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Corona: "Diamo il massimo per la salvezza, i tifosi siano il sesto uomo"


Mille giornalini nella città ligure per spronare la squadra a centrare la terza salvezza consecutiva. Il Presidente Maurizio Corona scrive una lettera a tutti gli sportivi sarzanesi per invitarli ad essere il sesto uomo in pista nelle prossime tre partite casalinghe e nel contempo sprona la squadra a dare tutto per la maglia e per la città.

Scritto da Hockey Sarzana - Pubblicato il 30/03/2012 - 13:03 - Ultima modifica 01/04/2012 - 08:40

La pallina che non va dentro, gli avversari che segnano alla prima occasione, gli arbitri che ci aggiungono del loro, mille “se” e altrettanti “ma” sui quali poter discutere e che confondono le idee. Tutto inutile. La classifica è questa e la realtà è che il Carispezia Hockey Sarzana sta per finire dritto ai playout a meno che  non saremmo capaci di compiere un’impresa. Ci sarebbe da scrivere un libro di mille pagine per descrivere tutto  quello che è successo in questa stagione, in cui il punto più basso lo abbiamo toccato con le dimissioni del mister Mauro Cinquini, il quale, capendo la delicatezza della situazione ha voluto dare una scossa alla squadra che si trovava in una posizione di classifica molto preoccupante. Sarebbe stato giusto mandare via dieci giocatori, ma purtroppo ciò non era possibile. La scelta di Paolo De Rinaldis, al quale abbiamo chiesto di condurre la squadra alla salvezza, è stata una scelta sofferta ma ben ponderata perché, oltre a essere un allenatore capace, era l’unica persona che, conoscendo alla perfezione tutto l’ambiente, poteva condurci fuori da questa situazione. Siamo infatti al dunque: da una parte c’è la resa di fronte alle difficoltà, dall’altra c’è la forza di lottare per salvare l’ hockey in serie A1 per questa città. Da una parte ci sono le cosiddette “mezze tacche” dall’altra ci sono uomini veri pronti a tutto per onorare questa maglia. Le ultime cinque gare di campionato e gli eventuali spareggi salvezza sono infatti qualcosa di diverso da semplici partite di hockey. Tecnica e tattica servono, ci mancherebbe, ma a contare di più saranno il carattere, la tenacia, il cuore, la personalità e l’attaccamento a una maglia che nell’Hockey Sarzana vale qualcosa in più .

Sabato scorso, dopo la gara contro il Forte dei Marmi, c’era comprensibile scoramento fra i giocatori, lo staff, i dirigenti e i tifosi; potevamo fare l’impresa e invece siamo tornati a casa con un solo punto e il rammarico di qualche decisone arbitrale non troppo felice nei nostri confronti. Certo, abbiamo fatto un passo avanti dopo la prestazione casalinga contro il Follonica, ma per raggiungere la salvezza diretta servono almeno sei punti. Sabato al Vecchio mercato contro il Bassano quell’energia negativa che ha contraddistinto questa stagione  dovrà però diventare rabbia, furore agonistico e quant’altro possa servire a salvare la pelle in senso sportivo.

Voglio ancora ripetere il concetto dello scorso anno: ci sono obiettivi che possono sembrare minori e invece sono di vitale  importanza nella vita di una società: una salvezza può valere uno scudetto? A volte vale molto di più, se questa salvezza è il frutto di un lavoro di anni e di una  programmazione volti al futuro  dell’hockey a Sarzana e quindi non un’impresa “mordi e fuggi” senza gettare le fondamenta per il domani, un domani che porta il nome anche di Carispezia, il nostro partner principale. La scelta di Carispezia di abbracciare la nostra disciplina ha rappresentato la realizzazione di un sogno che ha reso merito ad uno sport che, per Sarzana, non è certamente minore. Anche per questo noi non possiamo fallire la salvezza in questa difficile stagione di serie A1; per far si  che questo binomio possa regalare agli sportivi sarzanesi, ma non solo, nuove soddisfazioni e grandi emozioni. Perciò voglio richiamare a un senso di responsabilità tutta la squadra che deve rendersi conto quanto la permanenza in serie A1 sia fondamentale per tutto il movimento. Faccio un appello ai nostri ragazzi, che dovranno gettare il cuore oltre l’ostacolo e conquistare questa salvezza, partendo dal capitano Francesco De Rinaldis, cuore pulsante della squadra, poi l’estro di Davide Borsi, la voglia di affermarsi di Victor Nunez, la velocità di Felipe Sturla, la caparbietà di  Edoardo Di Donato, la forza di Elia Cinquini, la saggezza di Luca Sterpini e l’esperienza di Michele Achilli, sorretti dalla sicurezza di Giovanni Fontana e del suo vice Lorenzo Paoli, alla guardia della porta.  

Prima di chiudere voglio fare un appello anche al nostro pubblico.  Purtroppo oggi ci  troviamo di fronte ad una grave  crisi economica che attanaglia tutto  il nostro paese e  la nostra provincia ne è particolarmente e profondamente colpita; tutto lo sport spezzino sta pagando un prezzo altissimo, sono sempre di più le imprese che non riescono a contribuire alla causa e anche molti sponsor “storici” stanno attraversando momenti di difficoltà; quello che voi vedete al sabato scendere in pista è quanto di meglio potevamo offrirvi e vi garantisco che tutto questo è frutto di sacrifici miei e dei miei collaboratori che, spinti dalla passione, facciamo tutto questo per spirito di puro volontariato. La nostra società spesso deve compiere scelte dettate soprattutto dai bilanci, cercando in primis di sopravvivere e successivamente di dare una risposta a tutta la comunità. E’ per questo che, in questo finale di stagione,  chiedo a tutti voi di essere il sesto uomo in pista perché questa salvezza è un regalo che tutti noi insieme dobbiamo fare alla città di Sarzana.

Maurizio Corona
Presidente Hockey Sarzana 

 

Parole chiave: Hockey Sarzana, Serie A1, Hockey Bassano, Giornata 22, Presentazione,
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