Il gioco spettacolare e veloce del Breganze piega un Giovinazzo mai domo, ma poco convincente. E’ questo ciò che è accaduto sabato sera al Pala Pansini di Giovinazzo, dove la formazione di casa non è riuscita a fermare i vicentini che hanno dimostrato di avere un nuovo modo di intendere il gioco dell’hockey, svincolato da enfatizzazioni di vecchio stampo, e di dinamica interpretazione.
La gara è entrata subito nel vivo tanto che sul finire del 1° minuto viene assegnato un rigore alla squadra di casa che Dagostino non riesce a trasformare. Ci riesce invece il Breganze dopo pochi secondi, portandosi in vantaggio con Cocco. Gli risponde subito il bomber Dagostino con un bel diagonale al 3° minuto che si insacca alla destra del portiere veneto. Tre minuti più tardi è ancora Cocco a riportare in vantaggio la sua squadra. L’AFP affronta a viso aperto i vicentini, che giocano spesso di rimessa; ed è proprio su una di queste che Gimenez beffa per la terza volta il portiere pugliese con un tiro ravvicinato sotto porta. Al 13° minuto, una serie di velocissimi scambi, su direzioni disegnate, portano Oriol a battere per la quarta volta Sanchez. La gara non perde di tono e tre minuti più tardi è Romero, con uno splendido diagonale, a battere il portiere vicentino accorciando le distanze e portando il risultato sul 2 a 4. Gli scambi sono veloci, il vigore è sulle ruote; un blu a Gimenez porta Romero al tiro libero che lo stesso si fa neutralizzare dal portiere veneto. Si gioca in power play, ma pur in tre uomini il Breganze riesce ad andar in gol, portando il risultato sul 2 a 5 e chiudendo la prima frazione di gara.
Alla ripresa delle ostilità, gli uomini di mister Depalma entrano ancor più motivati e carichi, spingendosi in avanti con più grinta; ma il Breganze non sta a guardare; anzi, con un’azione fotocopia ad altre due, precedentemente portate a termine con successo, batte per la sesta volta Sanchez che in diverse situazioni non riesce ad avere la copertura dei suoi difensori. Al 3° minuto è ancora Cocco, con una giocata da dietro porta, a battere per la settima volta il portiere pugliese, sancendo la sua personale tripletta. La gara ha un momento di flessione e le due formazioni non lesinano giocate e continui cambiamenti di fronte. Bisogna aspettare il 19° minuto per vedere Romero che si porta dietro tre uomini della difesa veneta, fornendo un assist al suo compagno di squadra V. Antezza che non sbaglia e accorcia le distanze, portando il risultato sul 7 a 3 per i biancoverdi. Tre minuti più tardi, gli uomini di mister Belligio non ancora sazi e con tre passaggi netti mandano in gol nuovamente Oriol per l’8 a 3 a favore dei vicentini, risultato che chiude definitivamente la gara.
Merito ai vincitori e onore ai vinti. E' stata netta la superiorità dei veneti che hanno imposto il loro modo di giocare, mettendo spesso in gran difficoltà i pugliesi che, con intelligenza, hanno saputo far fronte, in diverse situazioni di gioco, alle spettacolari e velocissime giocate dei loro avversari, ma si son dovuti arrendere alle frizzanti e precise trame del “Tiki Taka” che i vicentini hanno tracciato nel rettangolo di gara. Se pur con tanto coraggio, gli uomini di mister Depalma hanno fatto la loro gara, ma non è bastato a fermare il Breganze che come un rullo compressore non ha lasciato tregua spingendo fino alla fine, con i giocatori sempre al posto giusto nel momento giusto. Nei bianco verdi, invece, si evidenzia il bisogno di una meta, che consenta loro di non essere stritolati dagli ingranaggi e dalla pressione di un perfezionismo che li renda umanoidi ansiosi, prede delle circostanze e di situazioni ingombranti. È bene dire che al termine della gara le due formazioni sono uscite tra gli applausi del pubblico presente che, senza ombra di dubbio, ha apprezzato lo spettacolo mostrato.
Per i pugliesi, la strada è ancora in salita. La prossima gara sarà al Pala Castellotti contro la capolista Lodi, sabato 18 marzo; ma mister Depalma e i suoi uomini e con la supervisone di Gianni Massari, non lasceranno nulla di intentato e faranno la loro gara fino in fondo, tornando a testa alta anche da questa difficile trasferta.
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