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Bassano campione d'Italia. Trionfa lo spettacolo dell'hockey su pista


Il Metalba Infoplus Bassano del presidente Merlo e di mister Vanzo vince in rimonta gara 4 e spodesta il Follonica dal trono d'Italia dopo quattro anni di dominio incontrastao. In una magica cornice di pubblico, dopo una partita spettacolare e dalle grandi emozioni, l'hockey regala il meglio di sè.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 02/06/2009
METALBA INFOPLUS BASSANO - ETRURIA FOLLONICA 3-2 (primo tempo: 3-2)
MARCATORI: 10.45 aut. Silva, 14.28 Molina, 16.51 Giaretta, 23.46 Abalos (R), 24.33 Cacau.
METALBA INFOPLUS BASSANO: Trento, Antezza, Cacau, Abalos, Campagnolo, Giaretta, Zen, Silva, Peripolli, Cunegatti. All. Vanzo.
ETRURIA FOLLONICA: Bargallò, Velasquez, Nobili, Molina, M.Bertolucci, A.Bertolucci, Pagnini, Bresciani. All. Mariotti.
ARBITRI: Molli e Da Prato di Viareggio.

Il Bassano non ha sprecato la seconda occasione, l'unica tra le mura amiche, per conquistare il secondo scudetto della sua storia. Ha sofferto, si è fatto sorprendere da un Follonica tutt'altro che rinunciatario e capace di andare in vantaggio per 2-0, poi ha reagito e vinto grazie al contributo di due uomini simbolo. Prima Enrico Giaretta, gregario da nazionale, che con gli scudetti del Bassano ha un feeling particolare; la sua firma indelebile è sul primo scudetto conquistato a Prato ed ora anche sul secondo vinto in casa con il gol che ha aperto la rimonta odierna contro il Follonica. Poi Massimo Cunegatti che ha sorretto il Bassano nel primo, difficilissimo quarto d'ora e poi ha chiuso la saracinesca e ha stoppato tutti i tentativi del Follonica che non è certo stato a guardare.
Tra il primo e l'ultimo minuto di questa ultima partita della stagione c'è stato tutto il meglio che l'hockey su pista può dare: gioia, sofferenza, illusione, rimonta, paura, trionfo. E tanto, tanto, tanto spettacolo. Uno spettacolo che ha accomunato tutti i protagonisti dentro e fuori la pista. I venti gladiatori che hanno sudato finchè ce n'era e hanno tenuto la partita in bilico fino all'ultimo secondo; il pubblico che ha fatto da degna cornice: spettacolare quello di casa, stoico quello maremmano. E anche gli arbitri, i signori Molli e Da Prato, che hanno fatto bene e fino in fondo il loro dovere.

La cronaca della partita è quasi superflua perchè non sono i dettagli a fare la differenza, ma quello che è successo nel suo insieme.
Vale soltanto la pena ricordare che il Bassano il suo scudetto se lo è sudato e che il Follonica ha perso, ma lo ha fatto con grandissimo onore e assolutamente a testa alta. Basta leggere il tabellino per capire la fatica che ha dovuto fare il Bassano per portare a casa il trionfo. Perchè il Follonica del primo quarto d'ora ha intimorito un Bassano quasi sbadato e a tratti imbarazzante. In difficoltà in tutti i suoi uomini con l'eccezione di Cunegatti che ha tenuto in piedi la baracca limitando i danni. Ma trovarsi sotto 0-2 contro il Follonica renderebbe la vita ardua a chiunque, soprattutto in una finale scudetto.
La novità della serata è proprio la capacità del Bassano di reagire, di rimettere in piedi la partita e, nel momento più favorevole, di prendere quel vantaggio decisivo da difendere poi fino alla sirena finale.
A guidare la rimonta è stato, come detto, Giaretta, imitato poi da Abalos, freddo a trasformare un rigore. A far credere davvero allo scudetto del Bassano ci ha pensato Cacau ad una manciata di secondi dalla sirena di fine primo tempo.
Nella ripresa sono mancati solo i gol, per il resto l'hockey ha dato il suo meglio. Il Follonica ci ha provato senza soluzione di continuità, sbattendo contro il muro di Cunegatti. Il Bassano ha colpito in contropiede, ma anche Bargallò si è dimostrato insuperabile.
Alla fine il pubblico del Palabassano ha fatto il resto, tributando al Bassano una festa infinita.
La storia dell'hockey ha scritto così una nuova pagina. Si chiude la fantastica e storica epopea del Follonica. Una squadra che ha segnato un'era sportiva memorabile per l'hockey maremmano, ma anche per quello italiano. Il tempo dirà se quella che si apre è l'era del Bassano.
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