Dopo Barcellona, il Trissino: il Breganze si ributta nel campionato

A soli tre giorni dalla grande sfida con il Barcellona in Eurolega è già tempo per l’Hockey Breganze di rituffarsi nel clima del campionato. Con un primato in classifica da difendere. L’avversario è, forse, il peggiore che poteva capitare in questo momento per gli uomini di De Gerone. Il Trissino infatti, dopo aver perso la prima di ritorno a Forte dei Marmi per 3-0, ha avuto 10 giorni di tempo per preparare la partita. La squadra del presidente Greco, infatti, ha deciso di non disputare le coppe europee per motivi di budget.
Il Breganze, invece, ha sicuramente accusato un notevole dispendio di energie per l’impegno di sabato scorso, anche se gare così vale sempre la pena di giocarle. Almeno così la si pensa in casa rossonera. Il fascino di una sfida stellare con una delle squadre più forti del mondo giocata in un palazzetto stracolmo rimane, nonostante la sconfitta e l’eliminazione dalla competizione europea. E i ragazzi di De Gerone hanno già dimostrato di saper fronteggiare il doppio impegno durante l’annata.
Semmai è il Trissino a non poter essere, in nessun modo, sottovalutato. La squadra di Dario Rigo già all’andata ha impegnato allo spasimo il Breganze: ne era uscito un 5-5 al termine di una gara spettacolare che il Trissino stava conducendo per 5-3 a poco più di 5 minuti dalla fine. È una sfida quindi con molti motivi di interesse, con molti ex per entrambe le squadre (Edi Nicoletti, Eddy Randon, Marc Pallares in casa Trissino; Mattia Cocco, Tonchi De Oro e mister Mirco De Gerone in casa Breganze) che stanno disputando un ottima stagione, con prestazioni di qualità. Sesto il Trissino, con 22 punti, primo il Breganze, con 31.
Le due formazioni saranno protagoniste tra poco più di un mese alle finali di coppa Italia di Forte dei Marmi. E c’è stima, considerazione e rispetto tra le due società, anche per il palmares e la tradizione dei due club che presentano, tra di loro, molti punti di contatto: stesso anno di fondazione, il 1961, grande cura per il settore giovanile e prime vittorie conquistate negli anni settanta, quando i loro confronti erano sfide al vertice. Come adesso.
Ovvio però che tutto questo passerà in secondo piano al momento del fischio d’inizio e prevarrà, com’è normale che sia, il clima agonistico: troppo importanti i punti in palio, per tutte e due le squadre.
Buon derby.