Follonica vince ancora e alza la coppa al cielo

Cappotto a spagnoli e portoghesi.
Finisce in trionfo per il Follonica la Final Four di Torres Novas. Con la coppa dei campioni già in tasca, i biancoazzurri si sono concessi una vera e propria passerella nell'ultima ed inutile partita contro il Noia, vinta per 4-3 anche perchè gli stessi spagnoli hanno interpretato la partita con lo stesso spirito.
Massimo Mariotti concede un po' di riposo ai protagonisti dei due successi contro Porto e Reus e si toglie la soddisfazione di scendere in pista, servendo assist per la rete del vantaggio toscano, ma commettendo anche le leggerezze difensive che mandano in porta i giovani attaccanti del Noia.
Poco male, comunque. Massimo Mariotti questa coppa dei campioni l'ha vinta dalla panchina, dimostrando che anche nel 2006 è possibile giocare a hockey facendo affidamento su tecnica e tattica e non solo sulla forza fisica e il contrasto all'uomo. Basta avere, come è ovvio, degli esecutori perfetti per partiture molto difficili.
Follonica-Noia è stata una festa già dall'inizio. Il Follonica si è presentato in pista in completa divisa biancoazzurra: non solo maglia e pantaloncini, ma la pelle dei campioni d'Europa era dipinta di bianco e di blu, così come i capelli. Il tutto dava un che di irreale alla gara, ma del resto la formula folle di questa finale non l'hanno scelta i giocatori di Mariotti.
Il vero tripudio è iniziato alla fine, quando una cerimonia di premiazione quantomeno irrituale ha consegnato nelle mani di Massimo Mariotti il più ambito dei trofei, quello a cui la società maremmana ha lavorato da due anni a questa parte senza sbagliare una sola mossa.