SORGENTE CAMONDA BREGANZE: 5 Bonatto, Jara, Pigato, Lopez, Giaretta, Peripolli, Berto, Gomez, Bresciani, Crestati. All. Cogo
TOYOTA MARCANTE VALDAGNO: 4 Vallortigara, D. Motaran, M. Motaran, Bertoldi, Pranovi, Cocco, Garcia, Nicolia, Uribe, Cavedon. All. Lodi
Arbitro: Bisacco di Follonica
Reti: pt 1711 Nicolia (TM), 2133 Gomez (SC), 2312 Lopez (SC); st 029 Peripolli (SC), 604 Giaretta (SC), 652 Cocco (TM), 1726 Nicolia (TM), 1836 D. Motaran (TM), 2019 Gomez (SC).
Una Sorgente Camonda riposata e brillante e una Toyota stanca e appannata. Forse deve essere proprio letta nelle differenti condizioni fisiche fra i due quintetti la chiave del derby. La Sorgente Camonda aveva avuto una settimana piena per respirare dopo il derby vinto con il Gemata e allappuntamento arrivava con il morale alle stelle. Situazione esattamente allopposto invece per la Toyota Marcante, che sè presentata a Breganze solo due giorni dopo la massacrante trasferta francese di Coppa Cers a Saint Omer. La fatica è stata indubbiamente un nemico insidioso pagato a Breganze a caro prezzo perché ha minato profondamente la lucidità. I biancocelesti, comunque, nonostante una prova di scarso peso non sono stati soverchiati né sotto il profilo del risultato (5-4), maturato a meno di 5 dalla fine, né sotto quello del gioco. Il merito del Breganze sta soprattutto nellaver saputo esprimere una manovra collettiva più vivace e tonica, con un Gomez e un Bonatto autentici protagonisti.
La cronaca. Cè fin da subito poco tatticismo e ritmi tuttaltro che esasperati. La prima fiammata è di Nicolia, a cui risponde Gomez. I biancocelesti sembrano avere innestato la marcia giusta e davanti pungono. I rossoneri però non stanno a guardare. Prima Vallortigara fa una paratona su Pigato, poi Bonatto fa altrettanto su Nicolia. Il braccio di ferro continua: al 756 Bonatto si supera su Uribe, ribaltamento di fronte e Gomez libero spara fuori. Nuovamente sugli scudi lestremo locale al-l840 su Uribe e all1130 su Cocco. Anche Vallortigara al 1250 deve superarsi per bloccare una conclusione di Jara. Dallaltra parte Bonatto è una muraglia prima su Marco Motaran (1522) poi (16 30) su Nicolia. Il derby si sblocca al 1711: Nicolia dal vertice esplode e infila lincrocio. I minuti finali sono infarciti da numerosi errori di impostazione su entrambe i fronti. Da un disimpegno non pulito al 2133 però scaturisce un fallo e una punizione di prima che Gomez a contatto con Vallortigara schiaccia in rete. Passano meno di due minuti, la Toyota comincia ad accusare un calo di lucidità, lintera squadra è ferma sulle gambe e Lopez può navigarci in mezzo appoggiando in rete: 2-1.
Ripresa. La sosta non è sufficiente a restituire energie fisiche e mentali alla Toyota e lavvio è shoch. Dopo appena 29 Peripolli finta su un difensore e insacca tra palo e portiere: 3-1. In particolare di rimessa il Breganze è sempre pericolosissimo. Ma la Toyota è anche poco fortunata: al 512 una stoccata di Uribe si stampa sulla traversa. Il match prende una brutta piega al 604 quando Bisacco concede ai locali un rigore molto discutibile: Giaretta si vede ribattuto il tiro, ma sulla respinta riesce e gonfiare la rete: 4-1. La Toyota sembra sul punto di subire uninfilata, ma arriva invece una reazione dorgoglio e nel giro di appena 12 riesce ad impattare. Il là arriva con una furberia di Cocco (652) dopo unuscita da retroporta. Sul 4-2 altri brividi: al 1610 palo di Gomez e al 1654 miracolo di Bonatto su Pranovi. Ma si concretizza, invece, linseguimento dei biancocelesti: finta fuori area di Nicolia (1726) che mette fra palo e portiere (4-3), poi contropiede di Davide Motaran (1836) concluso con un diagonale che fora i cosciali di Bonatto (4-4). Lì la Toyota spegne nuovamente i fari, quando invece il buon senso direbbe difesa compatta e squadra pronta a sfruttare il contropiede. Il Breganze, che fin poco prima aveva cercato un contenimento elastico, approfitta del calo avversario. Il match si decide al 2012 quando unapertura di Bresciani dalla balaustra pesca di giustezza sul vertice sinistro dellarea un Gomez troppo libero che batte di prima intenzione e indovina il sette. Proprio sul filo di sirena netto fallo di rigore su Davide Motaran, ma Bisacco nega.
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