Da quando è stata istituita la nuova formula per l’assegnazione della Coppa Italia (stagione 2013-14, prima edizione a Giovinazzo) l’Hockey Breganze è sempre stato presente e protagonista importante. Due volte semifinalista, nella prima e nella terza edizione (lo scorso anno a Forte dei Marmi), una volta finalista e vincitore, nella seconda edizione a Follonica, nel 2015.
A Follonica si va anche quest’anno. E con la squadra di casa il Breganze debutterà nei quarti di finale oggi alle 21. Domani le semifinali: in una si affronteranno la vincente di Follonica-Breganze e la vincente di Forte dei Marmi-Sarzana. Nell’altra si affronteranno la vincente di Lodi-Bassano e la vincente di Viareggio-Monza. Domenica alle 19 la finalissima.
Breganze arriva a questo appuntamento forte del quarto posto in classifica in campionato, ottenuto superando proprio il Follonica, e con una condizione, fisica e tecnica, tutto sommato buona.
Vero che in campionato Breganze è reduce dalla sconfitta (inattesa e di misura 0-1) di Correggio e dal pari casalingo (4-4) col Trissino. Vero che ha terminato l’Eurolega con un’altra sconfitta, per 5-4 in Portogallo con l’Oliveirense, ma soprattutto le ultime due prestazioni sono state incoraggianti.
E il fattore campo conta fino a un certo punto. Il Follonica è squadra che non ha giocato nelle coppe europee nell'ultimo week end e ha potuto così prepararsi e concentrarsi al meglio su questo obiettivo. Ha cambiato poco rispetto allo scorso anno, salvo la guida tecnica (Paghi il nuovo allenatore) ed è partito molto bene a inizio stagione. Ora pare attraversare un piccolo calo dopo il quarto posto al termine dell’andata, ma è sempre avversario da rispettare e da affrontare con la massima concentrazione. Marinho è il suo goleador principe, ma anche gli altri stranieri (Saavedra e Rodriguez) sanno il fatto loro e il gruppo degli atleti di casa (F. Pagnini, Banini, Menichetti ecc.) è sicuramente di qualità. Un quarto di finale impegnativo insomma, ma Breganze ci crede ed è carico al punto giusto.
Il lotto delle avversarie è agguerrito. Il Forte dei Marmi ha da tre anni lo scudetto cucito sul petto, ma in Coppa Italia ha sempre fallito. Clamorosa la repentina uscita dello scorso anno proprio in casa con Bassano ai quarti di finale: eliminazione ai rigori. Rispetto allo scorso anno ha cambiato molto, non ha più il suo fuoriclasse Pedro Gil (e nemmeno Cancela), ma sono arrivati De Oro e Gnata dal Breganze, Romero dal Matera e Cinquini dal Viareggio che, assieme a M. Pagnini, Orlandi, Motaran e Torner, più Stagi, fanno uno squadrone che sfiderà Barcellona nei quarti di Eurolega. I versiliesi dovranno però guardarsi dal Sarzana del presidente Maurizio Corona, di mister Dolce e dei vari Corona, Borsi, Festa, Pistelli, De Rinaldis, Rossi, Sterpini ecc., protagonista sin qui di un eccellente cammino europeo e che può sognare una storica qualificazione alle finali di Cers, mentre in campionato la formazione ligure sta rifiatando, dopo l’ottavo posto alla fine dell’andata, in una posizione poco al di sopra della zona retrocessione.
“Derby in giallorosso” poi tra Lodi e Bassano, con le tifoserie sono gemellate. Lodi ha vinto la Coppa Italia lo scorso anno battendo proprio la squadra di Pino Marzella in finale e il Bassano fu la vera sorpresa di quella manifestazione. I lombardi sono i favoriti e non solo per rivincere la Coppa Italia. Hanno appena passato il turno in Eurolega, in campionato sono in testa con ben 5 punti di vantaggio e a una squadra già fortissima (Català, Platero, Illuzzi, Ambrosio, A. Verona, Maremmani e via via tutti gli altri) hanno aggiunto la classe purissima di Giulio Cocco. Allenatore è il portoghese Resende. Lodi dovrà affrontare con attenzione l’impegno, perché Bassano è squadra capace di esaltarsi in manifestazioni come questa e se è vero che il suo possibile limite è, sulla carta, la panchina corta (Dal Monte, Amato, Tataranni, Julia, Neves, Panizza e i giovani) è altrettanto vero che il team di Marzella non si arrende mai ed è capace di prestazioni gagliarde, sino all’ultimo respiro.
