L'Hockey su pista internazionale non smette nemmeno per un istante di dispensare sorprese. Mentre a Vic si presenta una edizione della coppa America che si gioca in Europa e alla quale partecipano Catalogna, Sudafrica e Germania senza che la Federazione Internazionale degli sport rotellistici e il Comitato Internazionale di hockey su pista dicano una sola parola in contrario, la prossima edizione del campionato del mondo A cambia continente senza colpo ferire.
Che la scelta del Mozambico quale sede per il 2011 fosse infelice lo avevamo già sottolineato prima ancora che andasse in archivio il mondiale di Vigo. Paese insicuro, problemi sanitari, costi elevatissimi: non serviva una conoscenza approfondita della situazione di Maputo per decidere diversamente perchè bastava consultare le informazioni fornite da siti autorevoli come quelli dei principali governi europei.
Decidere adesso, ad appena un anno dal mondiale, di abbandonare il Mozambico, ha mandato su tutte le furie i dirigenti locali che certo non hanno brillato in questi mesi per attivismo ed efficienza. Il Mozambico farà ricorso contro la decisione, ma ha pochissime possibilità di vincere.
La motivazione ufficiale con cui il presidente del Cirh Harro Struckberg ha tolto il mondiale a Maputo è legata alla inadeguatezza dell'impianto sportivo destinato ad ospitare il torneo e al mancato impegno del Governo mozambicano a garantire la sua sistemazione in tempi compatibili con lo svolgimento del mondiale.
In realtà, la motivazione più plausibile sembrerebbe legata alla mancata cessione dei diritti TV al portoghese Boaventura Rodrigues, titolare della ditta di produzione Wall Street e uomo potentissimo nell'hockey mondiale. Niente diritti, niente mondiale.
Del resto, che la candidatura del Mozambico barcollasse lo si sapeva da tempo e anche hockeypista.it aveva già dato la notizia di un possibile cambio di programma. A stupire è la decisione di optare per l'Argentina e non per l'Angola. Il paese africano, infatti, non avrebbe problemi a garantire la disponibilità dell'impianto e l'impegno del governo essendoci una forte commistione tra la Federazione angolana di pattinaggio e il governo in carica. Inoltre, l'Angola aveva proposto di farsi carico di una parte significativa delle spese delle singole nazionali, accaparrandosi subito grandi simpatie, soprattutto in un momento di crisi pesante per tutti.
A quanto pare, però, non c'è nulla da fare. Sarà l'Argentina ad ospitare il mondiale del 2010, anche se manca ancora l'ufficialità. E, c'è da scommettersi, sarà di nuovo la città di San Juan con il suo palasport "Aldo Cantoni" a fare da palcoscenico per le stelle del grande hockey.
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