Solo a 32” dallo stop il Faizanè Lanaro Breganze riesce a raddrizzare una gara maledetta, che sembrava ormai appannaggio di un Sarzana dalle sette vite, tanto caparbio tanto in difesa quanto insidioso in attacco. I due portieri hanno brillato. Sgaria e Corona hanno contenuto con bravura le sfuriate, ma i rossoneri di casa sono apparsi un po’ sottotono, orfani di Zen per infortunio dopo una manciata di minuti. Alla fine il pari ci sta, ma al Breganze resta il rammarico di non aver mai preso in pratica le misure di un avversario veloce e sfuggente, assai più del previsto. E, come talvolta, succede, è mancato anche un briciolo di buona sorte. Succede, nel corso di un campionato.
Passa Borsi al 1’ sottorete e pareggia Dal Santo in azione analoga al 7’. Oriol fionda sul sette al 13’ e sembra attuata l’inversione di tendenza, ma Festa al 5’ della ripresa e poi ancora Borsi rintuzzano sul 2-3. Sgaria para un tiro libero, che poteva risultare decisivo, a Festa al 23’, il serrate del Breganze si fa incandescente finché Gimenez riesce a deviare in rete, sttomisura, quasi allo scadere per il 3-3 un rasoterra dell’infaticabile Oriol. Sospirone in tribuna.
Ora è alle viste la traferta di Follonica, sicuramente impegnativa sulla carta, contro una squadra che ha gli stessi punti in classifica del Breganze ma deve ancora recuperare una partita. Da valutare le condizioni di Giovanni Zen che durante la gara interna con i liguri ha accusato un problema alla schiena.
Il Follonica, allenato quest’anno da Federico Paghi, è una formazione che ha una buona organizzazione di gioco, un ottimo amalgama tra atleti di casa (Pagnini, Banini, Paghi ecc.) e stranieri esperti e capaci, su tutti il portoghese Marinho, 19 gol sinora ma anche Saavedra e Rodriguez sono elementi da temere. Bravo anche il portiere Menichetti.
Breganze dovrà fare una gara attenta, evitando i cali di tensione che, specie in avvio di ripresa, negli ultimi due turni sono costati caro. Ma Breganze deve continuare a credere nella bontà del lavoro svolto finora e ritrovare continuità di rendimento. Perché quella rossonera è formazione capace di produrre un buon hockey.
SERIE A1
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