Non sta lasciando niente al caso Massimo Mariotti: gli allenamenti a cui sta sottoponendo la Nazionale italiana di hockey su pista, al velodromo di Grosseto e alla pista di Casa Mora di Castiglione, sono davvero intensi e impegnativi.
L’allenatore maremmano ha scelto appunto Grosseto e Castiglione per la prima fase del ritiro, che prepareranno gli azzurri al campionato del mondo, che si gioca quest’anno a fine settembre in Argentina, a San Juan.
Le sedute iniziano di buon mattino: il velodromo al parco Giotto è un luogo ideale per le ripetute e gli scatti. Poi il rientro alla Fattoria La Principina, per una seduta atletica in palestra agli ordini di Mario Fei, per chiudere la giornata con un altro paio d’ore sulla pista del Casa Mora, per affinare schemi e intesa sotto gli sguardi attenti di Antonio Caricato e Roberto Crudeli (con il veterano allenatore-giocatore del Forte dei Marmi in ottima forma).
Il raduno era iniziato con un paio di defezioni importanti: l’attaccante Valerio Antezza (passato in estate dal Valdagno al Lodi), e il difensore Giovanni Zen del Bassano, hanno dovuto arrendersi per problemi fisici. Massimo Mariotti aveva comunque previsto una eventualità del genere, con la rosa allargata.
A soffrire maggiormente in questi giorni di caldo intenso sono stati i portieri: Leonardo Barozzi, Alberto Losi e il giovane Giovanni Menichetti. Ma anche per gli altri non è certo uno scherzo. Tra i più in forma, in questa prima fase, sicuramente Alberto Orlandi e Nicola Palagi, insieme a Max Tataranni.
Al momento a giocarsi un posto fra i dieci titolari sono gli attaccanti Domenico Illuzzi e il follonichese Marco Pagnini, reduce dall’operazione al tendine di fine campionato, che sta riprendendosi alla grande, e potrebbe davvero sperare di salire sull’aereo per l’Argentina.
Mariotti sa bene che la sua missione non è facile, e per questo si è affidato ai veterani. Gente del calibro dei fratelli Bertolucci, Ale e Mirko, così come lo stesso Enrico Mariotti, spalleggiati da un emergente come Davide Motaran (le sue conclusioni potenti da fuori area potrebbero essere decisive) sono consapevoli che questo mondiale rappresenta una delle ultime vetrine importanti della carriera.
Sabato l’ultimo giorno in Maremma: da martedì 30 la Nazionale si trasferirà a Viareggio.
Enrico Giovannelli