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Breganze conserva l'imbattibilità, ma brucia quel gol non visto


Grande cornice di pubblico per il big match di giornata tra Breganze e Forte dei Marmi e giallo nel finale quando una punizione di Cocco finisce alle spalle di Stagi senza che gli arbitri se ne accorgano.

Scritto da Hockey Breganze - Pubblicato il 18/02/2014 - 14:39 - Ultima modifica 20/02/2014 - 11:09

Ci vorrebbe sicuramente più di un semplice articolo per parlare di quanto visto sabato sera. Nel bene e nel male. Forse partendo dalla fine si rende meglio l'idea. 40 secondi alla sirena, 3 a 3, pallina a Pedro Gil, probabilmente il più forte giocatore del mondo attualmente: Crudeli gli ordina di tenerla. E Gil la tiene sulla stecca, fermo immobile appena dentro la sua metà campo.
Colpisce la riflessione che ci fa uno sportivissimo tifoso fortemarmino alla fine, che ci dice: "con la squadra che abbiamo dovremmo giocare ogni pallina per segnare, invece diamo palla a Gil e gli ordiniamo di tenerla a difesa di un pareggio. Vabbè che siamo primi con 6 punti di vantaggio, ma stasera sembrava che primo fosse il Breganze. E poi, quanto brutto vedere un giocatore di quel calibro con la pallina sulla stecca che rinuncia a giocare a difesa di un pareggio, noi che siamo la capolista. Mica ci abbiamo fatto bella figura, anzi.... E poi, se capita di reincontrarci nei play off, mica contano i 6 punti; si riparte alla pari.".
Ecco, pensiamo che questa immagine finale renda benissimo l'idea di ciò che si è visto sabato sera. A onor di cronaca sportiva noi vogliamo anche pensare che forse il buon Pedro in cuor suo sperava in un pressing dei rossoneri tale da creare magari una situazione di superiorità numerica da sfruttare sull'ultima curva della gara, ma certo, vedere un "non gioco" a difesa del risultato per chi sportivo è, fa un pò male. Situazione ben diversa dall'andata, quando in una serata nerissima, sul 7 a 1 per Forte a 2 secondi dalla fine, Orlandi, senza tenere palla come invece normalmente si fa per fair play quando si vince larghi, andò a cercare di realizzare in contropiede l'8 a 1 come a mortificare ulteriormente gli avversari.
Probabilmente da quel momento ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti e tante cose sono cambiate. Breganze si scopre definitivamente grande squadra, soprattutto per mentalità e carattere, e lo fa probabilmente non nella sua serata migliore dal punto di vista del gioco. Qualche prestazione un pò sottotono da parte di alcuni singoli, almeno in certe giocate: il che è tutto dire su quali siano le potenzialità di questa compagine. Alcune sbavature evitabili consentono al Forte dei Marmi di raggiungere il pareggio. Forte che in un unico momento della gara, sul 2 a 2, prova per pochi minuti a fare il sorpasso, ma il cugino extraterrestre di Pedro Gil gioca in porta nel Breganze, si chiama Oviedo, e fa capire subito che i rossoneri non hanno alcuna intenzione di far cadere l'imbattibilità interna del PalaFerrarin. Breganze torna sopra 3 a 2, Forte pareggia grazie ad una sbavatura che consente una superiorità numerica in contropiede.
Poi succede quello che tutti hanno visto a 2' 48" dalla fine. Punizione di prima per i rossoneri, tiro di Cocco, pallina che entra, gol non dato. E ci potrebbe anche stare sportivamente parlando, capita che anche gli arbitri non vedano. Solo che poi è difficile poi spiegare ad una tifoseria correttissima come quella rossonera come mai lo stesso arbitro non abbia visto nè un gol evidente contro Valdagno, in un momento topico della partita, nè un gol evidente come quello di ieri sera contro la capolista. Noi teniamo volutamente un profilo basso. A difesa di tutto il movimento hockeystico. Punto.
Capitolo ambientale. Breganze si scopre grande non solo per la squadra, ma anche per un palazzetto che rappresenta una festa ad ogni partita e trasuda di passione. Gente da ogni dove della provincia nella "bombonera rossonera", in primis dai paesi vicini, Mason, Marostica, Sarcedo, Sandrigo; ma anche gente che alle 6.30 era davanti al palazzetto in attesa dell'apertura dei botteghini dicendoci "son da Schio, che non me toche restar fora parchè ze finio i biglietti. Intanto me magno un panin". Sul sesto uomo in campo, gli ultras, non serve dire niente. Da applausi. Copertina per loro, che dimostrano anche di aver studiato la storia. Dell'Hockey.

Parole chiave: Serie A1, Giornata 20, Breganze, Forte dei Marmi,
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