Giovanni Fontana: 'Abbiamo i numeri per migliorare ancora'
La sosta del campionato di hockey, per la pausa Natalizia, è anche l'occasione per fare un primo bilancio sulla stagione del Ciabatti in serie A1. La squadra ha dieci punti in classifica dopo undici gare disputate, in una zona relativamente tranquilla, per ora fuori dalla mischia per la retrocessione.
Scritto da Enrico Giovannelli
- Pubblicato il 30/12/2007
Fra i giocatori chi ha impressionato in questa prima parte, è senza dubbio il portiere Giovanni Fontana, arrivato a fari spenti da Bassano del Grappa, ma subito sotto le luci della ribalta. Per il ventottenne numero 27 del Castiglione, questo è il primo vero campionato da protagonista. I numeri parlano chiaro: il Ciabatti ha una delle migliori difese del campionato, per la precisione la terza con 24 gol subiti dietro a quella del Bassano 54 con 20 reti e a quella del Viareggio con 25. Per Fontana dunque una vetrina importante, e ce già chi parla di un suo eventuale utilizzo anche in Nazionale. Fontana è figlio d'arte, anche suo padre è stato un grande portiere del passato.
Fontana, in pochi mesi protagonista assoluto in serie A1, attualmente terzo nella speciale classifica con solo 2 gol di media subiti, alle spalle di Cunegatti e Barozzi. E si parla addirittura di Nazionale.
La maglia azzurra è un sogno, uno sportivo ci pensa fin da bambino. Per ora però voglio rimanere concentrato sulla stagione e sul Castiglione, per non perdere la concentrazione. Certo se poi arriverà una chiamata, sarà una tappa importante per la mia carriera. Che bilancio possiamo fare su questa prima parte del campionato del Ciabatti?
La partenza è stata fulminante, specialmente in coppa Italia, dove abbiamo sfiorato addirittura di arrivare in finale. Ci andava tutto bene. In campionato invece abbiamo avuto qualche problema. Stiamo comunque facendo bene e in qualche partita meritavamo sicuramente di più. I punti che abbiamo e la classifica è sopra alle aspettative di prima della coppa Italia. Ma un po di amaro in bocca comunque c'è. Come si trova a Castiglione, dopo aver trascorso stagioni importanti in una squadra di vertice come il Bassano, e ora a lottare per la salvezza?
Sia a livello hockeystico che umano molto bene. A Castiglione sto benissimo, non mi manca nulla. Non rimpiango niente e credo che qui in Maremma ho trovato una mia dimensione. In tante partite è stato il protagonista assoluto, soddisfatto del suo rendimento?
Personalmente non sono mai pienamente soddisfatto e appagato, credo per carattere. Cerco sempre di migliorarmi e logicamente di aiutare la squadra. Questo Castiglione dove può arrivare?
Da settembre quando abbiamo incominciato e fino ad ora, la squadra è migliorata tantissimo e tutti hanno fatto grandi passi avanti. Il merito è di tutti, specialmente di Federico Paghi il nostro allenatore, che ci martella costantemente negli allenamenti. Eccezionale soprattutto a livello di gestione umana. Il livello del gioco e l'approccio alle partite è aumentato e i frutti devono ancora venire fuori. Abbiamo avuto un cambio di mentalità. Forse è che siamo noi duri Paghi ci dice come fare, ma noi a volte non riusciamo a dare continuità, non può certo entrare lui in pista a giocare
Ancora non avete vinto al Casa Mora. Arriverà anche quella. Siamo un gruppo affiatato e la nostra forza è il temperamento e il carattere. In campo non molliamo mai, abbiamo gli attributi
Enrico Giovannelli
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