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Breganze, obiettivo primo posto, ma a Lodi sarà dura


Ai rossoneri basta un pareggio al Palacastellotti dove l'Amatori ha sempre vinto in campionato. I lodigiani hanno fatto segnare il passo nelle ultime due partite, ma non c'è da fidarsi.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 19/12/2015 - 09:13 - Ultima modifica 19/12/2015 - 23:16

Questa sera termina il girone d’andata del massimo campionato di hockey pista italiano. La classifica finale del girone d’andata non ha un mero significato simbolico. Non è in palio insomma solo il titolo “platonico” di “campione d’inverno”. Arrivare primo, secondo o terzo, insomma conta. I piazzamenti in classifica, dal primo all’ottavo, determinano infatti gli accoppiamenti per le finali di coppa Italia che si terranno a Forte dei Marmi dal 26 al 29 febbraio 2016. La società campione d’Italia si è aggiudicata l’organizzazione della kermesse. Il Forte dei Marmi, secondo a 25 punti tra l’altro, è l’unica squadra che può contendere il primo posto al FaiZane’ Lanaro Breganze che di punti ne ha 27. Il Matera infatti, terzo a 24 punti, anche se raggiungesse il Breganze ha infatti perso lo scontro diretto.
Al di là di matematica e statistica però la squadra rossonera sta pensando, da martedì, dopo aver vinto, bene il derby col Valdagno solo alla partita di Lodi. Contro un avversario, l’Amatori Wasken Lodi, che di punti ne ha 23, è stato anche in testa (due turni fa) e a casa sua cerca un risultato di prestigio contro i rossoneri di De Gerone, questi ultimi da più parti elogiati per la qualità del gioco espresso e la compattezza di squadra.
Il Lodi, allenato da Paolo De Rinaldis, tecnico sarzanese di esperienza e già commissario tecnico, al pari di Mirco De Gerone, delle nazionali giovanili azzurre, è una formazione che privilegia il gioco offensivo vantando il secondo miglior attacco del campionato (58 reti segnate), mentre la difesa ha subito 38 gol. Il Breganze ha la seconda miglior difesa (26 reti subite) e il quarto attacco (54 gol).
Tra i lodigiani spiccano per doti tecniche e carisma l’argentino Platero, il portiere spagnolo Català e i nazionali azzurri Ambrosio, Illuzzi e Verona. Da ricordare anche Malagoli e Francesco De Rinaldis, figlio dell’allenatore. Lodi è una piazza storica dell’hockey pista italiano dove c’è grande passione e, tradizionalmente, notevole seguito di appassionati. Il pubblico lodigiano può veramente essere un’arma in più se vede che la squadra di casa si impegna e cerca di onorare lo spettacolo, come spesso è accaduto quest’anno. Per il Breganze anche questo fattore può rappresentare uno stimolo in più e, comunque, la squadra rossonera potrà contare nell’occasione sull’incitamento dei propri tifosi: almeno un pulmann è stato allestito per l’occasione e ci saranno anche altri sportivi, in auto, a seguire il Breganze.
Formazione che sin qui ha impressionato e, a volte, meravigliato, dimostrando sempre voglia di ripartire dopo ogni partita, pensando ad un impegno alla volta e facendosi apprezzare dal proprio pubblico per come ha giocato e come si è impegnata. Sempre: nelle serate di maggior vena e anche in quelle dove c’è stato da soffrire. Ecco: se c’è una nota di merito della squadra di De Gerone è proprio la capacità di non scomporsi mai, di gioire per i successi sì, ma di non esaltarsi troppo avendo sempre di mira l’obiettivo successivo. Come un saltatore in alto che vede, progressivamente, alzarsi l’asticella ma non si spaventa dell’ostacolo, cioè dell’avversario, ma prova, con i suoi mezzi, e cioè il gioco di squadra teso ad esaltare le doti dei singoli, a superarlo.
Detto questo i ragazzi di De Gerone e del suo staff (il fisioterapista Gianfranco Cucca, il preparatore atletico Andrea Bellon, il meccanico Stefano Bocconcello) sono pronti all’ennesima sfida, con rispetto per gli avversari ma con la voglia e la determinazione di regalarsi e regalare a chi li segue un altro sabato di gioia, per la soddisfazione del presidente Turle, del suo vice Volpe e degli altri dirigenti e collaboratori.
E poi, si riprenderà il 9 gennaio 2016, le agognate vacanze natalizie per Riccardo Gnata, Mattia e Giulio Cocco, Tonchi De Oro, Alvaro B. Gimenez, Gerard Teixido, Stefano Dal Santo, Filippo Compagno, Alberto Zanin e gli altri giovani della rosa (Zanazzo, Costenaro, Gasparotto, Ponzo, Manzardo ecc.), splendidi protagonisti sin qui di una stagione esaltante, all’altezza delle migliori della storia rossonera. Storia significativa visto che a hockey su pista a Breganze si gioca da 54 anni.

Parole chiave: Serie A1, Giornata 13, Breganze, Lodi,
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