Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Carlos Gil è fiducioso: "Il Barça è forte, ma possiamo metterlo in difficoltà"


L'allenatore del Liceo La Coruña è consapevole della superiorità del Barcellona, ma sa anche di avere una squadra dalle mille risorse. L'anno scorso, sotto 3-0 contro il Reus nella finale di Androrra, riuscì ad alzare la coppa vincendo nettamente per 7-4. Oggi ci riproverà contro i catalani, senza l'apporto di Alvarez che ritroverà come avversario, ma con la forza di Jordi Bargallò a dare concretezza alle speranze galiziane.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 27/05/2012 - 11:15 - Ultima modifica 28/05/2012 - 13:05

L'allenatore del Liceo la Coruña Carlos Gil.

Foto Marzia Cattini

Sorridente, sornione, educato e simpatico, disponibile alla conversazione. Carlos Gil (allenatore del Liceo La Coruña) ha lasciato stupiti per il suo modo di fare tutti coloro che gli sono stati vicini, a partire da Marco Zibardi, l’interprete che ha vissuto  in simbiosi con il Liceo in questi giorni lodigiani. E che non scorderà mai le chiacchierate hockeistiche con il “santone” galiziano, chiuse quando l’alba iniziava a scacciar via la notte.
Ma l’entourage biancoverde merita davvero una citazione, per il suo savoire-faire e sportività dimostrate, oltre a una grande disponibilità. Sono dei vincenti e non utilizzano questo particolare per vantarsi o porre pretese da star e questo fa loro onore.

Nel dopo partita con il Valdagno l’allenatore campione d’Europa mantiene il consueto aplomb sotto i baffoni, nonostante i veneti abbiamo messo gli incubi per almeno mezzora ai biancoverdi: “Un primo tempo difficile - esordisce Gil - dove non riuscivamo ad imporre il nostro gioco, mentre nel secondo tempo siamo riusciti a fare quello che ci eravamo prefissati e credo che il premio sia stato la vittoria della gara”.
Oggi tocca al Barcellona. Loro sono una squadra pazzesca per talento, voi siete i campioni d’Europa in carica, cosa si aspetta da questa finale?
“Noi abbiamo raggiunto questa finale, che è un premio per il nostro lavoro. Però il Barcellona è una grande squadra, un “equipo super poderoso” creato per vincere tutto e non credo che abbiano dei veri punti deboli. Però credo che se saremo capaci di seguire la nostra linea di gioco, mettendoli sempre in difficoltà, potremmo anche vincere questa finale. Dobbiamo solo credere in quello che facciamo, nel nostro lavoro ed avere grande fiducia in noi stessi”.
L’ultima domanda è su Jordi Bargallò: al momento potrebbe essere il giocatore più forte del mondo; l’anno scorso ha trascinato i suoi alla remuntada sul Reus nella finale di Eurolega in Andorra (da 0-3 a 7-4, ndc), e oggi potrebbe essere decisivo.
“Per me non è il migliore ma di certo è il più completo - e mentre lo dice passa dietro di lui proprio Jordi, che scherza con delle facce buffe, ma Gil dimostra di saper stare molto allo scherzo- Dire che è il più forte è un'altra cosa. Se io dovessi allenare un'altra squadra e mi chiedessero chi vorrei portare con me, senza esitazioni direi Bargallò”. E lui, soprattutto nell’azione del quinto gol liceista, ha dimostrato quanto vale “certamente: ha rubato una pallina, ha messo in mostra una grande tecnica in slalom, ha alzato la testa e servito il compagno libero. La conferma di quanto sia Bargallò un giocatore totale”.

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Final Eight, Finale, Barcellona,
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.