Europa agrodolce: Bassano fa festa, Follonica no

L'Italia cambia il proprio rappresentate in Europa.
Il Follonica abdica dopo un anno di regno; il Bassano si candida a prenderne il posto e, da parte nostra, non possiamo che augurare ai giallorossi di farcela.
Il grande equilibrio del girone B di Champions League si rompe ad una giornata dalla conclusione e ci presenta due verdetti definitivi e diametralmente opposti: Bassano può fare festa, Follonica chiude un ciclo.
La squadra di Bresciani fa un capolavoro: in dieci giorni si assicura l'organizzazione della Final Four e stacca il biglietto di partecipazione con una prova entusiasmante nello scontro diretto con il Reus. Quella del Bassano contro gli spagnoli è una partita perfetta, senza errori e fatta solo di soddisfazioni e di entusiasmo, condiviso con i 3000 spettatori che potrebbero essere decisivi in una quasi certa semifinale contro il Barcellona.
I catalani sono certi del primo posto nel girone A (al secondo posto c'è di sicuro il Vic); nel girone B il Porto precede il Bassano, ma è molto difficile che la squadra di Franklin Pais si faccia mettere sotto da un Reus senza più obiettivi e possa essere superato in classifica da un Bassano corsaro a Follonica.
In terra di Maremma meditano su quello che poteva essere e non è stato. Alla stagione perfetta sta seguendo una annata con più dolori che gioie. C'era da aspettarselo: con una squadra "vecchia" (ci si passi questo termine un po' irriverente) non si può fare affidamento sull'eterna assenza di infortuni. E in questa stagione gli infortuni hanno pesato eccome: anzi, stanno segnando in negativo un'intera stagione.
Il Follonica, dopo aver vinto supercoppa italiana e coppa Italia, è fuori dalla Final Four di Champions League e ha quasi perso la Continental Cup dopo il 7-1 dell'andata a Barcellona. Resta la coppa Intercontinentale e lo scudetto, ma anche qui i maremmani partono dietro ad un Bassano che sembra sempre di più il Follonica dello scorso anno.
Anche se il nucleo di giocatori del Follonica non verrà smantellato, come hanno più volte ripetuto a gran voce Mariotti e i dirigenti maremmani, l'eliminazione dalla Champions League chiude un ciclo irripetibile e non prenderne atto rischia di mettere i protagonisti di un'epopea che ha inorgoglito tutti gli italiani di fronte ad un triste decadimento.
Per dovere di cronaca, completiamo il quadro della Champions League con l'ennesima sconfitta del Prato, questa volta pesantemente battuto al Palau Blaugrana da un Barcellona che manda continui segnali da superpotenza ritrovata (Bassano è avvertito).
In coppa Cers, l'Hockey Novara esce battuta dalla gara di andata della semifinale contro il Candelaria, ma il 4-2 finale lascia del tutto accese le speranze di conquistare una prestigiosa finale.