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Breganze riceve senza timore il Porto dell'ex Cabestany


In casa rossonera c'è attesa e curiosità per il ritorno del tecnico catalano che oggi guida la corazzata portoghese, ma c'è altrettanta determinazione a rendere difficile la vita al suo Porto.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 06/11/2015 - 16:17 - Ultima modifica 08/11/2015 - 00:39

Il Breganze si è subito “ritrovato” nel derby col Bassano. Anzi: un pizzico di attenzione in più avrebbe consentito alla squadra di portare a casa i tre punti.
Ma in un calendario che non propone pause c’è subito un appuntamento importante e non c’è tempo per troppe analisi. Ritorna l’Eurolega con il secondo turno e con un incontro agonisticamente e tecnicamente di prim’ordine con il FC Porto di Gullem Cabestany.
Il Breganze però sembra aver metabolizzato la doppia sconfitta con Barcellona e Giovinazzo ed è pronto ad affrontare il doppio impegno (martedì 10 novembre si giocherà di nuovo in campionato a Cremona). Confidando stavolta in una miglior sorte e cioè in risultati positivi. Ne sono consapevoli e ci credono il mister, Mirco De Gerone, e il presidente, Antonello Turle.

Mirco, che partita è stata, secondo te, il derby col Bassano?
"Beh, il derby, sotto il profilo del gioco e della prestazione fisica mi ha soddisfatto. Teniamo presente che venivamo da una settimana con due trasferte pesanti in 48 ore mentre il Bassano aveva avuto la possibilità di giocare due partite tra le mura amiche, una delle quali con una squadra nettamente inferiore al nostro impegno con il Barcellona. Nonostante questo abbiamo tenuto un ritmo di gioco superiore al loro e abbiamo creato occasioni attraverso la nostra organizzazione, contropiedi compresi, mentre il Bassano, forte di una rosa di livello, ha creato occasioni solo con giocate del singolo e su ingenuità nostre, vedi il decimo fallo. I ragazzi sono ben consapevoli di dove dobbiamo migliorare, questa è la fortuna di avere una squadra matura e professionale."
Secondo te la squadra ha superato la delusione di Giovinazzo e ha capito che è possibile affrontare bene il doppio impegno campionato-coppa, anche se è difficile?
"Giovinazzo e' stato un passo falso dettato dalla stanchezza, con l'aggravante di un grossolano errore arbitrale che ci ha tolto almeno un punto in classifica, ma siamo consapevoli che la partecipazione all’Eurolega ci costerà qualcosa nelle partite di recupero del martedì. Penso però che i ragazzi che l'anno scorso hanno guadagnato in pista la qualificazione alla coppa, il pubblico e i nostri tifosi, unici, meritino una cornice molto importante come solo la massima manifestazione europea ti può dare con la possibilità di confrontarsi e di vedere nel nostro palazzetto club blasonati come il Barcellona e il Porto."
Cosa ti aspetti dalla partita di sabato col Porto?
"Con il Porto sarà una partita più dura rispetto al Barcellona. Loro sono ancora più fisici e mettono la partita su ritmi vertiginosi. In più Guillem Cabestany sicuramente e' un tecnico che sa dare un'organizzazione importante e concreta alle sue squadre e se ci aggiungiamo il tasso tecnico superiore alla media dei suoi ragazzi, ne esce un cocktail micidiale. Noi comunque non abbiamo nessuna intenzione di fare da comparsa a questo torneo e faremo di tutto per stravolgere i pronostici che ci danno già sconfitti in partenza".

