Preparati si sono preparati e visto che “si va al Liceo” i rossoneri di Massimo Belligio hanno anche “studiato” a fondo per questa prima “verifica” europea.
Battute scolastiche a parte, dopo due settimane di stop è tempo di tornare a giocare per l’Hockey Breganze. E lo si farà a ritmi serrati, fino a pochi giorni prima di Natale, iniziando sabato 05 novembre in Spagna, al Riazor di La Coruna, prima di Eurolega. La sosta però è servita a recuperare chi aveva qualche acciacco (Facuu Posito) e soprattutto ha caricato, se possibile, ancor più Bruno Sgaria protagonista dello splendido argento agli Europei Under 20 e di un ottimo inizio di stagione con il Breganze.
Il portiere rossonero ha solo 18 anni, ma è già da qualche anno che vive “vigilie” importanti. E dalle sue dichiarazioni fa capire che una cosa l’ha metabolizzata. E cioè che ogni volta, sia che sia andata bene sia che sia andata male, bisogna lasciarsi alle spalle tutto e saper ricominciare.
Bruno complimenti per l’Europeo Under 20, un bellissimo argento. Cosa Ti porti da questa esperienza?
“Intanto grazie. Da questa esperienza mi porto una grandissima soddisfazione, innanzitutto per l'argento conquistato e poi anche per il fatto di aver avuto la possibilità di giocare e di confrontarmi con i miei pari età in una competizione come l'europeo”.
Stai vivendo un momento importante con il Breganze. Il tuo inizio di stagione è stato sicuramente buono e ora arrivano le gare ravvicinate: in tre giorni niente meno che Liceo La Coruna e Forte dei Marmi, tanto per cominciare. Saranno partite che ti vedranno probabilmente molto impegnato. Come ti stai preparando?
“La stagione è iniziata in maniera positiva, ma l'importante è non perdere la concentrazione proprio adesso che avremo tante partite in un lasso di tempo molto breve, a partire da sabato quando si giocherà contro il Liceo e subito dopo martedì contro il Forte. Per prepararmi a queste partite mi sto allenando, assieme a tutta la squadra, con molto impegno e ritengo nel modo giusto, soprattutto con la giusta intensità, seguendo le direttive dello staff tecnico”.
Il Breganze nella sosta ha avuto sicuramente modo di preparare al meglio la sfida con il Liceo La Coruna. E un grosso aiuto a Massimo Belligio l’avrà dato sicuramente Oriol Vives che lì ha giocato nelle ultime due stagioni prima di trasferirsi qui. Oriol, che tipo di partita sarà Liceo La Coruna-Breganze?
“Il Liceo ha dimostrato per anni di essere una delle migliori squadre del mondo. Sarà una partita difficile per noi, ma dobbiamo andare là e scendere in pista con la convinzione che si possa ottenere un risultato positivo”.
Quali sono le qualità di questa squadra? Cosa deve fare il Breganze secondo te per affrontare al meglio la gara?
“Si tratta di una squadra costruita per comandare il gioco, lavorano da anni con lo stesso tecnico, Carlos Gil, molto esperto e competente, e sono fedeli ad uno stile e ad un’organizzazione tattica consolidati. Hanno grandi giocatori nei loro ranghi in tutti i ruoli, attacco, difesa e portiere, il loro punto di forza. Noi dovremo mantenere molto ordine in difesa ed essere ben organizzati in attacco”.
Quali sono gli avversari più importanti secondo te?
“Per me il più importante è il portiere Malian, veramente molto bravo. Poi sicuramente Torres, Lamas e Perez, bravissimi, e Coy che sta facendo molto bene in questo inizio di stagione, ma sono tutti molto pericolosi. Dobbiamo fare una grande partita ma ci crediamo”.
Chi non vede l’ora di scendere in pista è Facuu Posito che ha recuperato dal fastidio alla zona lombare grazie all’aiuto fondamentale del fisioterapista Gianfranco Cucca e del preparatore Andrea Bellon. Facuu si è integrato molto bene in squadra e società ed è molto apprezzato, assieme a Romeo D’Anna, anche come allenatore del Minihockey. Come stai Facuu? Hai risolto il problema alla schiena? Sei pronto per queste partite così importanti?
“Sì, grazie, il problema alla schiena è stato risolto, non vedo l'ora di giocare, prima con il Liceo e poi con le altre”.
Sei qui ormai da più di due mesi. Cosa pensi di Breganze? Tua zia vive a Bassano. Conoscevi già queste zone?
“Il Breganze è una società molto seria e organizzata ma allo stesso tempo è anche molto familiare, mi sento quasi come a casa e sono molto felice di essere qui. Sì ho mia zia a Bassano ma questa è la prima volta che vengo in Italia, non ci ero mai stato”.
Quali sono le differenze più significative tra Italia e Argentina nella preparazione pre-campionato, negli allenamenti e nelle partite?
“Ci sono grandi differenze. Qui in Italia si nota molta più professionalità nella preparazione e negli allenamenti. E tutte le partite sono molto combattute: non è mai facile vincere”.
Come vedi la squadra alla vigilia di due partite così importanti?
“La cosa più importante per affrontare queste partite è la concentrazione. Sappiamo di dover affrontare delle grandi squadre ma noi non dobbiamo sentirci inferiori a nessuno. La squadra ha fatto molto bene in queste prime tre partite di campionato e ho grande fiducia. Siamo in grado di ottenere buoni risultati”.
Sono dichiarazioni che trasmettono la fiducia di un gruppo che crede in quello che fa. Alla pista ora le risposte, con la certezza che, comunque vada, bisogna lasciarsi alle spalle tutto e saper ricominciare. Con convinzione e fiducia.