E Boaventura disse: niente finale in TV per la Rai

Il Signor Boaaventura non è il personaggio dei fumetti nato nel 1917 dalla fantasia di Sergio Tofano.
Nell'hockey su pista il signor Boaventura Rodrigues, titolare della Wall Street, è da sempre il "padrone" dei diritti TV delle grandi manifestazioni internazionali. Un ruolo che ormai si tramanda di generazione in generazione. Un ruolo che l'imprenditore portoghese interpreta con piglio dittatoriale, decidendo a chi concedere o meno il segnale TV anche a discapito di accordi già fatti e sottoscritti. Il tutto nell'assordante silenzio dei dirigenti europei dell'hockey su pista, guarda caso tutti portoghesi: Fernando Claro, presidente Cers (Confederazione europea di Pattinaggio) e Carlos Graça, presidente Cerh (Confederazione europea di hockey).
Ieri sera il signor Boaventura ha letteralmente cacciato la Rai dalla propria postazione per fare spazio alla TV spagnola. Un po' come se alla finale del recente europeo di calcio, fossero state allontanate tutte le TV ad eccezione di quelle spagnola e russa. Per la Rai è stata allestita una postazione volante nella tribuna stampa da cui hockeypista.it vi ha raccontato l'europeo. Una postazione dalla quale non si vede quasi nulla (troppo bassa e lontana dalla pista) e per di più non dotata di monitor per grafica e replay. Una situazione impossibile nella quale lavorare e che ha costretto la Rai a dare forfait.
I dissapori tra Rai e Wall Street non sono nuovi e ieri sono stati rinfocolati dal mancato riversamento via satellite del servizio preparato da Federico Calcagno che verrà trasmesso questa sera alla Domenica Sportiva su Raidue.