentemente andato giù questo modo di intervenire in modo così generico sul loro operato e di mettere sul chi vive i vertici del CTA, del settore tecnico e il designatore arbitrale.
A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato nella riunione di sabato pomeriggio il vice presidente Claudio Bicicchi che ha pesantemente attaccato gli arbitri e il loro designatore definendo quella in corso "la peggiore stagione del CTA nell'hockey italiano". Una accusa che gli arbitri hanno respinto al mittente sostenendo che, considerate le radicali modifiche al regolamento e la inadeguata preparazione che il CTA (presente con il presidente Salsone) ha fornito loro, la stagione si è svolta in una sostanziale regolarità, con pochi episodi che meritano realmente di essere stigmatizzati.
Ad inizio dell'assemblea di domenica è addirittura balenata l'ipotesi di un vero e proprio "controdocumento" degli arbitri (poi tramontata per la contrarietà di una parte degli arbitri viareggini), che chiedesse alla Federazione di non usare toni generici, ma di indicare i nomi dei pochi arbitri rei di gravi comportamenti, consentendo a tutti gli altri di continuare ad operare senza l'ombra di sospetti.
Il documento dei consiglieri federali ha dato il via ad una lunga indagine della procura federale presso cui è stato depositato dagli stessi consiglieri federali un voluminoso dossier fatto principalmente di email scambiate tra designatore, arbitri, settore tecnico, consiglieri Fihp. Una indagine ancora in corso i cui tempi lunghi mal si conciliano con una disciplina che scende in pista ogni settimana come l'hockey. Di questo tema si è discusso anche nel consiglio federale di venerdì 24 aprile e lo stesso presidente federale Sabatino Aracu si è assunto l'impegno di intervenire presso il Procuratore Federale per accelerare i tempi dell'inchiesta. C'è da attendersi a breve qualche clamoroso sviluppo.
Il documento dei consiglieri federali si chiudeva con un rinvio alla fine del campionato di un azzeramento dei vertici che ormai si avvicina.
IL COMMIATO DI FIORENZO TONALI
Tra le teste destinate a cadere c'è prima fra tutte quella del designatore della serie A Fiorenzo Tonali. Novarese, da quattro anni in un ruolo delicatissimo, Tonali è finito nel mirino di Fihp ormai da tempo e sa di avere i giorni contati (hockeysticamente parlando). Al punto che domenica mattina ha rivolto ai "suoi" arbitri una specie di commiato, annunciando al tempo stesso che non accetterà altri incarichi; una risposta indiretta a Claudio Bicicchi che, pur di rimuoverlo dal ruolo di designatore, gli avrebbe proposto quello di responsabile del settore tecnico, incarico attualmente ricoperto da Cesare Ariatti. Nei piani del vicepresidente Fihp il nuovo designatore dovrebbe essere Mario Del Carlo, ex arbitro internazionale viareggino, già designatore di serie A prima dell'avvento di Werner Brunner prima e di Tonali poi; una scelta che buona parte del mondo arbitrale (e in particolare la consistente delegazione vicentina) non vedrebbe di buon occhio. Sulla poltrona di responsabile del settore tecnico potrebbe invece finire Francesco Martini, completando il monopolio viareggino sulla federazione: vice presidente, CT della nazionale maggiore (e consigliere federale), designatore arbitrale e responsabile del settore tecnico.
A Fiorenzo Tonali gli arbitri hanno dedicato un caloroso applauso durato diversi minuti che segna in modo evidente e palese le distanze tra Fihp e la maggioranza dei fischietti italiani.
UNA TELEFONATA IN VIVAVOCE
Nel corso della riunione di domenica è emersa anche una vicenda alquanto imbarazzante che, probabilmente, prenderà (o ha già preso) la strada delle procura federale. La questione è stata sollevata da un arbitro piemontese, vittima inconsapevole di un episodio da spy story che la dice lunga sul clima che si respira tra gli arbitri. La storia di una telefonata tra il fischietto viareggino Luca Molli (non presente alla riunione) e, appunto, l'arbitro piemontese. Molli avrebbe chiamato il collega in vivavoce e alla presenza di Alessandro Carmazzi e di Claudio Bicicchi (senza però informarlo della presenza dei due uditori), inducendolo ad esprimere giudizi di varia natura: una vera e propria imboscata telefonica tra colleghi. Forse la stessa di cui si parla tra le righe nel documento sottoscritto dai consiglieri federali... a cui proprio uno dei firmatari sarebbe stato presente (usiamo il condizionale solo per correttezza, ma l'episodio così come riportato è stato raccontato ai colleghi dallo stesso Carmazzi che, in un seconda versione, ha aggiunto che il vice presidente se ne sarebbe andato durante la telefonata).
Non sarebbe un episodio isolato. Una telefonata del tutto analoga (gli stessi tre ad ascoltare e la "vittima" a parlare) avrebbe raggiunto anche un fischietto vicentino nei giorni successivi ad una partita molto discussa del campionato di serie A1.