Ultimo quarto in esame quello tra il CGC Viareggio di Alessandro Bertolucci e il Monza di Tommaso Colamaria. Viareggio ha una formazione in grado di primeggiare in competizioni come questa, con il giusto mix tra atleti esperti, alcuni di classe immensa (Mirco Bertolucci, Barozzi, Costa, Rubio, Montigel, Palagi) e giovani di assoluto spessore e qualità (Muglia, Gavioli). Ma il Monza del patron Franco Girardelli, protagonista sin qui di un’ottima stagione, anche se qualche rimpianto c’è per aver perso il derby europeo di Cers col Sarzana, vorrà giocarsi sino in fondo le sue carte com’è normale che sia. I fratelli Compagno, Zucchetti, i fratelli argentini Martinez, lo spagnolo Martì, Camporese e un grande estremo difensore come Oviedo (allenatore del Breganze femminile) promettono di dare tutto e rendere la vita durissima ai versiliesi.
Accanto alla coppa Italia di A1 ci sarà la coppa Italia di A2 con ben tre vicentine, Roller Bassano, Thiene e Montecchio Precalcino a contendere il titolo allo Scandiano che trionfò lo scorso anno.
Importante infine anche la coppa Italia femminile; anche questo titolo si assegnerà nella tre giorni di Follonica. A contenderselo Molfetta, Pesaro, Agrate e il Breganze che vinse la coccarda tricolore lo scorso anno e che ha una voglia matta di ripetersi.
Ecco cosa provano e pensano l’allenatore e gli atleti del Breganze alla vigilia della tre giorni toscana che assegnerà il primo titolo stagionale.
Massimo Belligio, l’allenatore, se è emozionato non lo da a vedere. E’ invece pratico, concreto e schietto come sempre. Ed è consapevole: “dell’importanza che ha questa manifestazione per la nostra società, in particolare per il presidente Turle, per il suo vice, Stefano Volpe, ma anche per tutte le persone dell’ambiente rossonero. Vedo un gruppo unito e convinto dei propri mezzi. I giocatori sanno che questo è uno dei momenti decisivi per onorare al meglio la maglia del Breganze. Abbiamo lavorato bene in questo ultimo periodo e vogliamo dare il massimo. Per noi, per la società e per i tifosi”.
Non si può sperare di vincere competizioni così importanti se i portieri non sono al top. Hanno lavorato tanto gli estremi difensori del Breganze. E si sentono bene come dichiara il veterano Fabio Mabilia: “C'è in palio il primo trofeo stagionale, siamo pronti per essere protagonisti. Arriviamo da una buona prestazione in terra portoghese che ha aumentato la consapevolezza nei nostri mezzi. Vedo Bruno (Sgaria) in ottima forma ed io mi sento pronto in caso di necessità”.
Ed ecco cosa dice Bruno Sgaria, classe 1998, alla sua prima Coppa Italia da titolare, ma è già la terza volta che partecipa a un evento come questo. Le sue parole non sembrano tradire alcuna emozione: “Le finali di Coppa Italia sono il primo trofeo messo in palio dell'anno. Noi ci arriviamo carichi e consapevoli dei nostri mezzi sapendo che se giochiamo come sappiamo possiamo dare del filo da torcere a tutte le squadre”.
Anche Stefano Dal Santo ha già partecipato alle Final Eight, praticamente da quando ci sono. E c’era (con Bruno Sgaria e capitan Cocco) anche nel 2015 quando Breganze vinse. Più che autorevole quindi il suo parere, in particolare sul giusto approccio psicologico da tenere per dare il meglio: “E’ molto importante in questa competizione arrivare determinati e consapevoli della propria forza perché, essendo partite ad eliminazione diretta, bisogna dare il 110% fin da subito, cioè già oggi, ogni partita sarà una finale! Ci stiamo preparando bene e lotteremo su ogni pallina in pista, il Breganze merita di essere un club vincente!”.
