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Barcellona la squadra più vittoriosa, Porto "principe" delle sconfitte


Analizziamo le due semifinali di Eurolega sotto il profilo dei numeri e delle curiosità. Il Barcellona emerge come dominatore assoluto, il Benfica come Cenerentola, il Porto come perdente di successo, il Valdagno come realtà emergente.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 01/06/2013 - 08:28 - Ultima modifica 06/06/2013 - 07:25

Barcellona e Porto, Benfica e Valdagno. Una esperta, in cerca del blasone che le appartiene; un’altra delusa dalle molteplici occasioni gettate al vento fin dal lontano 1990. Le altre due rispettivamente in cerca del primo successo: la prima, più anziana, colleziona amarezze in serie dal lontanissimo 1969, mentre l’altra, più giovane e baldanzosa, prova a vincere un trofeo che in Italia è stato portato solamente dal Follonica.
Le “magnifiche quattro” invitate al gran ballo della “Dragao Caixa” hanno ognuna il proprio fascino e la propria storia differente. Andando in cerca di particolari statistiche, salta all’occhio come ci sia una sola spagnola presente tra le finalista: dal 1997, ovvero dalla prima edizione della “Final Four”, è la prima volta che ciò accade..
In 17 occasioni, infatti, almeno due club spagnoli hanno sempre preso parte alla fase decisiva della manifestazione, che è stata vinta complessivamente da 42 squadre della Liga, 4 volte dalle portoghesi (oltre al Porto vinsero il trofeo il Barçelos nel 1991 e lo Sporting Lisbona nel 1977), e in una sola occasione l’Eurolega fu vinta da un’italiana: fu nel 2006 a Torres Novas, quando il Follonica fece sua la prima ed unica finale giocata con un girone all’italiana.
Delle magnifiche quattro due formazioni vantano l’esposizione in bacheca del trofeo: il Barcellona, che l’ha conquistato in ben 19 occasioni, ed il Porto, che ha vinto nel 1986 e nel 1990. Il Valdagno, che ha una storia ad alto livello europeo molto recente, ha disputato le ultime 4 final four senza però mai vincere la Coppa, mentre il Benfica ha invece perso tutte e 5 le finali disputate finora: nel 1969 (Reus), nel ‘73 e nell’80 (Barcellona), nel 1993 e nel 1995, quando fu l’incredibile Igualada a sconfiggere l’armata biancorossa. Il Benfica, a tutti gli effetti, vive di un nome altisonante e blasonato, ma che non corrisponde alla realtà europea: se in Portogallo i biancorossi vantano 21 titoli e 13 coppe, in Europa gli uomini di Senica hanno al loro attivo solamente 2 coppe CERS.
L’esatto contrario del Barcellona, che ha vinto 19 trofei e disputato 4 finali, oltre ad una Coppa CERS, una Coppa delle Coppe e sette supercoppe europee. Il confronto negli scontri diretti con il Benfica recita 15 confronti totali, con 10 vittorie del Barcellona, 3 successi del Benfica e 2 pareggi.
Se Valdagno non può fare la voce grossa negli annuari, il Porto recita il ruolo di “zimbello” europeo, con 2 successi e ben 8 sconfitte!
I “Dragoes” vinsero la Coppa nel 1986 a Novara, in un “Dal Lago” che prima si illuse, poi venne affranto dalle giocate di un giovane incontenibile Vitor Hugo e di una squadra di campioni assoluti; il secondo trionfo giunse nel 1990, quando mise fine al breve dominio del Noia con un tennistico 6-0 nel match d’andata.
Dal quel giorno al Porto però non ne andò una giusta: nel 1999 venne sconfitto dall’Igualada per 6-5, nel 2000 perse 3-2 in casa per mano del Barcellona (e di uno stratosferico Borregan), con una storica maxi rissa finale; i blaugrana furono i giustizieri dei portoghesi anche nel 2004 a Viareggio e nel 2005 a Reus, mentre nel 2006 un veemente 9-4 regalò la Coppa al Follonica. Da allora i “Dragoes” non raggiunsero più la finale e questa occasione appare come l’ultima possibile per Reinaldo Ventura, inossidabile capitano “portista”, che ha vissuto in prima persona tutte le sconfitte dei suoi compagni, molte delle quali in compagnia di Edo Bosch (dal 2000) e di Tò Neves, l’attuale tecnico.
Ma bisogna fare attenzione: se è vero che nei quarti di finale del 2011 ad Andorra s’impose il Porto, il bilancio negli scontri diretti pesa nettamente a favore del Valdagno, con 5 vittorie a 2. Sarà molto difficile per i veneti, ma la pallina e rotonda e la storia non sorride decisamente ai padroni della “Dragao Caixa”.

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Final Four,
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