Tre spagnole e un'italiana, nessuna portoghese. I quarti di finale hanno promosso a pieni voti l'hockey iberico, bocciato senza appello quello lusitano, e lasciato una speranza a quello italiano che ha trionfato nella partita più difficile.
Oggi siamo alle semifinali e, nemmeno da dirlo, ci aspettano due partite ad altissimo livello.
Alle 18 aprono le danze il Barcellona e il Reus Deportivo nel classico per eccellenza dell'hockey spagnolo. Sulla carta i balugrana sono superfavoriti. Nella OK Liga, già vinta dal Barcellona, il Reus ha giocato un ruolo da comprimaria: 28 punti in meno dei neocampioni (che hanno strappato il titolo proprio ai rossoneri), la metà delle partite vinte (10 dal Reus, 20 dal Barcellona), una sola sconfitta per i blaugrana, ben 9 per gli uomini di Dominguez. Nello scontro diretto al Palau ha vinto 3-1 il Barcellona (a Reus si deve ancora giocare). Tuttavia, sulla distanza della partita singola, può accadere di tutto e Gabriel Cairo lo sa bene e professa prudenza.
La semifinale che ci interessa di più è quella delle 20 (diretta web su Raisport, differita domani alle 9.30 su Raisport 2) quando a scendere in pista sarà il Valdagno che affronta il Liceo La Coruña. Per i vicentini è la prima, storica, semifinale di Eurolega della storia; per il Liceo, detentore del titolo europeo, è l'occasione per poter difendere in finale l'alloro conquistato lo scorso anno in Andorra. Il Valdagno è ridotto a uno straccio: fuori Rigo e Cocco, Nicolia con un polso dolorante. Lo era anche ieri, ma non se n'è accorto nessuno. Anzi, il Benfica è stato demolito da una squadra ben orchestrata da Vanzo che ha centellinato le energie dei suoi uomini che oggi, inevitabilmente, pagheranno qualcosa alla stanchezza. Per prolungare il sogno e rendere questa impresa davvero epica serve una prestazione come quella di ieri. Ingredienti: un Oviedo in formato saracinesca, un Nicolia che difende e detta i tempi, De Oro e Tataranni che non sprecano le occasioni difensive, Nicoletti che fa il mastino sugli attaccanti avversari, Randon e Rossi che, quando chiamati, interpretano il ruolo di gregario come nel ciclismo (pedalare al massimo e dare tutto).
Il Liceo, che sulla carta non vale il Benfica, ha un vantaggio in più rispetto ai lusitani: ha visto ieri di cosa è capace questo Valdagno e Carlos Gil ha senza ombra di dubbio preparato tutte le contromisure. Per i galiziani quella di ieri contro il Candelaria è stata poco più di una formalità, un esame superato senza necessità di impegnarsi allo stremo. Oggi sarà un'altra partita.