Breganze cercava 3 punti fuori dalle mure amiche, per dar continuità alle vittorie casalinghe, e finalmente li trova. Li trova nel sentito derby di Bassano, vincendo per 4 a 3 in casa dei cugini giallorossi, e collocandosi solitario al secondo posto in classifica alle spalle del matematicamente campione d'inverno Forte dei Marmi, a quattro punti da quest'ultimo.
Partita che può essere analizzata da diversi punti di vista. Dal punto di vista delle emozioni partita intensa, con i portieri sugli scudi, Oviedo in primis, anche se pure "il gatto" ha fatto cose impressionanti. Risultato sempre in bilico sino alla fine con sorpassi e controsorpassi, spettacolo sugli spalti con l'annunciato esodo rossonero che fa praticamente giocare in casa i leoni rossoneri e fa contemporaneamente sorridere il cassiere del Bassano. Dal punto di vista strettamente hockeystico qualche dubbio in più: partita non eccezionale, complice forse anche l'inevitabile nervosismo che accompagna i derby, vista anche l'importanza della posta in gioco.
Breganze vince con il temperamento, ma la domanda che i più si fanno è dove possa arrivare questa squadra quando e se inizierà a concretizzare anche solo metà delle occasioni che produce. Eh si, perchè anche questa volta Breganze in ben due occasioni, sia sul parziale di 1 a 0, sia sul parziale di 2 a 1, non piazza il doveroso allungo e fa rientrare in partita il Bassano che obiettivamente difende pure bene, ma davanti mette tutto sulle spalle di Garcia il compito di offendere e tenere lontana la pallina dalla propria porta. E per due volte Bassano rientra in partita. Nel primo caso anche fortunatamente, con una ribattuta di Zen su palo di Gimenez, che una volta la prendi bene e va in porta, e dieci volte la prendi male e va in tribuna, fatto sta che stavolta la prende bene. Sul secondo caso, quello del 2 a 2, con un regalone dopo aver difeso bene in 3 contro 4 per due minuti. Dopo l'ennesima parata di Oviedo sulla punizione di prima giallorossa, e allorchè si ristabilisce la parità numerica, sul più bello la difesa sbaglia un taglio e mette Ambrosio solo davanti ad uno sconsolato Oviedo che può solo raccogliere la pallina dentro la rete.
E, a quel punto, una partita che avrebbe dovuto essere in freezer, rischi pure di perderla. Oviedo (unico errore della partita, per il resto strepitosa) azzarda troppo sulla punizione di prima di Garcia, il quale però sa di avere 5 secondi per tirare, aspetta il giusto e piazza una palombella da applausi che porta avanti Bassano 3 a 2 a metà del secondo tempo. Poi Oviedo da umano diventa "mostro", chiude il casello e Breganze deve solo preoccuparsi di giocare per la rimonta, che arriva con due reti di Silva. La prima su tiro in power play, la seconda su rigore a 2'40'' dalla fine.
Finità? no, perchè come due anni fa fu Emiliano Romero a commettere sul pareggio a un minuto dalla fine un fallo inutile in attacco che costò la sconfitta, stavolta è De Oro a commettere un fallo tanto inutile quanto assurdo in attacco, lasciando la squadra in 3 a meno di due minuti dalla fine per tutto il resto della gara. Altro episodio che una grande squadra, se tale vuole essere, non può permettersi. Ma nel Breganze gioca Oviedo, che dopo aver giocato a flipper con tutti i giocatori giallorossi nell'ultimo minuto e mezzo, sfoga tutta la sua adrenalina sotto la curva rossonera.
Finisce lì. Breganze vola al secondo posto in classifica.