Cambio radicale per la nazionale azzurra, Mariotti vara il nuovo corso

Inizierà il 10 agosto da Grosseto la preparazione della nazionale azzurra senior per i campionati europei in programma a Paredes, in Portogallo dal 9 al 15 settembre.
Questa volta non si può certo dire che non ci siano novità in casa azzurra. Massimo Mariotti ha abbandonato il blocco del suo Viareggio e svoltato decisamente verso una linea più giovane. Lasciati a casa i campioni che hanno fatto la storia degli ultimi successi azzurri (e che hanno portato l'Italia al 5° posto di San Juan), l'attenzione del CT azzurro si è concentrata sul meglio che il panorama hockeystico nazionale ha da offrire tra le "nuove leve".
L'età media dei convocati si attesta di poco sotto ai 25 anni, ma le scelte di Mariotti sono comunque destinate a fare discutere. In particolare per la presenza di ben tre oriundi argentini, tutti e tre in forza al Bassano Hockey nella prossima stagione: Federico Ambrosio, Miguel Nicolas e Gaston De Oro. In particolare per i primi due la convocazione europea sarebbe particolarmente importante perchè farebbe diventare entrambi "atleti di formazione italiana", sollevando il Bassano dall'obbligo di versare la tassa di 4mila euro ciascuno dovuta per gli stranieri e liberando due posti nel club giallorosso.
E' indubbio, però, che gli atleti convocati da Massimo Mariotti siano il meglio che esprime oggi l'hockey italiano. Ci sono i portieri più continui (a proposito, avrebbe potuto esserci anche Oviedo), i giocatori che hanno fatto la fortuna del Valdagno, del Lodi, del Viareggio e del Giovinazzo, le promesse più giovani che si sono distinte negli ultimi anni nella nazionale under 20. (Ci sarà anche Davide Motaran, "dimenticato" nella convocazione ufficiale diffusa dalla Federazione...). 
Ora starà a Mariotti scartare quattro di questi ragazzi e costruire la nazionale chiamata al difficile (come difficili sono tutti i trapassi generazionali) europeo di Paredes. Europeo che vedrà sette squadre al via: Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera e Inghilterra. Ancora da decidere la formula (a gironi o tutti contro tutti), ma ci sarà tempo per parlarne.