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Bertolucci: 'Adesso facciamo bene anche in nazionale


Tutti soddisfatti i protagonisti della stagione d'oro del Follonica. Sergio Silva si rammarica scherzando per la supercoppa europea lasciata al Barcellona. Mirko Bertolucci si gode il doppio titolo di capocannoniere in Italia e in Europe. I gemelli Michielon si appuntano con orgoglio sul petto il loro scudetto numero 10.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 01/06/2006
Il presidente Merlo è in sala stampa, sconsolato. Stavolta non sa a chi o a che cosa attaccarsi per spiegare ai suoi tifosi che ancora una volta è toccato al Follonica vincere. Niente caccia agli arbitri, niente accuse al pubblico o all’ambiente. Ma, soprattutto, niente storia in pista e fuori. Il secondo ed ancor più storico scudetto del Follonica conquistato sotto le calde volte del Capannino ha un sapore tutto speciale, dolce come il miele per i combattenti azzurri, amaro come il veleno per gli eterni secondi giallorossi. Che ci avevano anche creduto dopo gara 2 ma che non avevano fatto i conti con la dura realtà della pista Armeni. Che ti boccia irrimediabilmente anche se ti chiami Barcellona, figurarsi se ti chiami Bassano.
In Veneto non c’era, Ale Bertolucci, mercoledì sera al Capannino invece il “secco” ha giocato eccome. “Me li sono segnati tutti i play off – conferma con la medaglia al collo – purtroppo lo scorso anno nel finale di stagione non sono riuscito ad essere protagonista come i miei compagni mentre adesso volevo lasciare il segno e devo dire che ci sono riuscito e sono contento di averlo fatto. E’ un sogno che si avvera, sono stato determinante in tutte le gare importanti, ho dato un enorme supporto alla squadra ma la cosa è stata reciproca: siamo un gruppo di fratelli, una volta sono decisivo io una volta tocca agli altri e tutti tirano dalla stessa parte. E’ questa la nostra forza. Adesso, dopo un pizzico di ferie, proviamo a fare qualcosa di buono anche in nazionale”.
C’è un traguardo particolare nel doppio scudetto azzurro: la stella raggiunta da Alberto ed Alessandro Michielon, giunti a quota 10 scudetti. “La felicità è tanta, difficile trovare parole. Il nostro, ormai lo sanno tutti, è un gruppo di uomini e giocatori straordinari, atleti che hanno compiuto un’impresa unica, una combinazione indissolubile fra società, giocatori, squadra e città che hanno fatto avverare qualcosa di impossibile da rivedere ancora per molto tempo. Non dobbiamo commettere l’errore di abituarci a vincere sempre e comunque: è vero, siamo forti e lo saremo sempre ma potrebbero anche arrivare momenti difficili e tutti ci dovranno stare attorno allo stesso modo. Per adesso godiamoci questi due anni fantastici e permetteteci di dedicare a noi stessi lo scudetto della nostra stella”.
L’uomo in più di questa stagione, Sergio Silva, protagonista in tutti gli appuntamenti decisivi. “Non sono contento, quest’anno non siamo riusciti a vincere la supercoppa europea contro il Barcellona, peccato” dice tutto serio prima di tornare a sorridere. “Scherzi a parte, non sono mai stato in una realtà come questa in tutta la mia carriera, sono strafelice di giocare con questa maglia, con questi compagni, per questa società e per questi tifosi. La stagione è finita come è iniziata, con una coppa vinta al Bassano. La dedica è obbligata per mio figlio Jose Fernando, è la cosa più importante della mia vita e che mi da la forza di andare avanti nei momenti difficili.”
Mirko Bertolucci ha fatto il diavolo a quattro in finale, quelli del Bassano se lo sogneranno ancora una volta a lungo: “Grande squadra, la sua forza è che i singoli riescono a mettersi sempre al servizio del gruppo. In Italia sarà dura per tutti, ormai è diventata routine, in Europa lo è già stata anche se non sarà sempre così agevole. Questo scudetto è ancora più bello del primo perché ripetersi è più difficile che vincere. Sono contento di vivere a Follonica, l’ambiente è meraviglioso e la gente anche. L’ultimo grande ringraziamento a tutti i miei compagni che mi hanno permesso di vincere il titolo di capocannoniere sia in campionato che in Champions League”.
Il guardiano della porta azzurra, Guillerme Silva, forse uno dei più forti portieri al mondo. “Tutto perfetto, per me giocare in una squadra come questa è un sogno che si è trasformato in realtà assieme a tutti i successi di quest’anno. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi, sono felice soprattutto perché quello di stasera è stato l’ennesimo regalo che abbiamo fatto in casa nostra al nostro pubblico e alla città di Follonica, che quando è servito si è dimostrata il sesto uomo in pista. Alla fine nessuno può resisterci, né i giocatori né i tifosi di nessuna squadra”.

Michele Nannini
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