Finisce in parità il derby della savana fra i leoni rossoneri e le tigri pugliesi. Partita dai due volti: 5 a 2 il primo tempo a favore del Breganze; stesso parziale nella ripresa, ma per il Giovinazzo. Qualche decisione arbitrale discutibile, da una parte e dall'altra; ma non ci si è lamentati degli ultimi 8 secondi di Viareggio, non ci si è lamentati del gol non visto di De Oro contro Sarzana oppure di quello non dato contro Valdagno (anche se le foto hanno dimostrato che la pallina era ampiamente dentro) così allo stesso modo non ci si lamenta di sabato sera.
Necessario invece guardare agli errori commessi, primo di tutti quello di non aver ammazzato sul 6 a 3 una partita da chiudere, anche se giocare a Giovinazzo non è mai facile. Specie per Breganze che quando scende da quelle parti risveglia la rabbia pugliese, mai sopita, per la sconfitta rifilata ai biancoverdi nello spareggio scudetto nel lontano 1979.
Nonostante tutto per Breganze la distanza dalle terze aumenta a 5 punti, anche se ovviamente il campionato è ancora lunghissimo. Le giornate di calendario senza sconfitta diventano 10, i punti raccolti nelle prime 4 giornate di ritorno sono 10, contro i 9 delle stesse 4 giornate all'andata, e dopo aver già incontrato CGC - Valdagno e Giovinazzo in trasferta. Necessario per i leoni rossoneri vivere alla giornata, senza voli pindarici ma consci della propria forza.
Ora tocca alla trasferta di Ginevra, sapendo che se la trasferta dei tifosi breganzesi si annuncia uno spettacolo (un pulman già stracolmo e varie auto al seguito), assai dura sarà invece la gara per i ragazzi di mister Marozin. La squadra è in corsa su tre fronti, e vuole continuare ad esserlo. Motivo per cui, al di là della festa annunciata, l'ambiente ha chiaro in testa che sabato prossimo non si può sbagliare. Avanti così.