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E' il giorno dell'esordio azzurro con la Svizzera


In una giornata caratterizzata da alcuni dei più attesi incontri della prima fase, l'Italia si trova subito di fronte l'ostacolo più duro: i padroni di casa della Svizzera. Con ancora fresco il ricordo della semifinale dello scorso anno a Monza, gli elvetici sperano in un bis, mentre la giovane Italia di Cupisti punta ad iniziare bene il nuovo corso.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 17/06/2007
Seconda giornata del mondiale a Montreux e primo impegno per l'Italia. Il più difficile, quello che con ogni probabilità deciderà il nome della prima del girone, con relative facilities negli incroci dei quarti di finale.
Di fronte una all'altra due rivali storiche dell'hockey su pista mondiale che attraversano fasi completamente opposte l'una dall'altra.
L'Italia si è definitivamente lasciata alle spalle i suoi 20 anni di gloria, iniziati con i mondiali del 1986 a Sertaozhno, passati per il trionfo di La Coruna due anni dopo, rinverditi a Wuppertal nel 1997 e terminati di fatto con la sfortunata finale di Oliveira De Azemeis nel 2003. A Monza, agli europei dello scorso anno, la linea verde ha preso il via con qualche compromesso, ma non ha dato i frutti desiderati. Buona parte di quel lavoro, a partire dalla conferma di Alessandro Cupisti sulla panchina, non è stato gettato alle ortiche.
Oggi l'Italia si presenta al via con una delle nazionali più giovani, 24 anni di media, come non accadeva da 20 anni. Una nazionale con pochissima esperienza internazionale. Soltanto Davide Motaran, Mattia Cocco e Leonardo Squeo hanno già vissuto un'esperienza mondiale, mentre Leonardo Barozzi, Nicola Palagi e Alberto Peripolli hanno alle spalle soltanto un campionato europeo. Esordio internazionale in azzurro per ben quattro giocatori: Andrea Dal Zotto, Marco Motaran, Juan Luis Travasino e Giovanni Zen.
Nel clan azzurro tutti sono pronti a pagare uno scotto per questo radicale (e necessario) rinnovamento. Ma l'obiettivo resta quello di arrivare almeno ai piedi del podio, dietro alle grandi (Spagna, Argentina e Portogallo), ma davanti al nutrito plotoncino delle possibili sorprese, capitanato proprio dalla Svizzera.
Gli elvetici credono fermamente nell'impresa. Anzi, ritengono questo il momento più propizio per sovvertire l'ordine costituito ed essere loro le possibili spine nel fianco di Spagna, Argentina e Portogallo. La nazionale rossocrociata è praticamente la stessa dello scorso anno e del tutto simile a quella di due anni fa ai mondiali americani. E' una squadra nel fiore del rendimento agonistico e con una invidiabile esperienza internazionale, un vero traino per tutto l'hockey su pista elvetico che non a caso inizia ad esportare giocatori anche verso l'Italia. Un portiere eccellente (Hauert, prossimo estremo difensore del Valdagno), una difesa coriacea e una buona manovra difensiva: la Svizzera ha davvero tutto per fare il miglior mondiale della sua storia. Avrà anche dalla sua i 3500 spettatori del palasport di Montreux, tutto esaurito per la sfida di questa sera (ma si annuncia anche un chiassoso manipolo di supporters azzurri).
La partita tra Svizzera e Italia sarà trasmessa in diretta da Raisport Satellite a partire dalle ore 20.
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