Gli da ragione anche Facuu Posito alla sua prima esperienza italiana, anche se dimostra di capire benissimo il momento: “E una delle cose più importanti di questa stagione, dobbiamo essere concentrati al 100% perché sono tre giorni e alla fine chi arriva meglio vince. Da parte mia sono contento di giocarla questa Coppa, mi sento bene e sono carico per questo week end. Abbiamo la squadra per vincerla”.
Anche per Oriol Vives è la prima volta e la sua prestazione è particolarmente attesa da tutto l’ambiente rossonero. Ma anche lui è sicuro di essersi preparato bene, come tutta la squadra, e ha tanta voglia di dare una gioia ai tifosi rossoneri: “Penso che arriviamo in un momento ottimo per affrontare la Coppa. Fisicamente siamo forti e con Massimo (Belligio) stiamo lavorando per arrivare al 100%. Quindi penso che possiamo fare bene. Per me sarà la prima Coppa Italia e personalmente mi fa molto piacere giocarla, speriamo di fare tutto per andare avanti e fare godere le persone di Breganze”.
Il suo compagno di reparto, Alvaro Gimenez è ottimista e sottolinea la qualità della preparazione: “Specialmente nell’ultimo mese abbiamo lavorato benissimo e si è visto già sabato scorso con l’Oliveirense in Eurolega che siamo a buon punto. Abbiamo curato i dettagli e i particolari negli allenamenti e per giocare alla grande. Non vedo l’ora!”
Per Romeo D’Anna questa è la prima Coppa Italia con una maglia diversa da quella bianconera del CGC Viareggio dove è cresciuto. Ma a Breganze si trova bene e ci tiene tanto, anche se le sue sono dichiarazioni che dimostrano pacatezza e razionalità, unite a tanta determinazione: “Sicuramente è un grande appuntamento, nel quale ogni squadra vorrà fare il meglio possibile. Noi scendiamo tranquilli e preparati, con la voglia di passare il turno seppur affrontando la squadra di casa, avversario tosto ma non imbattibile. Credo che saranno partite molto combattute e come abbiamo visto nelle precedenti edizioni non sempre chi è la favorita riesce a vincere”.
Ci sono similitudini tra Romeo D’Anna e Giovanni Zen, che l’anno scorso non c’era (giocava a Valdagno che non si qualificò) e che per la prima volta disputerà la Coppa Italia con una maglia diversa da quella bassanese con cui è cresciuto. E’ atleta esperto e sa cosa vuol dire vincere un torneo importante (la Cers 2012, proprio col Bassano) e quanto ci tenga l’ambiente rossonero a fare bene: “E' un appuntamento importante che non vogliamo sbagliare. Ci stiamo preparando da tempo e questa settimana abbiamo curato ogni minimo particolare per arrivare pronti a questo appuntamento che per noi è fondamentale e al quale, inutile nasconderci, teniamo molto. Breganze storicamente in Coppa Italia ha sempre ben figurato, vincendola anche un paio di anni fa, giocandola proprio a Follonica. Chissà che questo sia di buon auspicio!”.
Insomma tutti i rossoneri non vedono l’ora di scendere in pista assieme a capitan Mattia Cocco. Quest’anno non avrà al suo fianco il fratello Giulio, che gioca nella favorita Lodi e, dall’alto della sua esperienza, sa inquadrare quale potrà essere il ruolo del Breganze in queste Final Eight di Coppa Italia 2017: “Io credo che ci siano delle squadre più attrezzate di noi, ma penso anche che quest'anno nulla è scontato e quindi niente è impossibile. Bisogna continuare a lavorare bene come stiamo facendo e puntare al massimo sempre”. Una degna chiusura, da capitano di una squadra che sa che il tempo delle parole sta finendo e che l’unica cosa che conta è il responso del campo, anzi della pista.