Ce n'è per tutti i gusti nel comunicato odierno della giustizia sportiva. Dalla squalifica fino al 15 marzo per Carlos Nicolia del Valdagno alla ripetizione della partita tra Sarzana-Trissino, terminata 7-7 ma condizionata dall'errore finale del signor Bonuccelli di Viareggio, a sua volta fermato per 90 giorni dal Comitato Ufficiali di Gara.
Partiamo da Sarzana-Trissino, finita 7-7 sul campo, ma destinata a essere rigiocata. All'ultimo secondo il signor Bonuccelli ha fischiato il 10' fallo del Sarzana, praticamente in contemporanea alla sirena di fine tempo. Il direttore di gara toscano ha però deciso di non far eseguire la punizione di prima, considerando terminato il tempo di gioco. Questo nonostante che l'altro arbitro, il signor Di Domenico di Modena, contestasse la decisione del collega. In effetti, il regolamento parla chiaro: è l'arbitro a determinare la fine della partita con il triplice fischio e non il cronometrista: la sirena è solo indicativa. Il Trissino avrebbe dovuto battere la punizione di prima (direttamente in porta, dato che il tempo di gioco era finito). Gli arbitri hanno fatto menzione dell'episodio sul referto di gara e il Giudice Unico non ha potuto far altro che rilevare l'errore tecnico e, di conseguenza, disporre la ripetizione della partita. Sarà al Lega Hockey a decidere le modalità del recupero.
Prova TV in azione, in una sorta di contrappasso, in Valdagno-CGC Viareggio. Alle telecamere di Studio7HD non è sfuggito il colpo galeotto (non violento, ma certamente intenzionale) con cui Nicolia ha colpito al volto Motaran, a terra dopo aver segnato il gol del momentaneo pareggio. Nella gara di andata, proprio Motaran si era reso protagonista di un gesto simile (ma decisamente più cruento) ai danni di Tataranni che gli era costata una lunghissima squalifica, poi ridotta in appello. Nicolia dovrà restare fermo fino al 15 marzo a meno di un probabile ricorso del Valdagno alla CAF.