IL FUTURO DI ARBITRI E CTA
C'è da chiedersi quali siano le finalità di tutto quanto è stato messo in atto. L'impressione è che questioni personali abbiano avuto il sopravvento sulle questioni tecniche e che, alla fine, chi rischia di rimetterci di più sono le società di hockey e i loro tifosi che pure in argomento non hanno alcuna responsabilità diretta. Le lamentele nei confronti della classe arbitrale sono un sottofondo continuo dell'hockey italiano e, puntualmente, i club pagano con pesanti sanzioni le esternazioni dei loro dirigenti, tecnici, atleti e tifosi. Nessuno, però, ha mai messo in discussione il lavoro del designatore arbitrale, quanto piuttosto la mancanza di preparazione e formazione dei direttori di gara e la mancanza di un metro comune e omogeneo nella direzione delle gare.
Sulle carenze del CTA e del suo presidente e su quelle di Fihp e dei suoi vertici in questo delicatissimo compito nessuno ha fatto parola in questi giorni, nè tantomeno una sana e doverosa autocritica.
Difficile prevedere in che direzione evolverà la situazione. Il mondo arbitrale non è compatto, ma una larga maggioranza di direttori di gara in questi giorni ha fatto capire con chi sta e la Federazione sta andando diametralmente dalla parte opposta. Si rischia una rottura che sarebbe in grado di paralizzare l'intera attività agonistica e che richiederebbe grande intelligenza e prudenza da parte dei vertici.
Purtroppo ci pare evidente che manchi sia l'una che l'altra.
Marcello Bulgarelli
Hockeypista.it
IL DOCUMENTO DEI CONSIGLIERI FEDERALI
Riportiamo il testo integrale del documento sottoscritto dai consiglieri federali lo scorso 5 gennaio a Bologna.
Nei giorni scorsi si sono riuniti i Consiglieri del settore Hockey che, dopo aver riaffermato:
* l'importanza del Comitato Tecnico Arbitrale (CTA) come uno degli elementi portanti del nostro sport e di tutta la FIHP, poiché incaricato di attuare le norme che regolano le nostre discipline;
* che certamente lattuazione delle nuove norme nel nostro settore ha comportato, e comporta ancora, una difficoltà interpretativa che si va man mano esaurendo, ma che allo stato attuale sottopone gli organi del CTA a un lavoro e unapplicazione certamente non agevoli;
* che un cattivo e scarso funzionamento dello stesso CTA, o una scarsa trasparenza dei rapporti al suo interno, e/o con gli altri componenti della Federazione, ricadrebbe su tutti noi con effetti devastanti;
* che in ogni caso il CTA resta un organo indipendente e che risponde solo ed esclusivamente al Consiglio Federale nella sua interezza.
Dopo aver preso atto:
* che in questi ultimi tempi vi sono state delle dichiarazioni, rilasciate da tesserati a rappresentanti della stampa, con le quali si esternavano critiche e mettendo in cattiva luce componenti del CTA e della Federazione;
* che vi è stato, tra alcuni componenti del CTA e altri tesserati FIHP, uno scambio di comunicazioni attraverso vari mezzi (e.mail, fax, telefonate con viva-voce ecc.) che hanno gettato discredito e creato malumore tra i vari interessati e non solo;
* che in alcune occasioni membri del CTA, per distrazione, per buonismo o superficialità, hanno omesso, nei rapporti ufficiali di fine gara, di indicare fatti e atti passibili di segnalazioni presso la Giustizia Sportiva, creando in tal modo disparità di trattamento con altri fatti similari.
DECIDONO:
* che comportamenti da parte di componenti del CTA e/o del settore nel suo complesso, che confermino i modi di fare sopra segnalati, verranno trasmessi alla Giustizia Sportiva e, contemporaneamente, prevederanno una immediata sospensione dallattività, salvo accertamenti.
* Tutti gli elementi cartacei e non, attualmente in possesso dei Consiglieri verranno trasmessi agli Organi Competenti (Presidenza CTA e/o Procuratore Federale) per gli eventuali provvedimenti da prendere.
* Interventi di tesserati FIHP presso organi di stampa che ledano la dignità, la professionalità e lonorabilità di altri tesserati e/o della FIHP nel suo complesso verranno trasmessi alla Procura Federale per i provvedimenti di competenza.
* In questo momento, fatto salvo eventuali provvedimenti disciplinari, i Consiglieri Federali non intendono operare alcun cambiamento e rimandano nel mese di giugno, al termine dellattività agonistica, lazzeramento di tutti gli incarichi e la ristrutturazione di tutto il Settore.
Si confida nella collaborazione sincera, corretta e sportivamente appassionata di tutti.
Bologna, 5 gennaio 2010
F.to: Cesare Baiardi, Alessandro Cupisti, Daniela Gallina, Roberto Guerra, Francesco Rossi, Claudio Bicicchi.