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Ancora un rimonta vincente per il Breganze che agguanta e supera il Giovinazzo


Marozin risparmia l'infortunato De Oro e manda in pista Ghirardello dopo l'infortunio, centrando i tre punti e il secondo posto in classifica grazie anche a un Juan Oviedo stratosferico.

Scritto da Hockey Breganze - Pubblicato il 05/11/2013 - 19:24 - Ultima modifica 08/11/2013 - 16:36

Si sveglia in una morbida nebbia novembrina Breganze, dopo il successo sofferto ma fortemente voluto con il Giovinazzo. L'aveva pronosticato il presidente Turle, non sarebbe stata facile, ed infatti è stata una battaglia. Giovinazzo squadra di primo spessore, infarcita di campioni come Antezza, Fernandez, Bertran e De Palma, per non dimenticare l'ottimo Maldonado. Presentatasi a Breganze forse troppo corta, a dispetto della rosa a disposizione (ignoti i motivi per cui i biancoverdi si sono presentati in otto). E quello che finora era stato un limite per i rossoneri, la squadra corta, complici gli infortuni di De Oro e Ghirardello, carenza pur sempre supplita con 6 punti contro CGC Viareggio e Valdagno, (mica contro la Longobarda eh!) diventa all'improvviso l'arma in più contro la classe di re Antezza e contro le giocate da funambolo del cileno castigaitalia ai recenti mondiali Nicolas Fernandez.
Marozin cambia, e lo fa intelligentemente, fa ruotare la rosa, fa entrare Dal Santo, che poi darà il via alla rimonta con un gol decisivo, e dà fiato a Cocco, fa esordire Ghirardello dopo l'infortunio, e fa riposare quel che serve Sergio Silva, ed in generale fa ruotare con costanza 6 giocatori. E fa sempre giocare la pallina, con pazienza e senza perdere la calma, anche sul 4 a 2 quando molti iniziano a disperare. Ed il risultato ancora una volta gli dà ragione, con l'ennesima rimonta stagionale, contro una signora squadra, quella barese, che ritroveremo salvo sorprese a lottare per le prime posizioni di questo campionato.
6 reti, 5 marcatori diversi, a testimonianza di una duttilità di tutta la rosa non indifferente. E poi in porta un muro umano, Juan Oviedo. Dopo Valdagno si ripete, parando tutto e di più, con la testa due volte, nel primo e nel secondo tempo, neutralizzando un rigore di Antezza sul finale, concesso con eccessiva generosità dagli arbitri sul 5 a 4 per i rossoneri, e parando alla grande anche le due successive ribattute del folletto materano, che già aveva insaccato 4 volte la pallina in rete. Para sino alla fine, forse l'ultima parata è addirittura la più difficile, con il pattino sinistro sul suo palo mentre era in caduta dall'altra parte.
"Dobbiamo ancora migliorare in tante cose" ci dice Mister Marozin, "e speriamo che l'aver tutta la rosa a disposizione dopo le assenze dovute ai mondiali e ad infortuni vari ci permette ora di lavorare con più tranquillità, ma sicuramente questa è una squadra che sinora ha dimostrato un carattere non di poco conto, visto gli avversari con i quali abbiamo giocato".
La serata finisce, l'adrenalina in corpo è ancora tanta, nonostante la vittoria al rientro negli spogliatoi la tensione è palpabile, Tonchi De Oro si lamenta "Presidente, le ginocchiere non vanno bene, continuano a staccarsi, e poi, compraci un portiere, questo non para niente". Oviedo lo guarda senza muoversi, lo sguardo sembra quello dell'orca assassina nel film del '77 di Michael Anderson, la risposta di Juan è secca " Tonchi, e stai zitto che altrimenti te metto in una scatoletta e te mangio domani a colazione", e lo spogliatoi scoppia a ridere. E si finisce tutti fuori a mangiare porchetta con i tifosi festanti che attendono la squadra.

Parole chiave: Serie A1, Giornata 4, Breganze, Govinazo,
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