Presidente Turle, strano il destino: Guillem Cabestany subito da avversario a Breganze. Cosa si prova alla vigilia di un incontro così importante, contro una squadra allenata da un amico?
Devo dire che lo avevo previsto. Quando ci siamo salutati in piazza a Breganze prima che lui partisse gli dissi: “Tranquillo Guillem che ci vediamo presto in Eurolega quando verrai qui a Breganze con il tuo Porto!” Comunque voglio essere chiaro e dire che sabato non sarà la partita del ritorno a Breganze di Cabestany. Ma sarà una partita di Eurolega che ci vedrà impegnati fino alla fine per cercare di fare qualcosa di storico. Guillem è un grande ed è un amico prima di tutto, ma adesso rappresenta il passato. Il presente si chiama Mirco De Gerone: vorrei che questo fosse chiaro a tutti. Poi andremo tutti assieme a mangiare e fare festa, ma in pista sarà un appassionante "Breganze vs Porto" e so che Guillem è d'accordo con me. Dobbiamo tutti essere orgogliosi di questa squadra che per il secondo anno di fila è in Eurolega e per meriti propri, non per rinunce di altre squadre. Lancio un appello però: voglio vedere il PalaFerrarin strapieno e mi auguro di non essere smentito. Che sia una grande partita e che vinca il migliore, ma mai come in questo caso sono valide le parole del "paron" Nereo Rocco che quando gli dicevano "che vinca il migliore" lui rispondeva "speremo de no!"

Impossibile non fare qualche domanda anche al grande ex della partita, l'allenatore del Porto Guillen Cabestany.

Guillem, come va? Cosa provi al pensiero di ritornare a Breganze da avversario?
"Bene bene, sta cominciando una nuova avventura. Da tanti giorni, dopo aver visto il sorteggio mi sono venuti alla mente mille ricordi, mille emozioni e la voglia di rivedere tanta gente. Veramente è stato per me un bel regalo poter tornare a Breganze così presto dopo tutto quello che abbiamo vissuto assieme lo scorso anno, non vedo l’ora. Il problema casomai, con tutte queste emozioni, sarà mantenere la testa concentrata sulla partita che alla fine per noi è fondamentale."
Cosa ricordi maggiormente dell’esperienza breganzese?
Beh, potrei cominciare a scrivere e non finirei mai! Tante volte ho sentito dire che giocatori e allenatori sono in una squadra per allenarsi e tentare di fare il loro lavoro nel miglior modo possibile e basta. E’ vero, ma quando in una squadra o in una società convivono un gruppo di dirigenti, di giocatori, uno staff e un gruppo di tifosi che non solo ci mettono l’impegno ma ci mettono proprio il cuore, i sentimenti e le emozioni in tutto quello che fanno, e questo lo fanno in ogni allenamento, in ogni partita, in ogni vittoria e in ogni sconfitta, alla fine succede, come mi è capitato, che sono andato via da Breganze con il sentimento di avere lasciato da Voi una parte di me! Devo anche aggiungere che non solo la parte sportiva della stagione scorsa mi ha lasciato tanti bei ricordi e grandi amici. Davvero la gente di Breganze ha aperto il cuore a me e alla mia famiglia in un modo che mai dimenticheremo…. E adesso mi fermo sennò, come ho detto, continuerei a scrivere della gente di Breganze e non mi fermerei mai."
Come sta andando la tua stagione al Porto?
La mia nuova avventura per il momento sta andando bene. Questa è una storia del tutto differente: siamo passati da un club “familiare” a una grande società, da un piccolo paese a una grande città. Veramente il cambio è stato grande e l’adattamento non è stato un processo rapido, ma a poco a poco tutto si normalizza. Naturalmente per me avere la possibilità di lavorare in una società come il FC Porto è un’esperienza incredibile.
Segui il Breganze e i suoi risultati? Che tipo di partita sarà quella di sabato 7 novembre?
Ovvio che seguo il Breganze, ho vissuto la vittoria in Supercoppa come un tifoso in piú. E sempre mi informo dei risultati della squadra e parlo spesso con tanti breganzesi. Sarà sicuramente la partita piú difficile dal punto di vista emotivo per me come allenatore, e so che dal punto di vista sportivo sarà una gara molto difficile, fondamentale per le due squadre per passare ai quarti di finale di Eurolega. Spero si veda una grande partita e questo per i grandi giocatori che saranno in pista e per l’ambiente appassionato che farà da cornice. Sono due squadre che amano giocare bene ad hockey e perciò mi auguro che sia un bellissimo spettacolo. Un grande abbraccio a tutti e ci vediamo sabato 7 novembre alle 21,00 in pista.

 

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Breganze, Porto,
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