Follonica risponde a Valdango: errori da entrambe le parti
Il direttore sportivo del Follonica Leonardo Soldateschi risponde alle osservazioni del Valdagno: "C'è un clima da caccia alle streghe che non giova a nessuno. E' il momento di abbassare i toni".
Scritto da Follonica Hockey
- Pubblicato il 13/05/2009
Come al solito il clima play off accende gli animi e offusca le menti.
Alla vigilia di gara-2 della semifinale scudetto leggo con grandissimo stupore la nota dei dirigenti del Valdagno sul sito hockeypista.it e il loro mini-dossier sui torti arbitrali subiti.
Ma scherziamo? A chi giova adesso una polemica del genere?
Posso solo pensare che sia montata ad arte per mettere le mani avanti. E di sicuro non senza nulla a pretendere. Credo sia sotto gli occhi di tutti il problema delle conduzioni arbitrali. Risulta gioco facilissimo adesso gettare la croce sui signori Tartarelli e Andrisani: gli errori sono stati commessi da entrambe le parti. Nella stessa gara i dirigenti vicentini tirano in ballo due episodi a loro modo di vedere poco chiari. Dimenticano il primo gol che era da annullare a Rigo per mazza e palla alta; dimenticano il gol annullato a 3" dalla fine a Mirko Bertolucci per presunto tocco di pattino.
Ognuno la vede come vuole. E come più fa comodo. Accendere però proprio adesso questo clima di caccia alle streghe lo trovo esercizio stucchevole. Capisco benissimo la delusione del Valdagno. Che la sconfitta ce l'ha tutta sulla coscienza. Pesantemente. Giova ricordare ai dirigenti vicentini che la partita l'hanno persa in primis i loro ragazzi. E giova anche ricordare che sono usciti sconfitti contro un Follonica che negli ultimi 20 minuti ha schierato due ragazzi che normalmente sono relegati alla panchina.
Perché si vuol dimenticare un fatto del genere? Una volta che il Follonica ha accorciato le distanze Valdagno è andato in crisi.
Trovo inutile l'alzata di voce del Vadagno. Liberissimi di farlo. Ma non di esasperare la caccia alle streghe. Servirebbe guardare le cose con obbiettività. E servirebbe soprattutto in questo momento abbassare i toni.
Riportiamo tutto alla tranquillità e accettiamo il verdetto della pista. Che come al solito è l'unica a dare l'ultima sentenza.
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